Trio Quodlibet
: Degustazioni Musicali
 alla Cappella dei Mercanti di Torino

Cappella della Pia Congregazione dei Banchieri e dei Mercanti di Torino

Torinomusica 2016 – 2017 è alla su III Edizione ed offre al pubblico concerti prevalentemente di repertorio cameristico con una ricca varietà di proposte così da mantenere sempre alto l’interesse del nostro affezionato pubblico. Gli incontri saranno svolti in Torino prevalentemente presso la Cappella dei Mercanti, sede stabile e principale, Chiesa di San Rocco, Chiesa di San Domenico e presso la Biblioteca Civica A. Della Corte all’interno della Vila Tesoriera. L’Associazione ha inoltre intrecciato collaborazioni con altre associazioni in Italia, garantendo ai nostri musicisti associati concerti in altre location come a Masserano (BI), Venezia, Firenze, Siena e Sapri (SA).

G. Enescu era un bambino prodigio, suonava il violino e anche il pianoforte. Entrò nel Conservatorio di Vienna a sette anni laureandosi all’età di 13 proseguendo gli studi al Conservatorio di Parigi. Divenne virtuoso di violino e famoso insegnante, ma si dedicò anche alla composizione. Oggi è ricordato soprattutto per le sue due Rhapsodies for Orchestra, ma ha scritto per ogni genere e ha prodotto una considerevole quantità di musica da camera. L’Aubade è stato completato nel 1899 ed è stato pubblicato tre anni dopo. L’aubade è generalmente considerata una canzone d’amore.

L. Boccherini compose nel 1772 per una formazione ancora non diffusa – violino, viola e violoncello – i sei trii opus 14 che incontrarono un grande successo. In questa formazione, ogni strumento a turno assume il ruolo principale contribuendo ad un discorso musicale comune. Spesso la viola con il suo timbro caldo e velato fa da collante tra violino e violoncello e, in alcuni passaggi, assume la parte dello strumento solista. Ma in questi trii, il vero leader rimane il violoncello. Senza dubbio, come in molte delle sue opere di musica da camera, il compositore, violoncellista, scrisse questi trii per dare anche rilievo al proprio strumento. Essi sono considerati da musicologi e interpreti moderni veri e propri capolavori nel suo genere.

F. Schubert. Poche notizie si hanno su questo Trio, e soprattutto sui motivi che indussero Schubert ad abbandonarne la composizione dopo il primo movimento (esistono anche 39 battute di quello che sembra essere un Andante). L’anno di composizione, il 1816, cade però in un periodo particolare della vita del compositore, periodo che lo studioso Alfred Einstein ha definito «l’anno dell’indecisione». Il fallito tentativo di trovare lavoro come direttore musicale presso una scuola e la delusione per la freddezza di Goethe nei suoi confronti, sicuramente ebbero una ripercussione sulle opere, e solo nel campo della liederistica Schubert sembrava concentrato verso un preciso obiettivo. Nell’ascoltare questa breve pagina sembra che Schubert non fosse a conoscenza delle opere di Beethoven tanta è la semplicità di costruzione della forma-sonata di quest’unico movimento «molto grazioso, mozartiano, fluente e melodico, ma niente di più» (Einstein). Se poi si fa il confronto con il coevo Quartetto in mi maggiore op. 125 n. 2 per archi sembra quasi che l’autore non sia lo stesso. Bisogna tener conto, però, del contesto musicale nel quale nascevano molte delle pagine cameristiche di Schubert, e cioè quelle serate viennesi talmente segnate dalla presenza del musicista da essere definite “schubertiadi”. In quest’ottica anche l’unico movimento del Trio è un passo segnato dal musicista nel trasformare un genere d’occasione in un’originale espressione del pensiero musicale; materiali sonori che facevano parte del patrimonio collettivo dei partecipanti a quelle serate (memorie mozartiane, fraseggi haydniani, musiche popolari) uscivano trasformati, ma sempre familiari, dalle mani di Schubert. E non è poi così vero che questo Allegro sia una prova poco significativa; soprattutto nello sviluppo si notano elementi tipici del linguaggio del compositore come la dilatazione del tempo ottenuta attraverso la reiterazione di modelli melodici e l’uso di armonie cangianti che sembrano vagare senza meta.

L. van Beethoven. L’op. 9 comprende tre Trii composti tra il 1796 ed il 1798: si tratta delle opere più interessanti del primo periodo del compositore e la loro scarsa notorietà va imputata più al nostro sistema di diffusione musicale che predilige le esibizioni solistiche o quelle di generi più riconosciuti come il quartetto. Se è vero che non ci sono precedenti particolarmente illustri, non si possono dimenticare, da un punto di vista quantitativo, i 42 Trii di Boccherini, i 30 di Giardini, quelli innumerevoli di Cambini fino alla non modesta produzione di Bruni e Viotti solo per rimanere in ambito italiano. Del resto basterebbe ricordare il Divertimento K. 563 per violino, viola e violoncello di Mozart (1788) per capire quali suggestioni questa formazione possa aver avuto su Beethoven. Se poi il compositore scelse forme diverse nel campo della musica da camera fu perché la storia del trio d’archi prese la direzione del divertimento o della cassazione alla quale Beethoven era estraneo. Da un punto di vista formale però si tratta di composizioni già pienamente in linea con le riforme messe in atto nel campo della forma-sonata.

 

TRIO QUODLIBET
Degustazioni Musicali
Mariechristine Lopez, violino
Virginia Luca, viola
Fabio Fausone, violoncello

Programma

G. Enescu Aubade
Allegretto grazioso

L. Boccherini Trio n.4 op.14
Allegro giusto
Andantino sempre piano
Allegro assai

F. Schubert  Trio per archi n. 1 in sib mag. D471
Allegro
Andante sostenuto
               
L. van Beethoven 
Trio op.9 n.3
Adagio. Allegro con brio
Adagio, ma non tanto e cantabile
Scherzo. Allegro
Presto

Il Trio Quodlibet 

è formato dai musicisti Mariechristine Lopez (violino), Virginia Luca (viola) e Fabio Fausone (violoncello). Il Trio si è costituito nel Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano nel 2012, durante il percorso di studio individuale dei tre musicisti. Qui, hanno studiato con i Maestri Bruno Giuranna, Stefano Molardi, Enrico Dindo e Yuval Gotlibovich. Hanno conseguito il massimo dei voti in tutti gli esami sostenuti relativi al percorso cameristico. Tutti e tre i componenti del Trio sono stati vincitori del Rome Chamber Music Festival diretto da Robert McDuffie in diverse edizioni. Nel 2015 hanno partecipato al Festival “Sapori Ticino” di Ginevra (CH) e al Festival “Pablo Casals” di Prades (FR) nella classe del Fine Arts Quartet esibendosi a Prades e a Marquixanes. Si sono esibiti inoltre per Musicadinsieme (MI) ed in diversi recital cameristici a Lugano (CH). Sempre nel 2015 sono risultati tra i finalisti del concorso “Luigi Nono” di Venaria (TO). Sono stati recentemente invitati ad esibirsi per l’Associazione Amici di Paganini (GE) e per Rive-Gauche Concerti (TO). Attualmente studiano presso il Conservatorio della Svizzera Italiana  di Lugano con i Maestri Enrico Dindo e Yuval Gotlibovich; inoltre, si perfezionano con la prima viola della Kremerata Baltica e dell’Orchestra Nazionale della RAI Ula Ulijona Zebruinate e con il Quartetto di Cremona presso l’Accademia “Stauffer” di Cremona.

Musicaviva Associazione Musicale

E’ una Associazione no-profit. nata in Torino in seguito a precedenti esperienze acquisite in associazioni musicali diverse è composta da un gruppo di musicisti diplomati in Conservatorio ed appassionati. Musicaviva  svolge come attività corsi musicali per bambini, ragazzi e adulti a partire dai cinque anni di età e attività corali ed ha come obbiettivo principale quello di divulgare e diffondere la  musica  soprattutto nei giovani e giovanissimi. L’Associazione da sempre collabora con la Circoscrizione Due per la programmazione di concerti e rassegne ed ha collaborato con diverse Scuole primarie in Torino.  Dal 2012 organizza “Estate ragazzi in Musica” una estate ragazzi dedicata completamente alla musica, rivolta a tutti i bambini che vogliono conoscere ed avvicinarsi a questo mondo ed ai ragazzi che già frequentano corsi musicali e colgono l’occasione per consolidare tutto ciò che è stato appreso nel corso dell’anno. Dal 2008 organizza Mangomusica Corso Estivo di perfezionamento Musicale  e Master Class tenuti da  Docenti di chiara fama. Musicaviva  pone sempre particolare attenzione alla promozione dei giovani talenti musicali infatti ha realizzato  nel 2010 la Rassegna Cappella Anselmetti “Giovani Talenti”, Dal 2014 Organizza  con il patrocinio della Città di Torino e il sostegno della Fondazione Live Piemonte dal Vivo una stagione dedicata alla musica da camera denominata “Torinomusica”  e dal 2015 organizza una Stagione dedicata al pianoforte “Piano in Primo Piano”.Musicaviva è iscritta e collabora con l’Associazione Libera Piemonte. Musicaviva è regolarmente iscritta all’Albo delle Associazioni del Comune di Torino

 

Per informazioni:
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cappelladeibanchieriemercanti.blogspot.it