Il Piano Nazionale Aeroporti e il ruolo di Torino Caselle

Il Piano Nazionale Aeroporti ha lo scopo di  individuare, insieme all’ENAC, come ripartire i futuri finanziamenti per lo sviluppo degli aeroporti italiani. Gli interventi prioritari individuati dallo studio sarebbero indirizzati su Fiumicino e Malpensa (potenziamento), Venezia (nuova pista), Firenze (nuova pista), Catania (allungamento pista), Napoli Grazzanise e Viterbo (nuovi aeroporti).

Lo studio cataloga gli aeroporti in varie categorie a seconda della loro importanza.
1) Scali strategici:  Roma Fiumicino, Milano Malpensa, Venezia (definiti scali intercontinentali), Bari, Bergamo, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze (solo se verrà realizzata la nuova pista), Lamezia Terme, Milano Linate, Napoli Capodichino (o il futuro Grazzanise), Palermo, Pisa.
2) Scali primari: Alghero, Brindisi, Genova, Olbia, Trapani, Treviso, Trieste, Verona ed il futuro aeroporto di Viterbo.
3) Scali “complementari” tra cui Brescia, Comiso, Roma Ciampino (quando Viterbo sarà realizzato), Salerno, Taranto ed altri minori.
E Torino? Dov’è Torino, città di un milione di abitanti o poco meno, prima capitale d’Italia, capoluogo di una regione di certo non povera di risorse umane ed economiche, centro industriale di importanza nazionale , ormai molto dedito ad una vocazione turistica? Risposta: tra gli scali primari. Cioè non è uno scalo considerato strategico per la nazione. Torino non è quindi considerata strategica per l’Italia?  No, la cosa non sarebbe giustificata dalla vicinanza della Malpensa perché se no non sarebbe giustificata la vicinanza tra Pisa e Firenze, o Bergamo e Milano. E’ quindi possibile che Torino sia meno importante strategicamente di Bari o Lamezia tanto da considerarla allo stesso livello di Trapani o Viterbo?

Autore: Redazione

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