Sono stati firmati gli accordi tra l’INFN e i primi BIC, Business Innovation Centre, vale a dire gli incubatori e acceleratori d’impresa che hanno presentato domanda di partecipazione e sono stati selezionati per far parte del Network R2I, Research to Innovation.
Nato per volontà dell’INFN e del CERN, il Network R2I vuole dare supporto alle iniziative di trasferimento tecnologico nel nostro Paese, promuovendo lo sviluppo di prodotti innovativi e servizi, a partire dalle tecnologie di frontiera sviluppate nell’ambito della ricerca fondamentale in fisica delle particelle. Fulcro del progetto è proprio la rete di BIC, gestita dall’INFN, di cui sono già entrati a far parte gli incubatori I3P del Politecnico di Torino, Bioindustry Park di Colleretto Giacosa (Torino), e Cubact dell’Università di Sassari, che ora dovranno individuare, sulla base di un processo di valutazione e selezione, le start up interessate alle tecnologie dell’INFN e del CERN, impegnandosi a fornire supporto attraverso finanziamenti, infrastrutture e consulenza per un valore di 40mila euro.
Stefano Pigolotti, docente formatore, in un articolo da noi pubblicato aveva spiegato l’importanza e il ruolo degli incubatori e gli acceleratori di impresa. Un processo dinamico di sviluppo dell’impresa che mira a:
1) allevare le imprese giovani, aiutandole a crescere e a sopravvivere durante la fase di start-up quando esse sono più vulnerabili;
2) fornire assistenza manageriale diretta, accesso a finanziamenti e ad un insieme di servizi critici di natura manageriale o tecnico-specialistica organizzati ad hoc;
3) fornire alle imprese nascenti spazi modulabili ed espandibili adibiti ad uffici condivisi a canoni flessibili, attrezzature ecc. – tutto sotto lo stesso tetto”.
http://web.quotidianopiemontese.it/piemontealmicroscopio/2018/09/11/stefano-pigolotti-come-lanciare-una-startup-a-torino/#.W5eNMa1aZE4
“L’INFN sviluppa da sempre tecnologie all’avanguardia per i propri esperimenti di fisica fondamentale che ora con il progetto R2I vengono rese disponibili a start up innovative”, spiega Ezio Previtali, presidente del Comitato Nazionale per il Trasferimento Tecnologico dell’INFN. “La collaborazione tra INFN e CERN garantisce, inoltre, che tutte quelle tecnologie innovative che hanno permesso fondamentali scoperte scientifiche siano ora a disposizione di tutti”.
“I3P ha una lunga e riconosciuta esperienza nel congiungere il settore della ricerca all’industria, fornendo servizi di consulenza e networking alle startup”, spiega Paola Mogliotti, direttrice generale di I3P. “Con l’adesione a R2I, sarà possibile aumentare il raggio d’azione di I3P, lavorando anche su tecnologie di punta sviluppate dal CERN e dall’INFN, e favorendone il trasferimento anche alle PMI”, conclude Mogliotti.
“L’eccellenza delle tecnologie sviluppate dal CERN e dall’INFN – evidenziano Fiorella Altruda, presidente di Bioindustry Park, e l’amministratore delegato Alberta Pasquero – può essere un elemento di sviluppo e vantaggio competitivo per il tessuto imprenditoriale italiano. Come Bioindustry Park siamo fieri di fare parte della rete di strutture incaricate di stimolarne l’adozione”, concludono Altruda e Pasquero.
Per il Rettore dell’Università di Sassari, Massimo Carpinelli, “Il CUBACT, una realtà già attiva sul territorio a supporto degli imprenditori e dei ricercatori, acquista una statura internazionale di eccellenza grazie all’INFN e al CERN; una ulteriore grande risorsa per chiunque voglia sviluppare alta tecnologia e una grande opportunità per lo sviluppo della cultura imprenditoriale dei nostri studenti impegnati nel Contamination Lab”.
Questo mese di settembre sarà pubblicato il primo bando cui potranno partecipare le aziende interessate al progetto. Tutte le tecnologie e gli aggiornamenti relativi al bando per le aziende saranno pubblicati sul sito del Trasferimento Tecnologico dell’INFN e dei BIC partecipanti alla rete.