Internet, a Torino il summit dei nuovi talenti

Giuseppe Futia via Lastampa.it

Infrastruttura e talento sono due concetti che apparentemente si trovano su due piani distinti: mentre l’uno definisce una “mera” struttura fisica e tecnica (in questo caso la Rete Internet), l’altro s’insinua in una dimensione più sociologica, condensando aspetti legati principalmente alle capacità umane.

A scovare il punto di raccordo tra questi due aspetti ci hanno provato i numerosi relatori che si sono susseguiti ieri nella conferenza organizzata a Torino dal Top-IX (TOrino Piemonte Internet eXchange), consorzio che si occupa di favorire lo sviluppo della produttività del territorio attraverso l’uso sistematico delle tecnologie ICT.

Durante la conferenza sono state approfondite tematiche che riguardano la complessità di Internet, le nuove frontiere tecnologiche ed economiche del cloud computing e l’impiego sempre più massiccio del cosiddetto Saas (Software As A Service), cercando di trovare il filo conduttore che attraversasse tutte queste problematiche.

Alessandro Vespigiani, Senior Research Scientist della University of Indiana, si è occupato del discorso introduttivo, ponendo l’attenzione sul significato di complessità nell’ambito di Internet: “E’ importante distinguere ciò che definiamo con i termini di complicazione e complessità”. Se il primo è paragonabile allo sviluppo di un progetto in cui si devono assemblare tante componenti distinte, il secondo definisce un ”un sistema dinamico che si auto-organizza e in cui le diverse proprietà che lo caratterizzano emergono spontaneamente”.
Leggi tutto “Internet, a Torino il summit dei nuovi talenti”

Scricchiola la relazione Politecnico – imprese

Via Futura

La lunga relazione tra Politecnico e aziende piemontesi oggi è in crisi. Gli stipendi dei 588 assegnisti sono stati fino ad adesso sovvenzionati da imprese, Regione, Unione Europea e solo in piccola parte dallo Stato. A causa dei problemi economici attuali però le aziende stanno chiudendo i rubinetti, mentre lo Stato resta latitante. Lo spiega in maniera molto chiara Francesco Pescarmona, ingegnere meccanico e assegnista del Politecnico: “Sono 8 anni che lavoro qui: finito il dottorato infatti ho ottenuto l’assegno di ricerca, ma adesso, dopo 5 anni, non potrò più essere riconfermato ed è quasi certo che non verrò assunto”. Secondo Pescarmona i problemi sono molteplici: da una parte le aziende in crisi che non assumono o addirittura licenziano, ma soprattutto le stesse aziende che smettono di finanziare la ricerca. Dall’altra i tagli del governo, che vanno a incidere su una situazione di già insufficiente finanziamento.

La ricerca al Politecnico in questi anni è stata finanziata per la maggior parte dalle piccole e medie imprese presenti sul territorio, che non possono permettersi laboratori propri e si rivolgono quindi all’università per il miglioramento e l’innovazione tecnologiche. Esiste pertanto un rapporto di stretta interdipendenza tra il Politecnico e il tessuto produttivo piemontese. Attualmente però le aziende, costrette a risparmiare, stanno chiudendo i canali di sovvenzionamento al Politecnico. Con gravi danni alla ricerca.

Il contributo statale (FFO, Fondo di Finanziamento Ordinario) d’altro lato è già da anni molto scarso, “al di sotto della media europea – osserva Pescarmona – e con i tagli ingenti previsti dalla 133, nonostante gli scarsi correttivi del decreto 180, si va a incidere su una situazione che è già grave”. “E se – continua – i tagli decisi dalle aziende sono comprensibili in un momento di crisi, non lo sono invece quelli statali. Lo Stato dovrebbe al contrario investire sulla ricerca perché ricerca vuol dire progresso, miglioramento delle attività produttive e infine crescita economica e benessere per la comunità”. “Se le cose continuano così – conclude Pescarmona – perderemo molti specialisti della ricerca e con loro un grande bagaglio di conoscenze e competenze”.

Per Natale regalate i gadget di Torino Valley

torinovalley-shop-small.gif

Quest’anno avete una risorsa in più, lo shop di Torino Valley dove offre una ricca scelta di regali marchiati strettamente torino valley.

Si va dall’abbigliamento con t-shirt, felpe e giacconi, cappellini estivi ed invernali. Potete sbizzarrirvi con gli accessori: sciarpe, ombrelli, borsoni e altro.

Ci sono i capi per i più piccoli: divertenti bavaglini e t-shirt bonsai. Ancora le classiche idee regalo: il tazzone per caffè, il grembiule, l’orsetto di peluche, gli adesivi e i badge piccoli e grandi.

Per tutti i prodotti e pe la loro spedizione e logistica la professionalità di Spreadshirt il maggiore esperto europeo del settore

Con il vostro acquisto potrete anche contribuire al finanziamento del nostro progetto.

Se volete avere maggiori informazioni sui metodi e tempi di consegna, sui modi di pagamento possibile date occhiata a questa pagina. Il 95% di tutti gli ordini parte entro 24-48 ore dal momento in cui riceviamo l´ordine ed il pagamento. Circa il 5% di tutti gli ordini parte in 3 giorni.

Per dare una occhiata a tutti i prodotti e per i vostri acquisti

http://www.torinovalley.com/shop/

oppure

http://torinovalley.spreadshirt.net

La fine del Venture Capital ?

Via Vittorio Pasteris e via Techcrunch

Last week, something turned. We found out that not only are we in a recession, but it started a year ago. Tech layoffs went into overdrive (12,000 at AT&T, 600 at Adobe, 130 at Real Networks), bringing the total unemployed tech workforce to at least 90,000, by our count.

Even Facebook decided to indefinitely postpone an earlier plan to allow employees to sell some stock privately. One likely consideration in Facebook’s about-face is that outside investors may no longer be willing to buy Facebook stock at the already-lowered $4 billion internal valuation the plan called for, never mind the over-inflated $15 billion that Microsoft got in at last year.

Capital is drying up, and things may still get worse before they get better. So far in this downturn, we’ve seen startups batten down the hatches (as they should) and hope to survive long enough to make it out the other end. But what about venture capital firms? When will we start to see the VC layoffs and fund closures?

It is already happening to some extent. The number of partners listed on some VC Websites is already quietly shrinking. Some new VC funds are having difficulty raising money and even existing funds are running into problems collecting commitments from strapped limited partners.

The carnage on Wall Street is having a trickle-down effect on venture capital firms. The limited partners who typically invest in VC funds—university endowments, pension funds, investment banks, other institutions, and wealthy individuals—are short of cash right now. Harvard’s endowment lost $8 billion in the past four months alone. Many limited partners simply cannot honor capital calls from VCs. (When a VC firm creates a new fund, it does not collect all the money at once. Instead, it receives promises from limited partners that they will invest when the capital is needed).

Rather than face the penalty of default, limited partners increasingly are trying to sell their commitments at deep discounts on secondary markets. Conversely—knowing that they may not be able to call in their chits—VC’s are motivated to slow down their investment activity.

Leggi tutto “La fine del Venture Capital ?”

Il 2009 anno di Creatività e Innovazione

E' iniziata la campagna della Commissione europea per il 2009, 'Anno europeo della creatività e dell'innovazione'. Scopo dell'iniziativa è quello di promuovere approcci creativi e innovativi in vari campi dell'attività umana e di contribuire a dotare l'Ue di strumenti per affrontare un mondo globalizzato. L'Ue metterà a disposizione una struttura per accrescere la sensibilità sul tema e promuovere un dibattito politico sul modo di aumentare il potenziale creativo e innovativo dell'Europa. E' già operativo il sito www.create2009.europa.eu

"La creatività e la capacità di innovare sono qualità umane fondamentali", ha spiegato il commissario per l'Istruzione, Ján Figel, aggiungendo: "Sono presenti in ognuno di noi e vi ricorriamo in numerose situazioni ed occasioni, consapevolmente e non. Con questo anno europeo, vorrei far sì che i cittadini europei comprendano che promuovendo i talenti umani e la capacità umana di innovare, si può dar vita a un'Europa migliore e aiutarla a sviluppare tutto il suo potenziale economico e sociale".

A Figel si uniranno, nel lancio della campagna, l'eurodeputato Mikel Irujo Amezaga , e i tre ambasciatori dell'anno: il professor Edward de Bono – esponente di primo piano nel campo del pensiero creativo e innovativo, il professor Karlheinz Brandenburg – professore di tecnologia dei media e direttore dell'istituto Fraunhofer per la tecnologia dei mezzi d'informazione digitali (IDMT), e Jordi Savall, celebre concertista, docente e ricercatore musicale.

Per lanciare l'evento è previsto un concerto della Vienna Vegetable Orchestra, che suonerà strumenti fatti esclusivamente di verdure. L'inaugurazione ufficiale avrà luogo a Praga il 7 gennaio alla presenza del presidente della Commissione, Jose Manuel Barroso, e del primo ministro ceco Mirek Topolánek. Saranno rappresentati tutti gli Stati membri, tra l'altro dai coordinatori nazionali appositamente nominati.

Il progetto Kublai

Kublai è un ambiente pensato per i creativi e orientato allo sviluppo locale; è promosso dal Laboratorio per le politiche di sviluppo del Ministero dello Sviluppo Economico. Kublai è pensato per sviluppare e rafforzare progetti creativi che abbiano un impatto in termini di sviluppo locale, e cioè sul territorio nel quale vengono proposti.

Kublai crea una community di creativi e aiuta i creativi a produrre progetti che abbiano impatto sul proprio territorio e ne aiutino lo sviluppo. Per progetto si intende un’attività realizzabile in tempi relativamente brevi, con costi realistici e risorse umane individuate; la parola “creativo” si riferisce all’ambito in cui questi progetti operano: arti e cultura, moda, comunicazione, design, software.

Sono progetti creativi sia gli eventi (esempio: un festival musicale), che le imprese (esempio: un’attività di organizzazione di eventi internet per l’editoria). Kublai offre assistenza alla progettazione da parte di economisti del Dipartimento di Politiche di Sviluppo (DPS), oltre alla possibilità di interagire con altri professionisti che partecipano attivamente alla vita della community, creando collaborazioni utili allo sviluppo del progetto.

Kublai consiglia gli autori di questi progetti nel reperimento di risorse finanziarie, ma non offre risorse finanziarie

http://progettokublai.ning.com/

Riparte Futura

Via Vittorio Pasteris

Riparte Futura il giornale prodotto dal Master in giornalismo dell’Università di Torino organizzato dal Corep. Con questo numero la rivista riparte da venti facce nuove. I ragazzi della scorsa edizione del master in giornalismo dell´Università di Torino hanno passato il timone ai nuovi aspiranti giornalisti che cureranno il mensile per i prossimi due anni.

La nuova redazione è formata da giovani tra i 22 e i 30 anni provenienti da tutta Italia. Fin dal 2005 il giornale si è caratterizzato per la sua natura di periodico free press e per il suo pubblico di studenti e di giovani di Torino.

La tiratura di futura si aggira intorno alle 35.000 copie, e dal numero di marzo 2007 Futura ha adottato il full color, rinnovandosi anche esteticamente.

Futura ovviamente non tradirà il suo passato, sarà arricchita da nuovi punti di vista e sarà ancora più aperta al fondamentale contributo dei suoi lettori. Per questo sarà potenziata la versione on-line, così tutti potranno accedere alle notizie, ai blog e ai contenuti multimediali del giornale più facilmente e in tempo reale. Futura è di nuovo in giro e anche in rete. Per conoscervi, interessarvi e coinvolgervi.

Gli strumenti disponibili in Valle d’Aosta

Alla Pépinière d’Entreprises di Aosta il giorno mercoledì 17 dicembre 2008 si svolgerà un seminario sugli strumenti e i finanziamenti disponibili in Valle d’Aosta

I finanziamenti e gli strumenti dedicati alla ricerca, all’innovazione e al trasferimento tecnologico attualmente di-
sponibili in Valle d’Aosta saranno presentati nel corso di questo seminario, organizzato dalla Chambre per il tramite
di Attiva, la sua società in house, in collaborazione con l’Assessorato delle Attività produttive.

In particolare, nel corso dell’incontro, verrà proposta una serie di approfondimenti sul Settimo Programma quadro
(7PQ), sui fondi strutturali messi a disposizione dal Programma Competitività Regionale e su altri strumenti regionali
a supporto delle imprese e degli enti di ricerca.

L’incontro costituirà dunque un’occasione per rafforzare un approccio integrato con gli attori che operano a vario
titolo sul territorio regionale.

Il Venture Capital tira nonostante la crisi

Via AgoraVox

Nonostante la crisi finanziaria globale, negli Stati Uniti gli investimenti in “venture capital” – denaro destinato a finanziare settori innovativi a rischio ma ad elevato potenziale di sviluppo – sono scesi solo del 4% rispetto al 2007. Ci sono buone ragioni per credere che, una volta passata la fase recessiva più acuta, proprio da qui ripartirà l’economia mondiale: puntando soprattutto sul nuovo. E’ forse l’esito più augurabile della crisi.

Anche la Cina attrae capitali a rischio. Secondo i dati della Venture Source, una sezione di Dow Jones, solo nella prima metà del 2008 ben 47 venture capital si sono stabilite in Cina creando 63 fondi. Queste compagnie hanno portato su suolo cinese capitali per più di 5 miliardi di dollari, registrando uno strepitoso aumento del +85% rispetto allo stesso periodo del 2007, e hanno investito più di 2 miliardi di dollari in 275 nuove imprese, un aumento del 92.07% rispetto al primo semestre 2007.
Ciò che cambia è la destinazione degli investimenti: i settori in cui si investe, in Cina, non sono tutti innovativi.

Forbes ha identificato undici settori che traineranno l’economia mondiale fuori dalla crisi e che attirano già venture capital. Si parla di clima ma non solo. Su che cosa vale la pena puntare, dunque?

Leggi tutto “Il Venture Capital tira nonostante la crisi”