Il bacio della notav al poliziotto: un’icona che non sarà

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La foto che vedete rimarrà comunque una foto storica, una di quelle icone che passano alla piccola o grande storia delle cose o degli eventi. Ma sappiamo tutti oramai che è un falso storico.

Andiamo con ordine: la foto è stata scattata alla manifestazione Notav di sabato scorso e diffusa dalla France Press (AFP). La foto ha subito fatto il giro del mondo su Facebook e su questa qualcuno ha addirittura fiorito elzeviri poetici

Qui dentro, negli occhi chiusi dell’agente e in quelli coperti della ragazza, la colonna sonora, fra le pulsazioni di un corteo, con le sue urla, gli slogan, quell’odore della rabbia e della paura, per una volta è davvero il silenzio. Poi, hanno ripreso a marciare. Gli altri hanno continuato a insultare. Alla fine, Sandro Piano, presidente della Comunità Val Susa, ha detto: «Quella di oggi è stata una manifestazione civile e corretta. Di questo vi ringrazio». La politica ha sempre la sua retorica. Forse è vero, forse no. Però questa immagine è senza parole. È questo il suo bello.

Poi quasi subito si è capito che le cose stavano diversamente e a scoprirlo è stato un sito di news nativo digitale: non era un bacio ma una presa per i fondelli

a prendere le distanze da quel presunto messaggio di pace. “È sempre molto divertente  –  scrive – vedere come vengono reinterpretate le foto. La ragazza in questione sono io, e se vi interessa, non avevo nessuna voglia di manganello, nessuna pulsione frustrata: stavo pigliando per il culo una schiera di poliziotti antisommossa che ci impedivano la strada”. E rincara la dose: “Nessun messaggio di pace, anzi, questi porci schifosi li appenderei solo a testa in giù, dopo quello che è successo a Marta, compagna molestata e picchiata. Quindi  –  conclude la No Tav – con buona pace dei pacifisti yuppie e cristianotti, sì, sono contraria alle forze dell’ordine, sì lo stavo sfottendo alla grande, sì, il fotografo è stato fortunato…”.

E anche il poliziotto oggetto delle presunte effusioni l’ha intepretata diversamente

“Ho capito subito che era una provocazione e mi sono comportato come da regolamento. Nessun turbamento”. Anche il giovane poliziotto finito su molti siti per il bacio della No Tav non crede alla versione buonista data alla foto scattata sabato durante la marcia contro il supertreno organizzata a Susa. Ha 25 anni ed è arrivato a Torino dalla Sicilia, arruolato nel IV reparto mobile della polizia.

Pensierini finali: forse dobbiamo imparare a leggere con maggiore attenzione le immagini ricordando da dove provengono. Oppure far finta di niente e  prendere le foto per quello che sono e sprofondarsi in canzoni tipo flower power