Manuele Madalon e la madalonizzazione

Al recente Salone Internazionale del Libro di Torino c’era anche Manuele Madalon,  giovane autore de “l’Implosione”, il suo primo romanzo. Manuele Madalon, come tutti gli autori giovani e rampanti, ha cercatori di farsi conoscere mandando il suo libro a VIP e personaggi della cultura. Manuele Madalon ha mobilitato il suo ufficio stampa per farsi conoscere. Manuele Madalon è andato in giro per il Salone del Libro di Torino ciondolando fra gli stand. Manuele Madalon ha intervistato molti illustri personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo verificando che questi avessero letto il suo imprendibile libro che sembra lo abbiano letto in molti. Peccato che Manuele Madalon e il suo libro non siano mai esistiti.

Allo scherzone in puro stile “Iene” hanno abboccato in molti: da Vittorio Sgarbi a Giancarlo De Cataldo, Serena Dandini, Lucia Annunziata, Piero Fassino, Giorgio Falletti. Madalon (il nome è di fantasia), seguito dalle telecamere degli studenti in ingegneria del cinema, ha chiesto ai nomi illustri del Salone un commento al suo libro.

Qualche dialogo fra Manuele Madalon e i suoi mentori. “Maestro, la volevo ringraziare di persona per aver letto il mio libro e avermi risposto via mail”. Vittorio Sgarbi non ha un attimo di esitazione e risponde a Manuele Madalon. “Ho trovato l’ambientazione sottile e misteriosa”.

Per De Cataldo la conoscenza del libro è quasi intima “Tu hai un tuo mondo di riferimento, lo racconti in maniera autentica, c’è qualche parte tipica delle opere prime, ansia di metterci dentro tutto, non ti devi nascondere e riservare niente per domani. Poi però nello stesso tempo, te lo dico da padre di un figlio di 18 anni, c’è uno sguardo rivelatore sul mondo. L’opera seconda sarà più matura. Forse puoi mantenere lo scenario che fa sfruttato per il secondo libro”.

Per Mauro Corona l’esordio di Madalon: “È un buon avvio ma non ti devi affezionare se no è un fiasco. Un libro è come una scopata: bisogna pensare a quella da fare e non a quella fatta».”.

“Ti ho confuso moltissimo con Culicchia, su Torino” racconta Lucia Annunziata mentre a Giorgio Faletti “è piaciuto un po’ tutto l’insieme”.

Non sono mancati i politici come Piero Fassino e Michele Coppola agli sgoccioli della campagna elettorale torinese che hanno saputo avere parole di apprezzamento per il libro inesistente er per il suo improbabile autore.

Qualcuno non è cascato alla burla dimostrando self contro e conoscenza di quello che dice come Sergio Castellitto, Gian Antonio Stella, Neri Marcorè e Antonio Pennacchi.

Lo scherzo assolutamente serio è stato ordito da un gruppo di studenti di Ingegneria del Cinema del Politecnico di Torino che hanno ideato la gag e hanno assoldato Madalon nelle sembianze di Gabriele Madala, studente del Master in giornalismo dell’Università di Torino.

Una conferenza stampa, lunedì 16, ha poi svelato l’arcano in una presentazione – conferenza stampa.
L’operazione aveva l’obiettivo di mostrare il vuoto e l’ipocrisia del mondo dell’editoria. Durante la presentazione lo scrittore Andrea Bajani ha raccontato che “Gli editori ogni tanto chiamano gli scrittori e gli richiedono la fascetta per un nuovo scrittore da lanciare senza farti neppure leggere il libro”. Secondo Bajani “La “madalonizzazione” è un fenomeno della società per cui si deve essere disposti a dire che tutto è bello fin da subito. Viviamo in un modo dove nessuno ha voglia di imparare ma se ti chiedo qualcosa tu devi sempre far finta di saperlo”

Autore: Redazione QP

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