Dopo OLIMPIADI: che succederà ?

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

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E’ uno dei
"tormentoni" torinesi più ricorrenti a proposito della chiusura delle
Olimpiadi: tutte le strutture finiranno come Italia ‘61 ?
Non senza qualche ragione.

Chi ha l’età per ricordarsi
l’importanza e la bellezza di quelle realizzazioni e le confronta con
l’abbandono o il parziale ed incerto utilizzo di molte di esse ha il timore che
tutto ciò che si è fatto per Torino 2006 finisca come allora. Propensione al lamento a
parte, si tratta di un problema rilevante: tutte le città che organizzano
grandi eventi si trovano poi ad affrontare come loro principale problema quello
delle eredità di tali eventi e del loro utilizzo.
Tutte le strutture
sicuramente devono essere valorizzate con delle politiche che valorizzino
queste stesse.

Giuliana Fragomeni

Autore: Gustavo Rinaldi

Nato a Torino nel 1967, la sua prima maestra e` stata una vittima delle repressioni bolsceviche, Maria Bruch. Ha frequentato sia la scuola pubblica che quella dei Gesuiti. Come volontario ha promosso prima una raccolta carta e poi la riorganizzazione del gentro di formazione agricola di Andriamboasary in Madagascar. Ha fondato l'associazione Enthusiasmus che per piu' di dieci anni si e` occupata di formazione politico-sociale dei giovani, permettendo a molti giovani di conoscere il mondo esterno ed a qualcuno/a di trovare moglie o marito. Nel 1991 e` stato testimone oculare dei moti di piazza che a Leningrado si opponevano al tentato golpe anti-riformatore. Nel 1994 si e` laureato in economia con Sergio Ricossa ed ha prestato servizio presso l'Istituto Penale Minorile "Ferrante Aporti", occupandosi dei denari e delle spese dei detenuti. Dal 1995 ha iniziato a lavorare per diversi progetti di valutazione e formazione promossi dall'Unione Europea e da altri enti nell'ex Unione Sovietica. Nel 2000-2001 e` stato consigliere economico del governo della Georgia. Nel 2006 ha conseguito il Ph.D. in economics all'Imperial College dell'University of London. Ha lavorato come economista per l'Institute of Alcohol Studies di Londra. Dal 2008 lavora per l'universita' di Torino dove oggi insegna public economics; insegna inoltre fundamentals in mathematics ed economics for managers ad ESCP-Europe.