Il Piano di comunicazione relativo ai trasporti di combustibile nucleare irraggiato da Saluggia a La Hague

L’assessore regionale all’Ambiente Roberto Ravello rispetto al transito in Piemonte di treni che trasportano scorie nucleari ha precisato in una nota che: “Le Prefetture, che ai sensi del decreto legislativo 230/95 sono i soggetti competenti nella predisposizione dei piani di informazione della popolazione, hanno predisposto un Piano di comunicazione relativo al programma di trasporti di combustibile nucleare irraggiato verso l’impianto di La Hague in Francia, pubblicato sui siti internet delle Prefetture stesse. Tale documento fornisce indicazioni sulle modalità di trasporto, sulle previsioni del piano di emergenza provinciale per il trasporto di combustibile irraggiato, sugli interventi di primo soccorso, sull’informazione alla popolazione e sulle norme di comportamento da tenere in caso di emergenza radiologica. La Regione Piemonte, pur in un contesto normativo che, in assenza dei decreti attuativi previsti dall’articolo 134 del decreto legislativo 230/95, non prevede la possibilità di effettuare un’informazione preventiva alla popolazione, ha comunque chiesto al ministero degli Interni di valutare la possibilità e l’opportunità di effettuare più puntuali campagne di informazione per la cittadinanza, ma al momento, tale richiesta non ha avuto risposta. Pertanto, ribadendo che la Regione ha fatto quanto rientrava nelle sue competenze, auspico una piena assunzione di responsabilità affinché strumentalizzazioni e speculazioni non pregiudichino, esasperando il clima, le fondamentali operazioni di smantellamento dei siti nucleari presenti nella nostra Regione, finalizzate alla loro definitiva messa in sicurezza”.

Ecco il Piano di Comunicazione

Piano di comunicazione relativo al programma di trasporti di combustibile nucleare irraggiato dalla Centrale Elettronucleare “Enrico Fermi” di Trino (VC) e dal Deposito Avogadro di Saluggia (VC) all’impianto di La Hague in Francia
Premessa
L’Italia già da tempo ha optato per la cessazione del servizio degli impianti elettronucleari ed è impegnata nelle attività di “nuclear decommissioning” per la dismissione degli stessi.
Per quanto riguarda gli impianti nucleari piemontesi è previsto lo svuotamento delle piscine del combustibile irraggiato presente nel Deposito Avogadro di Saluggia e nella Centrale Nucleare di Trino. Per detto svuotamento è in atto un programma di trasporto all’impianto di La Hague (F) della società AREVA, nell’ambito dell’accordo intergovernativo tra il Governo italiano e quello francese, sottoscritto a Lucca il 24 novembre 2006.
Modalità di trasporto
I trasporti avvengono in parte su strada e in parte su ferrovia. La provincia di Asti è saltuariamente interessata al trasporto ferroviario. Esso viene effettuato con il rispetto di rigorose specifiche misure di sicurezza e il rischio di incidente è ritenuto estremamente improbabile considerato il complesso delle precauzioni previste.
Per tali trasporti sono stati rilasciati attestati di sicurezza da parte dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), il Certificato tecnico di sicurezza e il Nulla Osta di sicurezza ferroviario da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Ogni singolo trasporto ha inizio solo dopo il rilascio da parte dell’ISPRA di un’integrazione al suddetto attestato di sicurezza generale.
Previsioni del piano di emergenza provinciale per il trasporto di combustibile irraggiato.
Il Piano di emergenza per il territorio della provincia di Asti è stato redatto dalla Prefettura e trasmesso ai Comuni interessati il 27 gennaio 2011.
In considerazione degli elevati standard di sicurezza garantiti dalle caratteristiche di progetto dei contenitori trasportati, eventuali esposizioni radiologiche della popolazione in relazione al materiale trasportato a seguito di un incidente sono da ritenersi estremamente improbabili considerato il complesso delle precauzioni previste.
Il contenitore è conforme ai rigorosissimi criteri di qualificazione richiesti dagli standard di sicurezza internazionali. Per esempio, esso può resistere a cadute da 9 metri su piattaforma rigida e ad incendio con permanenza, per mezz’ora, alla temperatura di 800 gradi. Tali requisiti di qualificazione prevedono che a fronte di tali scenari ipotetici le prestazioni di tenuta e di schermaggio delle radiazioni del contenitore non possano degradarsi.
Gli interventi di protezione previsti, in via cautelativa, dal piano di emergenza vanno predisposti nell’eventualità di condizioni di emergenza dovute ad incidente:
– MOLTO GRAVE: ipotesi di collisione tra il mezzo di trasporto con a bordo il contenitore e un’autocisterna con liquido infiammabile, con conseguente sviluppo di incendio.
Evento improbabile in quanto nella pianificazione del trasporto nell’intervallo di tempo prescelto per il trasporto stesso è escluso il contemporaneo transito con qualsiasi tipo di treno, comprese ferro-cisterne trasportanti sostanze pericolose e/o infiammabili. Inoltre per tutto il percorso la protezione antincendio sarà assicura da squadre dei vigili del fuoco per un pronto intervento in caso d’incendio od altro.
– GRAVE: ipotesi di compromissione dell’ancoraggio e spostamento del contenitore, eventualmente anche fuori dal veicolo, senza incendio.
Evento improbabile in quanto le caratteristiche costruttive del contenitore sono tali da sopportare un eventuale urto derivante da incidenti di tipo convenzionale.
Per quanto riguarda il trasporto ferroviario, il piano di emergenza, in caso di incidente tale da far ipotizzare la dispersione radioattiva, prevede i seguenti provvedimenti:
  • la delimitazione di una zona di esclusione, con allontanamento delle persone presenti, di raggio pari a 100 m dal luogo dell’incidente, riservata ad interventi di primo soccorso, rilevamenti radiometrici e verifiche di integrità del contenitore;
  • la disposizione del riparo al chiuso per la popolazione eventualmente residente entro un raggio di 300 m dal luogo dell’incidente;
  • i rilevamenti su matrici ambientali ed alimentari entro un raggio di 3 km dal luogo del rilascio a supporto di eventuali decisioni circa l’adozione di provvedimenti restrittivi sul consumo degli alimenti di produzione locale.
Fatti salvi eventuali ulteriori provvedimenti a salvaguardia della incolumità delle persone.
Il transito su strada o su ferrovia dei contenitori e la loro sosta temporanea lungo il percorso NON configurano alcuna situazione di pericolo per la popolazione, in quanto i materiali e le modalità di realizzazione dei contenitori sono tali da garantire assenza di rischio sanitario per la popolazione.
Interventi di primo soccorso
Nel caso in cui si determini la presenza di feriti potenzialmente contaminati in seguito ad un incidente nel corso del trasporto, il piano prevede che:
  • la squadra radiometrica dei Vigili del Fuoco provveda ad effettuare misure del livello di contaminazione degli individui eventualmente interessati;
  • i Vigili del Fuoco provvedano al trasporto dei feriti all’esterno dell’area delimitata nel punto di controllo/accesso individuato per l’affidamento al Punto Medico Avanzato (PMA) 118 per la decontaminazione ed eventuale trattamento dei pazienti;
  • i mezzi di soccorso sanitario provvedano al trasferimento dei feriti contaminati presso l’ospedale più idoneo e più vicino.
Ciascun Ente chiamato ad intervenire opererà attivando le rispettive procedure a fronte di emergenze radiologiche.
Informazione alla popolazione
Se si verificasse un’emergenza radiologica, in caso di incidente nel corso del trasporto, la popolazione effettivamente interessata verrebbe immediatamente informata dal Sindaco, anche attraverso sistemi di megafonia mobile, d’intesa con la Prefettura, sui fatti relativi all’emergenza, sul comportamento da adottare, sui provvedimenti di protezione sanitaria applicabili nella fattispecie.
In particolare verrebbero fornite in modo tempestivo e ripetuto informazioni riguardanti:
  • la sopravvenuta emergenza e, in base alle notizie disponibili, le sue caratteristiche: tipo, origine, portata e prevedibile evoluzione;
  • i comportamenti da adottare, in base alla tipologia di emergenza sopravvenuta ed eventuali suggerimenti di cooperazione;
  • le autorità e le strutture pubbliche a cui rivolgersi per informazioni, consiglio, assistenza, soccorso ed eventuali forme di collaborazione.
Norme  di comportamento da tenere in caso di emergenza radiologica
  • Rifugiarsi al chiuso
  • Prestare attenzione ai messaggi dati a mezzo altoparlanti o emittenti radiotelevisive
  • Non usare il telefono se non per gravi emergenze
  • Se si è in auto lasciare libere le strade ai mezzi di soccorso e seguire le indicazioni fornite dalle Forze dell’Ordine
  • Non recarsi nelle zone interessate dall’incidente

Autore: Redazione

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