Merkel, Hollande e Buonanno

download (3)La cancelliera tedesca, Angela Merkel, e il presidente francese, Francois Hollande, hanno tenuto un discorso congiunto all’Europarlamento di fronte all’Aula riunita in sessione plenaria a Strasburgo. L’immigrazione il tema cardine.  Merkel e  Hollande hanno parlato insieme, 25 anni dopo la storica visita di Kohl e Mitterrand, subito dopo l’unificazione tedesca.

La Cancelliera tedesca nelle ultime settimane ha cambiato rotta e ha puntato su un’immagine d

i una Germania compassionevole, che accoglie i rifugiati e davanti al Parlamento ha insistito molto sulla necessità di rivedere il Trattato di Dublino, punto sul quale non posso che essere d’accordo.

Grecia e Siria gli altri punti cruciali. Evitare l’uscita della Grecia è stato un monito che entrambi hanno precisato. Nella stessa giornata abbiamo ascoltato il discorso di Felipe VI di Spagna: da repubblicana convinta devo dire che il migliore europeo mi è parso il re di Spagna. Un bel discorso coraggioso, finito con una citazione di Jacques Delors: “un’Europa che non sia solo un mercato senz’anima, senza coscienza senza dimensione sociale”.

Il discorso congiunto di Merkel e Hollande ha scatenato polemiche sia prima che dopo e probabilmente non poteva che essere così. Mi ha però stupito constatare quanto in Italia sia stato dato peso al solito inutile gesto del deputato leghista Buonanno, che ha indossato una maglietta con la faccia di Merkel come Hitler. Capisco che chi non possiede argomenti politici debba comunque farsi notare “per poter sopravvivere”, ma la politica è altro e gli Italiani non meritano di essere sempre dipinti come buffoni.

 

La Grecia e l’Europa dopo la vittoria di Tsipras

grecia-voto-1024x697-599x275Nelle ultime settimane i riflettori di tutta Europa sono stati puntati sulla Grecia che rinnovava il suo Governo. Dalle urne è uscito vincente Alexis Tsipras il leader del partito di sinistra Syriza che si trova a gestire una delle situazioni più drammatiche della politica economica europea, perchè la Grecia non mostra segni di ripresa.

Il programma di Tsipras è decisamente ambizioso e le sue prime affermazioni di rottura con l’Unione europea si sono mitigate e ora il premier greco sta dialogando con tutte le istituzioni europee.

Tsipras ha ereditato una situazione pessima, anche perchè le politiche economiche imposte dalla Troika non hanno sortito gli effetti voluti. Ora l’Europa è passata a una fase di maggiori investimenti, di maggiore flessibilità e i segnali di una crescita ci sono. Quindi con Tsipras, e con tutti i paesi europei che sono in difficoltà, l’Europa deve trattatare non tanto una diversa modalità di rientro dal debito, ma di ritorno alla crescita perchè il modo giusto per evitare le sofferenze dei cittadini è quello che lo sviluppo torni a crescere e che questo permetta, facendo le opportune riforme necessarie di cominciare a rientrare dal debito: per questo l’unione europea, insieme ai singoli Stati deve continuare sulla strada intrapresa dal piano Juncker.