Giochi Invernali Permanenti

Da Enrico Santangelo riceviamo e volentieri pubblichiamo:

La cittadinanza di  Torino  Olimpica, preso atto  con stupore e soddisfazione che da alcuni giorni:
– i mezzi pubblici passano a distanza di
cinque minuti l’uno dall’altro come a Zurigo, senza obbligare i passeggeri a
surgelarsi in attese senza tempo;

le strade vengono pulite a ogni ora  del    giorno e della
notte, che se stai per buttare una
cicca in strada, arriva lo spazzino col
posacenere; – gli spacciatori che pascolavano in piazza Vittorio abbordando i
passanti con il mantra "fumo fumo" sono improvvisamente evaporati in
altre dimensioni;

– la zona intorno alla stazione di Porta
Nuova è stata ripulita dai loschi figuri che abitualmente la frequentano e via
Nizza sembra un giardino zen;

– accanto ai binari della stazione medesima
ci sono signori in divisa che rispondono con cortesia alle domande dei
viaggiatori circa ritardi e coincidenze ferroviarie;

– i negozi di abbigliamento praticano
l’orario continuato, consentendo di fare acquisti persino a chi lavora;

– i bar e le drogherie servono pasti caldi
fino alle due, anzi alle tre, anzi alle quattro del pomeriggio; dichiara fin d’ora la sua indisponibilità
ad accettare un ritorno alle antiche abitudini. E dal momento che a produrre il
miracolo sarebbero state le Olimpiadi, chiede al Cio di organizzare a Torino i
Giochi Invernali Permanenti, 365 giorni l’anno, anche d’estate, vorrà dire che
sotto gli sci ci metteranno le rotelle.

Anonimo

________________________________________________________________

Commento:
Si puo’ evincere che molti torinesi sono contenti delle Olimpiadi, anche se forse non si rendono conto che qualcuno il conto dovra` pagarlo. Personalmente credo che il cambiamento debba concretizzarsi  in un piu’ generale cambiamento di cultura e di morale.
Il tutto si deve poi manifestare nell’acquisizione di nuove capacita`  e routines.
Un po’ di entusiasmo non ci dovrebbe far male, se sara’ integrato con laboriosi contenuti.
Se restera` da solo, si tratterra` di una semplice ciucca*. Si sara` trattato di essa, se il dopo Olimpiadi portera` un forte mal di testa.

GR

* Termine piemontese per "ubriacatura".

Autore: Gustavo Rinaldi

Nato a Torino nel 1967, la sua prima maestra e` stata una vittima delle repressioni bolsceviche, Maria Bruch. Ha frequentato sia la scuola pubblica che quella dei Gesuiti. Come volontario ha promosso prima una raccolta carta e poi la riorganizzazione del gentro di formazione agricola di Andriamboasary in Madagascar. Ha fondato l'associazione Enthusiasmus che per piu' di dieci anni si e` occupata di formazione politico-sociale dei giovani, permettendo a molti giovani di conoscere il mondo esterno ed a qualcuno/a di trovare moglie o marito. Nel 1991 e` stato testimone oculare dei moti di piazza che a Leningrado si opponevano al tentato golpe anti-riformatore. Nel 1994 si e` laureato in economia con Sergio Ricossa ed ha prestato servizio presso l'Istituto Penale Minorile "Ferrante Aporti", occupandosi dei denari e delle spese dei detenuti. Dal 1995 ha iniziato a lavorare per diversi progetti di valutazione e formazione promossi dall'Unione Europea e da altri enti nell'ex Unione Sovietica. Nel 2000-2001 e` stato consigliere economico del governo della Georgia. Nel 2006 ha conseguito il Ph.D. in economics all'Imperial College dell'University of London. Ha lavorato come economista per l'Institute of Alcohol Studies di Londra. Dal 2008 lavora per l'universita' di Torino dove oggi insegna public economics; insegna inoltre fundamentals in mathematics ed economics for managers ad ESCP-Europe.