Un cucciolo di beagle sospeso sul filo spinato guarda in basso, spaventato e mite, verso le mani tese che aspettano di accoglierlo. Chissà come fa a fidarsi ancora di quelle mani di uomo, dopo aver sperimentato tante volte quelle dei suoi aguzzini? Solo un cane può avere una tale incrollabile, ingenua, commovente fiducia verso il genere umano…
L’immagine-simbolo della liberazione dei cani di Green Hill mi ha fatto ripensare a come una grandissima scrittrice italiana definiva gli animali: i Bambini della creazione.