A Venezia73 si scopre che il Museo del Cinema fa un gran lavoro di restauro sui film

Alla Mostra di Arte Cinematografica di Venezia, edizione 73, il restauro di “Break Up – l’uomo dai cinque palloni” di Marco Ferreri, ha vinto il premio come miglior film restaurato. E’ un premio importante. Come è importante restaurare i grandi film, per evitare che scompaiano, si dissolvano, diventino invedibili.

Il restauro del film in questione è stato fatto dalla Cineteca di Bologna e dal Museo Nazionale del Cinema di Torino.

Chi si occupa di cinema sa benissimo che tra le attività del museo torinese c’è anche quella del restauro delle pellicole che rischiano l’oblio. E’ un lavoro meritevole e importante. E per di più è un lavoro fatto con estrema professionalità, come dimostra il premio di ieri.

Chi invece capita a Torino (o ci vive) ed ha visitato il museo (magari più volte, magari rimenndone estasiato), è probabile che non fosse a conoscenza di questa attività. Il premio è quindi importante anche per questo, per far sapere che il Museo del Cinema, oltre a raccontare la storia della settima arte, a conservarne i cimeli, è parte attiva nell’operazione di conservare il cinema del passato vivo e godibile nel tempo.

Su questa pagina del sito del museo trovate l’elenco dei film restaurati, quelli sonori e quelli muti.

Autore: Gabriele Farina

Blogger, scrittore, regista, poeta, in fondo narratore di storie. Nel 2005 nasce il suo storico blog Vita di un IO