Canali oscurati, centralini degli antennisti presi d’assalto, alberghi e condomini in rivolta perché le tivù non funzionano. Il giorno dello switch off, a Milano, è stato il giorno del grande caos. Tutti disagi previsti, spiegano i tecnici, che però non troveranno soluzione prima di qualche settimana. Addirittura, fino a metà gennaio, dicono alcuni antennisti, “perché fino ad allora l’agenda degli appuntamenti è piena”.
Il primo problema è stato capire cosa stesse accadendo ai televisori. “Abbiamo ricevuto più di duecento chiamate – racconta Giancarlo Righi, antennista della Sai elettronica srl – la maggior parte delle quali per la risintonizzazione. A qualcuno abbiamo provato a spiegarlo via telefono, andarci fisicamente è impossibile”. Secondo problema, le antenne. Con lo switch off molte emittenti hanno cambiato la frequenza da cui trasmettevano e in alcuni condomini è necessaria la mano di uno specialista. Anche per questi interventi erano arrivate moltissime chiamate.
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Le date del passaggio al digitale al nord
Sono state ufficializzate le date degli switch over e switchoff al digitale terrestre per il nord Italia. Il calendario prevede lo switch over con il passaggio di Rai 2 e Rete 4 al digitale fissata al 18 maggio nella macro area che comprende le regioni della Lombardia, Piemonte orientale e parte dell’Emilia Romagna (Piacenza e Parma). In tutto saranno coinvolte 19 province e 12 milioni di abitanti.
Il passaggio definitivo al digitale avverrà dal 15 Settembre al 20 Ottobre in Lombardia, Piemonte Orientale, comprese le province di Piacenza e Parma; dal 21 Ottobre al 25 Novembre saranno coinvolte le regioni di Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Successivamente ci sarà il passaggio della regione Liguria dal 26 novembre al 20 dicembre.
Slitta a settembre lo switch off di Lombardia e Piemonte Orientale
Potenza del calcio in televisione
Saranno almeno una dozzina di milioni gli italiani che attenderanno di passare al digitale terrestre per far sì che le emittenti televisive possano dare la massima copertura ai prossimi Mondiali di calcio in Sudafrica.
D’altronde l’Italia ci arriva da campione del mondo e lasciare all’oscuro la piu’ popolosa e ricca regione del Belpaese, assieme a una bella fetta del Nord, magari a causa di qualche disservizio, sarebbe stato un rischio troppo alto. Senza contare che, tre mesi prima del calcio d’inizio dell’evento piu’ atteso dell’anno, ci saranno le elezioni regionali, che necessitano di copertura informativa da par condicio analoga se non superiore ai mondiali di calcio.
Cosi’, si legge in un articolo di Milano Finanza, il governo ha rotto gli indugi e, dopo aver avuto l’assenso anche di Palazzo Chigi (che vuole evitare una replica del caos verificatosi nel Lazio lo scorso novembre), ha preso una decisione: salvo dietrofront dell’ultima ora, il passaggio alla tv digitale terrestre in Lombardia e nel Piemonte orientale non partira’ piu’ in primavera ma verra’ rimandato a settembre.