Norme più severe sull’ antiriciclaggio

bresso-comitato[1] Il Parlamento europeo ha fatto questa settimana grossi passi avanti per la lotta all’evazione fiscale: è stato infatti ha approvato un accordo informale con il Consiglio grazie al quale i nomi dei proprietari effettivi delle imprese dovranno essere elencati in registri centrali, presenti in tutti i Paesi dell’UE, accessibili sia alle autorità sia alle persone con un “interesse legittimo”La nuova direttiva antiriciclaggio ha lo scopo di rafforzare la lotta contro i crimini fiscali ma anche la lotta al finanziamento del terrorismo.

Sono inoltre state approvate nuove norme per facilitare la tracciabilità del denaro. Per la prima volta gli Stati membri avranno l’obbligo di tenere registri centrali con le informazioni dei proprietari effettivi di società e altre entità giuridiche, come pure dei trust.I registri centrali saranno accessibili alle autorità e ai “soggetti obbligati” (ad esempio le banche che svolgono il loro dovere di “adeguata verifica della clientela”) e al pubblico (sebbene l’accesso al pubblico potrebbe essere soggetto a registrazione online del richiedente e al pagamento di un onorario per coprire i costi amministrativi).Per accedere al registro, una persona o un’organizzazione (ad esempio i giornalisti investigativi o le ONG) dovranno dimostrare un “interesse legittimo” in relazione al riciclaggio, al finanziamento del terrorismo e ai reati presupposti associati che potrebbero aiutarne il finanziamento, quali corruzione, crimini fiscali e frode.

Sono inoltre stabiliti gli obblighi specifici per le transazioni sospette effettuate dai clienti, ad esempio, per banche, auditor, avvocati, agenti immobiliari e casinò.

 

 

 

 

 

 

Lotta al terrorismo nelle priorità del Parlamento europeo

PE La lotta al terrorismo è una priorità per il parlamento europeo: la recente strage di Parigi, le minacce terroristiche a cui siamo sottoposti, devono portare a dei cambiamenti per garantire la sicurezza. Non possiamo piegarci al terrorismo, ma possiamo prendere della precauzioni. Una di queste, al vaglio del Parlamento europeo è il PNR, ovvero il Passenger Name Record, che per un periodo di tempo raccoglie tutte le informazioni di viaggio di ogni cittadino. Questa lista permetterà, grazie agli incroci dei dati, di avere informazione per la prevenzione dei crimini oltre che per eventuali indagini.

Entro la fine del 2015 il PNR dovrebbe essere effettivo e verrà affiancato da un “Programma Europeo per la Sicurezza 2015-2020”.

Al momento la Commissione europea, il Consiglio dei ministri degli Esteri Ue e il Parlamento Ue stanno cercando di bilanciare la sicurezza e le esigenze di salvaguardia dei diritti di Privacy di ogni passeggero.

Non possiamo regalare ai terroristi, che vogliono sconvolgere la nostra vita quotidiana, la distruzione del Trattato di Schengen che prevede la libera circolazione dei cittadini europei, ma dobbiamo concentrare gli sforzi per combattere il traffico di armi e di denaro illecito che finanziano il terrorismo e la macrocriminalità.