Ebola, basterebbe poco

In Sierra Leone e Nigeria c’e` qualche forma di controllo, ma in Liberia la situazione e` totalmente fuori controllo.  Nella capitale Monrovia, una citta` delle dimensioni di Torino e cintura, non vi e` un ospedale.  In molti casi non si sa dove siano i malati e con chi entrino in contatto. In Senegal siamo ai primi casi e si stanno prendendo delle misure.
Basterebbe poco per intervenire in Liberia, Sierra Leone, Guinea, Nigeria e Senegal per sostenere questi paesi nella lotta all’Ebola. Con una pitoccheria senza senso il mondo dei ricchi se ne disinteressa, quasi che virus e batteri fossero fermabili con fogli di via e carte bollate.

Quando c’e` un’epidemia ci sono tre tipi di reazioni: quelle dei generosi, sinceramente interessati verso chi e` in difficolta` e desiderosi di aiutare; quelle degli egoisti intelligenti, che capiscono che il problema prima o poi diverra` il loro problema e si dan da fare per aiutare chi e` in difficolta`, non per amore ma per interesse. Poi ci sono gli stupidi. Questi si disinteressano, del problema, pensando che non sia affar loro. Le prime due categorie oggi sono scarsamente rappresentate nei paesi ricchi.
In tanto in assenza di cure mediche minime, la malattia si diffonde. Certo non manca la reazione di qualcuno che chiede blocchi e controlli alle frontiere, cosa che comunque servirebbe a poco.
Medicins sens Frontieres denuncia che si sta facendo poco o nulla. Un piccolo aiuto dato oggi alla Liberia e agli altri paesi colpiti ci eviterebbe di avere serissimi problemi a casa nostra domani.

Autore: Gustavo Rinaldi

Nato a Torino nel 1967, la sua prima maestra e` stata una vittima delle repressioni bolsceviche, Maria Bruch. Ha frequentato sia la scuola pubblica che quella dei Gesuiti. Come volontario ha promosso prima una raccolta carta e poi la riorganizzazione del gentro di formazione agricola di Andriamboasary in Madagascar. Ha fondato l'associazione Enthusiasmus che per piu' di dieci anni si e` occupata di formazione politico-sociale dei giovani, permettendo a molti giovani di conoscere il mondo esterno ed a qualcuno/a di trovare moglie o marito. Nel 1991 e` stato testimone oculare dei moti di piazza che a Leningrado si opponevano al tentato golpe anti-riformatore. Nel 1994 si e` laureato in economia con Sergio Ricossa ed ha prestato servizio presso l'Istituto Penale Minorile "Ferrante Aporti", occupandosi dei denari e delle spese dei detenuti. Dal 1995 ha iniziato a lavorare per diversi progetti di valutazione e formazione promossi dall'Unione Europea e da altri enti nell'ex Unione Sovietica. Nel 2000-2001 e` stato consigliere economico del governo della Georgia. Nel 2006 ha conseguito il Ph.D. in economics all'Imperial College dell'University of London. Ha lavorato come economista per l'Institute of Alcohol Studies di Londra. Dal 2008 lavora per l'universita' di Torino dove oggi insegna public economics; insegna inoltre fundamentals in mathematics ed economics for managers ad ESCP-Europe.