II Consiglio dei ministri ha da to il suo via libera alla nomina del fisico Luciano Maiani a presidente del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr). Maiani proviene dall’Istituto nazionale di fisica nucleare (lnfn) – di cui è stato presidente dal 1993 al 1997 -, mentre dal 1997 al 2003 è stato direttore generale del CERN (il grande laboratorio europeo di fisica delle particelle) dí Ginevra.
Prima di entrare pienamente in carica, in base alla legge attuale, che sarà presto modiflcata nelle intenzioni del ministro per l’Università e la Ricerca Mussi, è previsto un passaggio in entrambi i rami del Parlamento, anche se non vincolante.
La nomina – dopo il mandato molto contestato del suo predecessore Fabio Pistella – è stata accolta positivamente dai colleghi del Cnr. «Valorizzazione della ricerca del Cnr e della rete degli istituti, potenziamento di discipline portanti per la scienza moderna, quali biologia, scienze della vita, informatica e la fisica» le parole d’ordine con cui Maiani si appresta al nuovo incarico.
Lo scienziato era uno dei tre candidati (gli altri due erano il docente universitario Riccardo Cortese ed il rettore del Politecnico di Torino Francesco Profumo) che Mussi aveva portato all’attenzione del tavolo di Palazzo Chigi per la scelta finale. «La nomina di Maiani – ha detto il ministro – servirà a valorizzare il Cnr
che versa da tempo in condizioni di conflitto e incertezza>); Mussi ha ricordato di aver usato, senza essere obbligato dalla legge, i comitati di ricerca che hanno presentato una terna di nomi: in questo modo è stato sottratto alla politica il «potere unilaterale»
di scelta.