Giapponesi sempre più simili ai gatti. Indossano orecchie a controllo neuronale per drizzarle o rilassarle come Felix

 I giapponesi sono amanti dei gatti. Sono dei portafortuna. Li apprezzano, li coccolano e, in alcuni casi, li imitano. Come? Indossando delle belle orecchie, di qualsivoglia colore, come quelle dei felini sopra la propria testa. Si tratta di un cerchietto dotato di orecchie di gatto che funzionano, si animano, vivono di vita propria grazie al controllo wireless dei neuroni. In pratica, chi le indossa, a seconda delle emozioni che prova, può far drizzare o rilassare le orecchie, proprio come fanno i mici. Una vera mania per somigliare ai loro beniamini a quattro zampe. Forse, un po’ eccessivo! Le originali orecchie di gatto Nekomini sono opera della ditta Neurowear che desidera aumentare le abilità umane attraverso sensori di onde cerebrali. Il gatto, tramite onde che invia ai suoi neuroni, evidenzia il proprio stato d’animo. Ecco che, in una forma simile, anche i giapponesi possono fare la medesima cosa! Ma, una volta non c’era la parola per esprimere i pensieri senza l’uso di orecchie fittizie?  E se le orecchie non bastano, a completare il corredo felino, arriva pure la coda. Si chiama Nekoshippo ed è agganciata ad una leggera cintura legata in vita. Si indossa semplicemente, ovunque e, anche in tal caso può esprimere le proprie emozioni attraverso tre posizioni, a riposo, di allarme e quella da forti sentimenti.

Alcuni ritengono orecchie e coda un gioco, una moda, altri invece credono che, a lungo andare, possano rappresentare un veicolo per consentire ai diversamente abili, agli affetti da autismo, ad esempio di mostrare ciò che provano anche se, forse si potrebbero creare supporti un po’ meno animaleschi. In fondo chi ha detto che girare con la coda (e sedersi, soprattutto) sia così comodo!