“Songs for Eternity”. Ute Lemper canta la Shoah

La grande cantante ed artista tedesca Ute Lemper sarà in Piemonte in occasione delle celebrazioni del Giorno della Memoria portando in scena, a Torino il 31 gennaio e a Cuneo il 1 febbraio, lo spettacolo “Songs for Eternity”, costruito sulle canzoni scritte nei ghetti e nei campi di concentramento da musicisti ebrei deportati.

“Come tedesca, nata dopo la Guerra, sposata ad un uomo ebreo, a New York da 20 anni, sono da sempre legata alla storia, terribile, dell’Olocausto. E’ mia responsabilità e dovere etico onorare la cultura del popolo ebreo e stimolare il dialogo su questo orribile passato”. Interprete, cantante, ballerina, attrice e autrice, Ute Lemper è nata a Munster, in Germania, ed attualmente vive a New York. Il suo debutto musicale è avvenuto sulla scena dell’originale produzione viennese di Cats, dove impersonava i ruoli di Grizabella e di Bombalurina, quindi i musical Peter Pan nel 1985 e Cabaret nel 1987 che le vale il Premio Molière. Lunghi capelli biondi ed abito abitualmente nero, Ute Lemper è considerata l’erede di Marlene Dietrich ed Édith Piaf. Grande interprete delle Canzoni del Cabaret di Berlino e delle opere di Kurt Weill, ha recitato anche sotto la guida di cineasti come per Peter Greenaway e Robert Altman. In Italia la si ricorda al Festival di Sanremo del 1991, dove ha interpretato la versione in inglese del brano La fotografia di Enzo Jannacci.

Giovedì 31 gennaio, “Songs for Eternity” andrà in scena al Conservatorio Statale “Giuseppe Verdi”, in piazza Bodoni, a Torino, alle 20.30. Ute Lemper presenterà questo affascinante repertorio, accompagnata da quattro straordinari musicisti: Vana Gierig pianoforte, Daniel Hoffman violino, Gilad Harel clarinetto, Romain Lecuyer contrabbasso.

L’evento è organizzato dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale del Piemonte e dal Polo del ‘900, con il sostegno della Compagnia di San Paolo e della Fondazione CRT, in collaborazione con il Goethe-Institut Turin e con il patrocinio della Città di Torino e della Comunità Ebraica di Torino.

L’ingresso al concerto è gratuito, fino ad esaurimento dei posti, con obbligo di prenotazione a partire dal 17 gennaio ed entro il 28 gennaio scrivendo all’indirizzo email [email protected], oppure, ritirando direttamente il biglietto presso l’Urp del Consiglio regionale (in via Arsenale 14/g a Torino, dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 15:30, il venerdì dalle 9 alle 12.30).

Venerdì 1 febbraio, alle ore 11.30, presso il Polo del ‘900, in via del Carmine 14, Ute Lemper incontrerà il pubblico intervistata dal giornalista e critico musicale de La Stampa Sandro Cappelletto.

Sempre venerdì 1 febbraio, “Songs for Eternity” andrà in scena al Teatro Toselli di Cuneo, alle 21 (via Teatro Giovanni Toselli, 9). Il concerto, ad ingresso gratuito, è organizzato dall’Anpi di Cuneo, con il sostegno del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale del Piemonte, della Città di Cuneo, della Fondazione CRC, dell’Associazione partigiana Ignazio Vian e il patrocinio dell’Istituto storico della Resistenza e della Società contemporanea in provincia di Cuneo. (ritiro biglietto presso: URP, via Santa Maria 1, Cuneo, tel. 0171444229, [email protected]).

“Il 27 gennaio 2015, a 70 anni dalla liberazione di Auschwitz, sono stata invitata a cantare canzoni del ghetto ebraico e dei campi di concentramento per commemorare l’Olocausto di Roma – racconta Ute Lempered è in quell’occasione che ho conosciuto Francesco Lotoro, musicista che ha dedicato la sua vita alla ricerca delle canzoni e delle musiche scritte nei campi di concentramento: ne esiste una collezione enorme ed è importante che sia ricordata per l’eternità. È un impegno che ho assunto già nel 1987 quando sono stata protagonista di una grande serie Decca dal titolo “Entartete Musik”, che presentava i compositori ebrei e la loro musica bandita dai nazisti. Con “Songs for Eternity”continuo questa missione. Sono stata catturata da queste canzoni e dalle storie che si celano dietro a ognuna di esse.   Ho studiato così un libro unico nel suo genere, una raccolta di canzoni di Vevel Pasternak del 1948, che raccoglie canzone dei Ghetti e dei campi di concentramento così come il canzoniere di Ilse Weber, pubblicato in Israele negli anni ‘90, dal marito sopravvissuto ad Auschwitz. Entrambe le raccolte mi sono state donate dalla mia amica Orly Beigel che è per metà messicana, metà israeliana ed è figlia di un sopravvissuto all’Olocausto.”

http://www.cr.piemonte.it/web/comunicati-stampa/comunicati-stampa-2019/471-gennaio-2019/8560-songs-for-eternity-ute-lemper-a-torino-a-cuneo

 Emanuele Rebuffini