Folk Club: dai Fratelli Mancuso a Max Manfredi al via la XXXIII stagione

Il Folk Club riparte dalla stagione numero XXXIII, quella mai andata in scena causa pandemia.

Si inizia venerdì 8 ottobre quando sul palco dello storico locale di via Perrone saliranno i Fratelli Mancuso, gli ambasciatori della musica popolare siciliana più arcaica che presenteranno il loro ultimo lavoro discografico, dato alla luce dopo oltre dieci anni di ‘gestazione’; un album che ha visto la straordinaria partecipazione, tra gli altri, di Franco Battiato e che rappresenta il culmine di una vena creativa davvero fuori dal comune.

Il programma per ora prevede 14 concerti fino a fine anno. Tra gli appuntamenti da non perdere il 22 ottobre il grande jazz di Flavio Boltro e Fabio Giachino che presentano il loro progetto discografico Things to Say e dopo due spostamenti; il 23 ottobre il barbutissimo collettivo torinese La Stanza di Greta, Targa Tenco 2017 per la Migliore Opera Prima, con il concerto Macchine Inutili, un omaggio al lavoro di Bruno Munari, che nella prima metà del secolo scorso sviluppò una serie di disegni e sculture dedicati a macchine inutili perché non fabbricano, non eliminano manodopera, non fanno economizzare tempo e denaro, non producono niente di commerciabile, mentre il 30 ottobre, ecco il cantautore laghè Davide Van De Sfroos in un incontro voce, chitarra e parole.

Flavio Boltro e Fabio Giachino

Si annuncia straordinario il concerto del 5 novembre quando Luigi Cinque e Alexander Balanescu, si troveranno per la prima volta sul palco del FolkClub per un progetto visionario che spazia dalla musica classica contemporanea a quella tradizionale etnica, al jazz, al rock, alle nuove espressioni tecnoacustiche, al teatro, alla parola poetica, al cunto mediterraneo intitolato Hyperduet. Il 12 novembre Paolo Capodacqua con Ferite e Feritorie: l’inseparabile ‘uomo-orchestra’ del grande cantautore bolognese Claudio Lolli, presenta un album che è un piccolo, vero miracolo dei nostri tempi: una purissima e rara gemma di bellezza, intensità, eleganza, ispirazione, profondità, dove la cura, la ricerca, la misura, la poetica, la grazia testimoniano l’indiscutibile, magistrale statura artistica.

Lastanzadigreta
(foto di Renzo Chiesa)

È ancora un incontro internazionale quello del 13 novembre: Tamikrest è una band frutto dell’incontro di straordinari musicisti Tuareg provenienti da Mali, Niger e Algeria. La loro musica, cantata in lingua tamasheq, fonde le tradizioni musicali del loro popolo con il rock e il blues, creando uno stile musicale unico e immediatamente riconoscibile: il desert blues.

Arriva dalla Francia, il 20 novembre, Pierre Bensusan, uno dei più grandi chitarristi acustici del mondo, sinonimo di genio chitarristico dell’acustica contemporanea.

Pierre Bensusan

Il 27 novembre tocca a Michele Gazich, che presenta il suo nuovo album, Argon, accompagnato dal fedele Marco Lamberti a chitarra e bouzouki e da Giovanna Famulari magistrale violoncello e duttile voce.

Il 3 dicembre Maria Mazzotta, già solista del Canzoniere Grecanico Salentino, presenta Amoreamaro, un’intensa e appassionata riflessione sui vari volti dell’amore da un punto di vista prettamente femminile: da quello grande, disperato e tenerissimo a quello malato, possessivo e abusato. Beppe Gambetta, magistrale chitarrista genovese ormai nel gotha mondiale della chitarra acustica, alfiere italiano del flatpicking, per la prima volta in veste di chitarrista e cantautore presenta il 10 dicembre il suo ultimo progetto discografico in parte autobiografico, cantato in italiano, inglese e genovese.

Maria Mazzotta (foto Giulio Rugge)

Il 17 dicembre sarà la volta della Smallable Ensemble, un eclettico quartetto guidato da Alex Gariazzo, già chitarrista e cantante della Treves Blues Band, con Michele Guaglio (basso, cori, chitarra e footdrum), Roberto Bongianino (fisarmonica, chitarra, sitar e cori) e Marco ‘Benz’ Gentile (violino, mandolino e cori) con il progetto Plays Lennon. Il repertorio sarà interamente composto dalla musica di John Lennon, sia con i Beatles sia da solista, per ricordare, con un anno di ritardo, la grandezza della sua arte nell’anno in cui avrebbe compiuto 80 anni e a 40 anni da quel terribile 8 dicembre 1980.

Beppe Gambetta e Paolo Lucà

Ultimo appuntamento del 2021, il 18 dicembre, con Max Manfredi, amato cantautore genovese, già Targa Tenco per l’album Luna Persa nel 2008, con la presentazione in anteprima il suo nuovissimo Il grido della fata, che ha richiesto una ‘gestazione’ di ben 7 anni dopo il meraviglioso Dremong.

www.folkclub.it

Emanuele Rebuffini