I 250 anni dell'Osservatorio di Torino

Piero Bianucci su Lastampa.it

Il 2009, Anno Internazionale dell’Astronomia proclamato dalle Nazioni Unite, è per Torino anche il 250° anno dalla nascita dell’Osservatorio astronomico della città. La nascita di questa istituzione risale infatti al 1759, quando Carlo Emanuele III decise di dotare l’Università di Torino di una piccola specola, che fu installata su una torretta di via Po, nel palazzo dove abitava Padre Beccaria, lo scienziato a cui il Savoia aveva affidato la misura del “Gradus Taurinensis”.

L’Osservatorio passò poi nel 1789 sui tetti dell’Accademia delle Scienze e nel 1822 , con la direzione di Giovanni Plana, a Palazzo Madama, dove rimase fino al 1912, quando Padre Giovanni Boccardi inaugurò la sede attuale sulla collina di Pino Torinese.

Una mostra di antichi strumenti dell’Osservatorio celebrerà il compimento dei due secoli e mezzo di questa istituzione scientifica torinese: si inaugurerà a Palazzo Lascaris il 1° ottobre e ci sta lavorando Ester Antonucci, attuale direttrice dell’Osservatorio, con il supporto dell’Inaf, della Regione Piemonte e altre istituzioni.

Nasce il Museo dello Spazio con il nuovo planetario

Via Lastampa.it

Camminare tra le stelle, verso Alfa Centauri, e non solo con la fantasia. Oggi a Pino Torinese viene inaugurato il Parco Astronomico Infini.to, accanto alle strutture scientifiche e ai telescopi dell’Osservatorio. Con il suo Planetario di nuova generazione e il Museo dello Spazio aprirà le porte della carta del cielo anche a chi si trova in imbarazzo a individuare la stella polare.

Adagiato così com’è sulla collina torinese, con le sue linee curve firmate dagli architetti Giancarlo Gonnet e Loredana Dionigio, il Museo sembra un’astronave in bilico sul vuoto. E in effetti, a suo modo, è una nave per viaggiare nel cosmo, dalle galassie ai buchi neri, e ripercorrere l’avventura dell’uomo davanti all’origine dell’universo e allo spettacolo delle costellazioni. Domani, dalle 15 alle 19, toccherà al pubblico.

Il Parco Astronomico, che si snoda su tre livelli, è innanzitutto uno spazio interattivo di 1700 metri quadri che rivoluziona la divulgazione scientifica. Offre una ricca Mediateca e i giochi multimediali che permettono di simulare la camminata sulla luna, di pedalare nel Sistema solare; si può fare l’esperienza dell’imbuto gravitazionale e scoprire i vortici stellari. La «postazione intergalattica» farà rivedere il circuito di visita, e si potranno seguire lezioni di approfondimento nell’aula didattica. La Mediateca offre una raccolta di documenti scientifici straordinari che ripercorrono la storia delle scoperte dei pionieri dell’astronomia come Ipazia, direttrice della Biblioteca di Alessandria d’Egitto nel IV secolo d.C.

Ma il cuore pulsante è la gigantesca cupola del Planetario incastonata all’interno del Museo che, grazie al sistema di proiezione all’avanguardia Digistar 3, permette di viaggiare nell’universo standosene tranquillamente seduti in poltrona. Il Planetario, che accoglie 100 persone per volta, permette di vedere il cielo non solo da vari punti di osservazione sulla terra, ma anche da altri pianeti, da Giove o da Marte. Oppure di contemplare il cielo come lo osservavano gli antichi o di compiere un viaggio attraverso la nostra galassia.

L’effetto è quello del cinema tridimensionale: lo spettatore avrà l’impressione di trovarsi avvolto nello spazio, davanti alle costellazioni come un vero astronomo. «Si possono scoprire le meraviglie dell’universo, a partire dal Big Bang – spiega Attilio Ferrari, ex direttore dell’Osservatorio e ideatore di Infini.to – utilizzando simulazioni e immagini reali filmate». Sono le riprese realizzate dai potenti telescopi delle missioni spaziali.

Per Torino e il Piemonte il nuovo Parco Astronomico è motivo d’orgoglio. Costato 10 milioni di euro stanziati da Regione, Comune di Pino Torinese, Istituto Nazionale di Astrofisica, dall’Osservatorio e dall’Università di Torino, da Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT, sarà gestito dall’Associazione «Apriticielo» nata nel 2006, che comprende l’Inaf, il Comune di Pino, l’Università e ora anche la Regione.

In un prima fase sperimentale di un mese il Parco Astronomico sarà aperto al pubblico sabato e domenica, ore 15-19. Mentre giovedì e venerdì, ore 10-16, la visita sarà riservata alle scuole. Le visite sono solo su prenotazione tramite il numero verde 800.329.329 (entro le ore 12 di venerdì per il sabato e la domenica).

Le scuole devono utilizzare il sito web: www.planetarioditorino.it, pagina «contatti», indicando le date e il numero di componenti del gruppo.
Nel mese di ottobre le visite sono gratuite, mentre da novembre il biglietto costerà 7 euro, ridotto 5 euro, e verrà esteso l’orario di visita. Il Parco Astronomico è raggiungibile dal parcheggio in via Osservatorio con un ascensore a cremagliera.