Torino Nuova Economia non decolla

Da Repubblica

E’ una questione di tempi. Quelli tecnici, minimi indispensabili quando si parla di procedure pubbliche, cioè anni, hanno fatto fuggire le piccole e medie imprese intenzionate ad insediarsi nel polo tecnologico di Mirafiori acquistato da Tne (Torino nuova economia), la società creata ad hoc per gestire le aree dismesse dalla Fiat negli anni della crisi. Troppi i vincoli burocratici e gli intoppi, anticipati da Repubblica, che hanno rallentato la formazione del “polo di attrazione delle imprese innovative”, un sogno per il quale gli enti pubblici hanno sborsato 67 milioni al Lingotto (iva esclusa e pari a 13 milioni, più interessi). «Quello che circonda Tne — denuncia Claudia Porchietto, presidente dell’Api, l’associazione che riunisce le piccole imprese — è un silenzio clamoroso e fragoroso.

La raccolta di “manifestazioni d’interesse” da parte delle imprese risale a più di un anno fa. Di conseguenza non so oggi quante, delle fantomatiche 50 aziende, siano ancora interessate ad un’eventuale insediamento. Credo nessuna, perché i tempi delle imprese sono differenti. Certo rimane l’amaro in bocca, ma bisogna prendere atto che questa operazione non è partita sotto i migliori auspici: faremmo un bene alle imprese e alla comunità: L’inefficienza e la responsabilità di tale condotta è a vari livelli, bisognerebbe spendere in modo più oculato i soldi pubblici».

D’altra parte, ribattono i rappresentanti degli enti locali, una società pubblica, quale Tne, deve rispettare norme e regolamenti che le impediscono di velocizzare le procedure. «Dobbiamo seguire i regolamenti pubblici — conferma il vicesindaco Tom Dealessandri — non abbiamo alcuna deroga. Nell’arco di un anno e mezzo, da Quando Tne ha rilevato le aree dalla Fiat, abbiamo avviato la bonifica dell’area. il progetto e la procedura d’appalto che sarebbe già conclusa se non ci fossero stati i ricorsi al Tar».

Trenta anni di Centro Ricerche Fiat

Il Centro Ricerche Fiat compie trenta anni ed il prossimo 16 luglio, nella sede di Orbassano (Torino), li festeggera’ attraverso i protagonisti e le innovazioni, che ne hanno caratterizzato la storia e che tuttora costituiscono l’elemento distintivo della sua attivita’.

Il percorso del CrF inizia, infatti, il 7 dicembre del 1978 ed i 30 anni di attivita’, che lo hanno reso il Polo di riferimento dell’innovazione del Gruppo Fiat, saranno raccontati ripercorrendo i principali eventi, che hanno visto protagonista l’azienda e attraverso i modelli, che hanno rappresentato tappe importanti delle epoche di ricerca tecnologica, di design, di sperimentazione e che testimoniano l’impegno del Gruppo del Lingotto nella ricerca e sulla mobilita’ sostenibile.

Un impegno, quello di Fiat nella ricerca e sulla mobilita’ sostenibile, che prevede l’impiego di 12.900 persone in 114 centri nel mondo, per una spesa di circa 1,7 miliardi di euro l’anno. Il CRF partecipa dal 1989 ai progetti di ricerca promossi dall’Unione Europea, collaborando con partner sia industriali che accdemici in attivita’ di ricerca precompetitiva di durata pluriennale. Nel corso degli anni ha sviluppato un network globale di oltre 150 universita’ e centri di ricerca e oltre 1000 partner industriali in tutto il mondo.

Dal 1980, inoltre, il CRF e’ tra i promotori del Joint Research Committee of European Motor Vehicle Manufacturers, ora EUCAR, a cui partecipano i maggiori produttori d’auto per condividere programmi comuni di ricerca. A livello nazionale il Centro Ricerche Fiat e’ attivo in diversi consorzi di ricerca pubblici e privati e collabora con il Mur, il Ministero dell’Ambiente e il Ministero dello Sviluppo Economico.

Particolarmente attivo nel campo della ricerca per la mobilita’ sostenibile, il CRF adotta un approccio volto a studiare soluzione innovative in questo settore a 360 gradi: dalla riduzione delle emissioni tramite sistemi innovativi, alla riduzione dei consumi attraverso l’alleggerimento, dall’aerodinamica, all’ottimizzazione dei sistemi veicolo, dall’infomobilita’, al processo produttivo eco-compatibile, all’utilizzo di materiali ecologici e riciclabili fino ad approdare alla riduzione della congestione del traffico e dei rumori.

Ottobre scienza 2007 a Torino

Ottobre scienza 2007 è una iniziativa a cura di 25 Scuole coordinate dal Liceo Scientifico Copernico
con il contributo della Regione Piemonte, in collaborazione con Provincia di Torino, Città di Torino Museo Regionale di Scienze Naturali, Università di Torino, Politecnico di Torino, Accademia delle Scienze di Torino, Associazione per l’Insegnamento della Fisica, Scuola Interateneo di Specializzazione, C.I.C.A.P.
Decine di esperimenti scientifici eseguibili dal vivo, mostre interattive, conferenze, workshop ed una lezione-spettacolo.

In occasione della manifestazione dal 6 al 14 ottobre 2007 saranno allestite in più punti del capoluogo piemontese mostre interattive su diversi temi di carattere scientifico, con numerosi esperimenti eseguibili dal vivo sotto la guida degli studenti che li hanno preparati.Ottobre Scienza è visitabile dal 6 al 14 ottobre 2007. Le mostre e le conferenza sono dislocate presso il Museo Regionale di Scienze Naturali (via Giolitti, 36 Torino), l’8 Gallery (Lingotto – via Nizza, 262 Torino), la sede di Ingegneria dell’Autoveicolo (Lingotto – via Nizza, 230 Torino) e l’Accademia delle Scienze (via Accademia delle Scienze, 6 Torino).

Sarà il momento di sintesi di un progetto più ampio che ha visto le scuole coinvolte in molte iniziative attuate nel corso del passato anno scolastico, per la realizzazione di esperimenti inseriti nella mostra itinerante “Il bello della scoperta” e nelle manifestazioni di “Scienza in piazza” organizzate in alcuni comuni della provincia.

“Ottobre Scienza” prevede anche Conferenze, Workshop e Spettacoli su argomenti associati ai temi delle mostre. Le mostre, frutto della collaborazione tra scuole superiori, università e politecnico, saranno presentate al pubblico dagli studenti nella giornata di inaugurazione e gestite anche da animatori opportunamente formati che guideranno gli ospiti nel loro viaggio nella scienza.

Presso il Museo Regionale di Scienze Naturali
C’era una volta…a ritroso nel tempo fra fluidi e cariche elettriche
Si vuol fare apprezzare attraverso esperimenti su fluidi ed elettricità la bellezza di antichi strumenti dei laboratori di fisica tra ’800 e ‘900 di alcuni licei di consolidata tradizione.
La mostra si articola in due percorsi

  • fluidi: strumenti per la verifica e l’applicazione dei principi di Archimede, Pascal, Stevin per l’esperimento di Torricelli, per creare il vuoto;
  • elettricità: macchine elettrostatiche, rivelatori di carica elettrica, elementi di circuiti elettrici, strumenti di misura, apparecchi per la verifica dell’interazione fra fenomeni elettrici e magnetici, simpatiche e curiose applicazioni d’altri tempi.

La luce e i colori
Consente di esplorare la complessità della luce e soprattutto la percezione del colore attraverso esperimenti tradizionali o legati alla vita quotidiana, con un approccio sia di tipo fisico, sia chimico sia biologico.
La mostra si articola in 4 sezioni:

  • Le antiche concezioni della visione, da Euclide a Keplero
  • La luce ed il colore nei modelli ondulatorio e corpuscolare
  • Il colore degli oggetti e l’utilizzo dei colori in chimica
  • La matematica dei colori e la fisiologia della percezione dei colori

Quantum, dal diapason al Principio di indeterminazione
Laboratorio dedicato alla meccanica quantistica. Cinque esperimenti per affacciarsi al mondo delle particelle elementari, per dare un’occhiata all’interno dell’atomo e per comprendere la natura del Principio di Indeterminazione di Heisenberg
Presso Ingegneria dell’autoveicolo al Lingotto
Bricolage della fisica- fare scienza con cose di tutti i giorni
Per avvicinarsi all’essenza scientifica non occorre l’utilizzo di strumenti sofisticati ma si possono ottenere buoni risultati anche utilizzando oggetti “casalinghi” è sufficiente stimolare la fantasia, si scopre così la fisica che si nasconde dietro la nostra esperienza quotidiana. Al visitatore è rivolto l’invito a “bricoler” ossia a “fare mestieri diversi”. Contiene due sezioni una sul tema della produzione e del trasporto dell’energia (dalle macchine semplici alle macchine termiche e ai fenomeni elettromagnetici) e l’altra sui giochi

Robotica e metodi di controllo automatico
Una sezione della mostra riguarda il controllo automatico degli ambienti, è stata predisposta dall’istituto tecnico “Peano” di Torino ed è già risultata vincitrice del primo premio in un concorso promosso dalla camera di commercio di Torino. Il sistema proposto consente il controllo e la gestione in remoto, via rete LAN/Internet, dell’impianto d’illuminazione di locali domestici o pubblici, nonché il monitoraggio di alcune grandezze fisiche ambientali (umidità, temperatura,..) allo scopo di ottimizzare i consumi energetici. La seconda sezione è predisposta predisposta dall’ITIS “Ferrari” di Susa in relazione al progetto “Robotica come strumento didattico”

Il bello della scoperta
E’ la mostra itinerante già proposta dalla Provincia di Torino, che ha circolato nelle scuole in questi due anni scolastici. Contiene due sezioni: una sezione espositiva con 33 pannelli dedicati ai dieci esperimenti più “belli” della storia della fisica e una sezione sperimentale con alcuni esperimenti ad essi correlati.

La Matematica in festa: le coniche una triade un modello
Un percorso unificante aperto sulle coniche nella matematica e nella fisica presentato dagli studenti di alcune classi dell’IIS Moro di Rivarolo Canavese. Il percorso consente di visualizzare le sezioni coniche secondo Menecmo, di apprezzarne la costruzione e le caratteristiche focali (costruzioni a filo teso, con elissografi, iperbolografi e parabolografi, su lavagna magnetica, con piegature e con Cabrì) e di giungere infine a un modello unificato per le coniche. La mostra contiene anche una sezione con curiosità, giochi e applicazioni alla fisica.

presso 8 Gallery al Lingotto
Physic@: utilizzo di sensori e convertitori analogico digitali per realizzare esperimenti di fisica (elettromagnetismo, meccanica, acustica, risonanze);

100 giorni di sole
Una postazione permetterà di vedere il sole da un altro punto di vista svelando aspetti e dinamiche inaspettate. Con uno spettroscopio sarà possibile scoprire qualche piccolo segreto sui colori dell’arcobaleno

Il programma completo degli eventi