Banca d’Italia, articolo 17

Ormai e` ampio il
consenso che qualcosa alla Banca d`Italia debba cambiare, ma come? Qui bisogna
distinguere tra cio` che si puo` fare a brevissimo termine da cio` che si puo`
fare nel giro di qualche mese. A brevissimo termine si puo` garantire alla
Banca d`Italia una dirigenza indipendente e credibile, a medio termine si potra`
pensare a quali funzioni lasciare alla Banca d`Italia e quali trasferire
altrove. Questo intervento cerca di affrontare il primo problema. Cerchiamo di
individuare degli obiettivi desiderabili per poi vedere come ottenerli.
Vogliamo una
Banca d`Italia che :

· sia governata
da persone competenti;

· sia indipendente
dai politici;

· rappresenti
gli interessi del paese.

L`attuale Statuto
della Banca prevede (art. 17  http://www.bancaditalia.it/la_banca/statuto/statuto.pdf )  che
il Governatore sia nominato e rimosso su proposta del Consiglio Superiore della Banca, che e’ una
specie di consiglio d’amministrazione della stessa. Un problema e` che
l`attuale statuto non prevede particolari qualifiche per i membri del Consiglio
Superiore, per cui possono appartenere ad esso anche persone senza qualifiche specifiche,
magari scelte solo per la loro fedelta’ al Governatore. Ancora piu` serio e` il
problema che sempre lo statuto prevede che i 13 consiglieri siano “nominati
dalle assemblee generali dei partecipanti presso le sedi della banca in ragione
di uno per ciascuna sede”. Queste assemblee oggi sono composte  sia dagli “azionisti” della banca, per lo piu`
banche commerciali, che sono in qualche modo eredi delle banche centrali
dell`Italia pre-unitaria, sia da rappresentanti del mondo economico locale,
selezionati dalla Banca stessa. Ne` gli uni, ne’ gli altri hanno un forte
mandato per essere critici controllori dell`operato dell’ente di emissione e
vigilanza. Le banche commerciali in particolare hanno sufficiente realismo per
capire che la loro partecipazione nella Banca e` un retaggio del passato, che
puo` loro fruttare dei dividendi, ma che non puo` dare loro effettivo diritto  di interferire nella gestione della banca
centrale. E` inutile ed estremamente costoso pensare che lo Stato comperi dalle
banche commerciali le loro quote di partecipazione, come formulato nel
progetto dell`ex ministro Siniscalco. Si tratterebbe di inutile
carita` al duomo. Basta formulare per legge quello che gia` accade nei fatti:
le banche azioniste non avranno poteri di gestione nella Banca d’ Italia. Ma
allora chi nominera` il nuovo Consiglio Superiore? Esso potrebbe essere eletto
in larga parte  dal Presidente della Repubblica, dal Parlamento, dai
Presidenti di Regione, dai Sindaci e
dagli eletti italiani al Parlamento Europeo. Bisogna pero` evitare che i membri
del Consiglio Superiore diventino ostaggi di una precisa maggioranza del
momento. Come? Primo facendo votare questi organi separatamente e con ampie
maggioranze (2/3 dei membri), poi garantendo ai consiglieri della Banca d’ Italia dei mandati di almeno
9 anni, infine prevedendo elezioni e
scadenze dei consiglieri scaglionate nel
tempo; si dovrebbe evitare cioe` che una specifica maggioranza possa in un
momento nominare tutto il Consiglio in un colpo solo. Esso diverrebbe una
fotocopia del potere politico del momento.
Una certa
percentuale degli eletti (38 %) potrebbe
rappresentare i funzionari della Banca ed il suo patrimonio di conoscenza
tecnica, che rimane molto alto, anche dopo i recenti tristi eventi.
Infine tutti i
consiglieri eletti dal Presidente della Repubblica, Parlamento, Regioni, Provincie Comuni ed Europa
dovrebbero essere professori ordinari di
materie economiche o bancarie nelle universita` italiane o cittadini europei docenti di materie
economiche nelle 100 migliori universita` del mondo.
Quanto detto si
puo` fare in tempi brevissimi, se lo si vuole. L`idea invece di mettere la nomina del Governatore nelle sole mani  del Governo non sarebbe` una garanzia ne ‘ di autonomia ne’ di competenza.

Tabella
Proposta per il nuovo Consiglio Superiore della Banca d’Italia

N
Consiglieri      eletti da chi         durata dei primi 2 mandati

1                      Presidenza Repubblica       2006-2012 / 2013-2022
1                      Camera                            2006-2015 / 2016-2025
1                      Senato                              2006-2009 / 2010-2019
2                      Presidenti Regioni             2006-2006 / 2007-2016
1                      Presidenti Provincie           2006-2007 / 2008-2017
1                      Sindaci Comuni                  2006-2008 / 2009-2018
1                      Eurodeputati
italiani           2006-2010 / 2011-2020
5                      Funzionari Banca
d`Italia    2006-2011 / 2012-2021

Autore: Gustavo Rinaldi

Nato a Torino nel 1967, la sua prima maestra e` stata una vittima delle repressioni bolsceviche, Maria Bruch. Ha frequentato sia la scuola pubblica che quella dei Gesuiti. Come volontario ha promosso prima una raccolta carta e poi la riorganizzazione del gentro di formazione agricola di Andriamboasary in Madagascar. Ha fondato l'associazione Enthusiasmus che per piu' di dieci anni si e` occupata di formazione politico-sociale dei giovani, permettendo a molti giovani di conoscere il mondo esterno ed a qualcuno/a di trovare moglie o marito. Nel 1991 e` stato testimone oculare dei moti di piazza che a Leningrado si opponevano al tentato golpe anti-riformatore. Nel 1994 si e` laureato in economia con Sergio Ricossa ed ha prestato servizio presso l'Istituto Penale Minorile "Ferrante Aporti", occupandosi dei denari e delle spese dei detenuti. Dal 1995 ha iniziato a lavorare per diversi progetti di valutazione e formazione promossi dall'Unione Europea e da altri enti nell'ex Unione Sovietica. Nel 2000-2001 e` stato consigliere economico del governo della Georgia. Nel 2006 ha conseguito il Ph.D. in economics all'Imperial College dell'University of London. Ha lavorato come economista per l'Institute of Alcohol Studies di Londra. Dal 2008 lavora per l'universita' di Torino dove oggi insegna public economics; insegna inoltre fundamentals in mathematics ed economics for managers ad ESCP-Europe.