Trippa alla piemontese con cavolo verza

Come mi è stato richiesto, ecco una ricettina semplice con prodotti di stagione. A mio avviso molto adatta quando fuori fa freddo e fa piacere mangiare qualcosa di caldo e saporito. Il prodotto base è la trippa accompagnata da prodotti facili da reperire in questa stagione: cavolo verza, che si coglie proprio in autunno inoltrato ed in inverno, cipolle che si conservano, normalmente appese in cantina, per l’inverno ed altre verdure.

Tempo di realizzazione: 20 min per la preparazione, 2 ore per la cottura

Difficoltà : facile

 

Ingredienti per 4 persone:

500 g di trippa

30 g di burro

250 g di verza

250 g di patate

250 g di cipolle

400 g di porri

3 o 4 gambi di sedano

3 o 4 foglie di salvia

2 litri brodo di carne (o dado)

40 gr. di formaggio di grana (a piacere)

Olio q.b

Sale q.b.

Pepe q.p.

 

Preparazione:

Lavare la verza, i porri (tagliando le foglie fino al cuore del porro, cioè fino a metà da un lato, facendo un taglio per il lungo fino alla parte bianca,non fino in fondo, poi passandoli sotto l’acqua aprendo delicatamente le foglie facendo entrare l’acqua tra una foglia e l’altra), il sedano e le foglie di salvia. Tagliere sottilmente la verza, la cipolla, il sedano e i porri. Sbucciare e tagliare a cubetti le patate.

In una casseruola capiente mettere il burro con qualche cucchiaio d’olio, accendere il fuoco e quando il burro è sciolto mettere a rosolare la cipolla, i porri e il sedano tritati e le foglie di salvia. Una volta che la cipolla è dorata aggiungere le patate, la trippa (che avrete acquistato già pronta da cuocere tagliata a striscioline) sale e pepe a piacere. Aggiungere il brodo di carne oppure l’acqua e il dado per farlo; metterne almeno un paio di litri. Mescolare bene e poi coprire con il coperchio e lasciare cuocere a fuoco medio per circa 1 ora.

Mescolare ogni tanto e controllare che non si attacchi sul fondo (in questo caso abbassare la fiamma e ma scolare più spesso senza cercare di staccare dal fondo la parte bruciata). Dopo un’ora aggiungere la verza, mescolare e coprire nuovamente facendo cuocere ancora per un’altra ora. Continuare a mescolare ed assaggiare quando la cottura è quasi terminata, aggiustare eventualmente si sale e pepe. Servire con abbondante grana grattugiato (a piacere) e/o con crostini di pane dorati e croccanti.

Consigli:

In questa versione della trippa non ho inserito i borlotti, che invece si trovano in molte altre varianti della trippa, per rendere il piatto un pochino più leggero e per valorizzare il sapore della verza, ingrediente tipico della versione piemontese, però nulla vieta di aggiungerli a vostro piacere. Stessa cosa vale per le carote, che possono essere aggiunte.