Stefano Parola su Repubblica Torino
Gli affari vanno male e assumere nuovi dipendenti diventa impossibile. Così il numero dei nuovi avvii al lavoro in Piemonte è crollato. Deleteria è stata la fine dell´anno: a dicembre le nuove assunzioni sono calate del 19,2 per cento rispetto allo stesso periodo dell´anno precedente, portando a – 2,2 per cento il saldo del 2008. A patirne di più le conseguenze è stato il settore metalmeccanico, giù del 41,8 per cento nell´ultimo mese del 2008. Tra le province soffrono più di tutte Alessandria e Vercelli.
Dai dati dell´Agenzia Piemonte Lavoro, l´ente che si occupa di analizzare il mercato del lavoro per conto della Regione, emerge un quadro preoccupante: «È tutto il sistema a fare fatica in presenza di questa situazione economica», spiega il direttore dell´agenzia, Aldo Dutto. La crisi inizia a farsi sentire sulle assunzioni, ma non solo, perché anche la precarietà è in aumento: nel 2007 aveva un contratto a tempo determinato il 72,5 per cento dei neo-assunti, ma la percentuale è salita al 78 per cento nel 2008. Significa che quattro nuovi inseriti su cinque sono precari. Anche un altro dato che fa riflettere: il 44 per cento dei contratti a tempo determinato stipulati ha una durata inferiore al mese.