Olimpiadi di Sochi: la mattanza degli animali per “pulire” le città russe

Mascotte olimpiche russe
Mascotte olimpiche russe

Le olimpiadi invernali di Sochi, in Russia, promosse dal 7 al 23 febbraio, fanno discutere molto e di recente soprattutto sulla mattanza di numerosi animali selvatici, vaganti, attribuita a questioni organizzative e, a quanto pare anche di sicurezza. Gli animalisti insorgono contro la decisione della Russia  di pulire le strade dall'”ingombro” di varie bestiole, migliaia di cani. Secondo l’agenzia incaricata dello sterminio, tali animali, specie se in numero elevato, potrebbero essere pericolosi per le persone, mordere, spaventare, provocare incidenti stradali data la presenza di atleti e turisti sul territorio che aumentano in maniera temporanea, ovviamente la percentuale di popolazione che si muove nella zona. Insomma, se un atleta mentre scia si ritrova davanti un cane o un’altra bestiola rischia la vita. Che il pericolo sia reale o meno, al momento, non è dato sapere ma pare che l’agenzia in questione non sia nuova a tale attività visto che, già in passato, per altri eventi, come gli europei di calcio del 2012, in Ucraina, abbia messo in pratica la mattanza. E dire che la mascotte delle XXII olimpiadi è rappresentata da tre animali, un orso bianco, una lepre e un leopardo delle nevi.