A Revigliasco, sopra Moncalieri, davanti al cimitero con gli ovvii cipressi, la risposta è un immenso vivaio/cantiere dove si «fabbricano» muri verdi di erba, colorati di fiori, opulenti e gloriosi ed anticongiunturali se orpellati di frutta e verdure leggere, che non siano tirate giù dal loro stesso peso.
Muri soprattutto per le pareti esterne delle case, prima copribili solo con rampicanti o visitate, nelle crepe, da disordinate, convulse erbe spontanee. La creazione si chiama Reviwall, il nome lega Revigliasco a wall (muro), ma con minimo di fantasia si approda a revival, a una rinascita cromatica e casomai ortofrutticola della città.
Qualche anno fa in quel laboratorio si mise a punto il sedum, speciale vegetazione orizzontale destinata a coprire con poca spesa, pochissima manutenzione e molto effetto superfici piane vastissime, ma anche tetti e terrazze. Adesso a Revigliasco lavorano soprattutto al verde verticale, casomai con colori aggiunti. Bello da vedere specialmente quando sprigiona fiori, piacevole da toccare e da «respirare», buono da mangiare quando significa insalate, erbe aromatiche, pomidorini, peperoncini, fragoline, vegetali non pesanti. L’orto non più sdraiato, l’orto «in piedi» , a far verdi (e rossi, e gialli, e blu: dipende dalle fioriture) i muri più grigi.
Sono pannelli basati su un’intelaiatura in alluminio che ospita, per ogni metro quadrato, trenta tasche, tagliate come marsupi nel tnt, che vuol dire tessuto non tessuto: sembra feltro, ha vari colori, racchiude, rinserra in due stradi di «stoffa» fibra di cocco che per pochi soldi arriva dall’Africa in pani pressati, idroritenitori (sali polimeri), un briciolo «simbolico» di terriccio da vaso.
Mini-irrigazione dall’alto, e questo tipo di humus gonfiato aumenta sino a quattrocento volte il proprio peso. Vegetazione garantita rapida e ottima e abbondante, tasche che spariscono sotto le loro escrescenze rigogliose, che coprono tutto. Lo spessore dell’intelaiatura, riciclabile, è di 3 cm: fra essa e il muro qualche centimetro, il che significa coibentazione, ventilazione, miglior respiro della casa e di chi ci sta dentro. Il cocktail di cocco eccetera non piace a insetti e lucertole, che stanno lontani. Assolutamente positivo il fattore estetico così come l’impatto psicologico, sia che si ammiri il muro verde da fuori, sia che lo si goda dall’interno, magari affacciandosi sul cortile da una finestra incorniciata di erbe e di fiori.