Piu 17% per le iscrizioni di unito

Sono più di 19 mila i prescritti ai corsi di laurea a numero programmato per l’anno accademico 2010/2011, per i quali lo studente dovrà sostenere un test di accesso.Un incremento del 17% rispetto ai dati definitivi dell’anno scorso che confermano, per l’Università di Torino, la tendenza positiva degli ultimi anni. Un dato di particolare rilievo ai fini del calcolo dei futuri immatricolati se si considera che nell’anno accademico precedente i prescritti ai test di ammissione erano il 35% degli immatricolati effettivi.

Gli aumenti più significativi si sono registrati nei corsi di laurea delle professioni sanitarie delle due Facoltà di Medicina e Chirurgia nonché nel corso di laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria e nei corsi di laurea delle Facoltà di Farmacia e Medicina Veterinaria. Risultano aumenti del 23% per i corsi di laurea delle due Facoltà di Medicina e Chirurgia, del 26% per le Professioni Sanitarie, del 10% per Odontoiatria (con un rapporto domande/posti disponibili di 1 a 22), del 25% per Medicina Veterinaria e del 23% per Farmacia. Continua il trend positivo di crescita per Scienze Motorie, che registra un aumento del 14% e per la Scuola di Biotecnologie ( +15%). In crescita del 5% anche Psicologia, Scienze della Formazione Primaria e Biologia. Inoltre si registra un aumento dei prescritti ai corsi di laurea della Facoltà di Economia con 2.412 domande per il test di solo orientamento.

Prove di super cellulari a Torino

Si testano a Torino i cellulari di quarta generazione

Non se ne accorge nessuno, ma in buona parte di Torino si può navigare in internet con il telefonino (o con la chiavetta) circa dieci volte più veloce del normale. In realtà nessun cellulare può riuscirci, perché si tratta solo di una sperimentazione. Il Telecom Italia Lab, storico centro di ricerca torinese, ha installato 17 antenne in grado di trasmettere il segnale in modalità “Long term evolution”. È la quarta generazione della telefonia mobile.
“Oggi l’utente comune può sfruttare le tecnologie “umts” e “hi-speed”, con chiavette che al massimo possono raggiungere i 14,4 megabit al secondo. Noi invece stiamo lavorando su un sistema di trasmissione che parte da 100 megabit e che siamo già riusciti a spingere fino a 140″, spiega Sandro Dionisi, responsabile del TiLab. I suoi tecnici (30 ingegneri iper-specializzati) stanno testando telefonini, chiavette e antenne sfornate da partner come Alcatel-Lucent, Ericsson, Huawei e Nokia-Siemens. E, spiega Dionisi, “la città di Torino ci consente di fare le prove all’interno di uno scenario urbano”.
E allora via a spargere onde elettromagnetiche per tutta la città, da via Borgaro a corso Valdocco, dal Duomo al Palagiustizia, da corso Marche a piazza Massaua. Niente di nocivo perché, garantisce il direttore, “tutto avviene nel rispetto dei limiti ministeriali”. Solo un piccolo pezzo di futuro che la città vive in anteprima: “Stiamo iniziando – racconta Dionisi – la fase conclusiva della sperimentazione e termineremo entro la prima metà del 2011. Nel frattempo bisognerà aspettare che il Governo assegni le frequenze e che i dispositivi “4G” entrino in commercio. Il mercato sarà pronto verso la seconda metà del 2012″.

Italia che verrà

Cambi al vertice per Torino i 150 dell’Italia

Quando mancano 226 giorni all’avvio ufficiale delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia cambia la macchina organizzativa con il coinvolgimento diretto di alti dirigenti degli enti locali e la Regione che giocherà un ruolo centrale nella comunicazione istituzionale. Nascono anche due cabine di regia politiche con il compito di assicurare l’unità di indirizzo ma, soprattutto, la giunta Cota corregge la filosofia che ispira la mostra sull’«Italia che verrà», Una correzione decisa all’unanimità dal Comitato esecutivo che ha dato anche il via libera alla scelta di un secondo curatore, Riccardo Luna, direttore della rivista Wired, che affiancherà Vittorio Bo nella messa in pratica di «Stazione futuro».

Un progetto fortemente voluto dall’ex presidente della Regione, Mercedes Bresso come laboratorio per «costruire la nuova identità nazionale». L’allora assessore all’Innovazione, Andrea Bairati l’aveva pensato come un percorso che «al di là di inni, ideologie, dialetti e bandiere ci sono temi/problemi comuni che riguardano Nord e Sud, italiani e stranieri. Le celebrazioni dovranno servire a far vedere come staremo insieme nel futuro». Un percorso che avrebbe dovuto far capire come muoversi, vestirsi, curarsi, divertirsi, istruirsi e comunicare nel futuro. Un percorso multiculturale e multinazionale che adesso subirà una profonda revisione.

Toccherà a Luna, dunque, «rafforzare il lavoro di Bo», spiega Vanelli. Il vertice serva anche per dare il via libera al piano di riorganizzazione del comitato con il coinvolgimento operativo di alcuni alti dirigenti dei tre enti locali. Cota, però, si prende la supervisione della comunicazione istituzionale con la nomina del suo capo della segreteria, Beppe Cortese. Del resto è la Regione che sborsa cinque milioni necessari alla promozione. Per assicurare «l’unità di indirizzo del Comitato» nascono due cabine di regia politica composte dagli assessori alla cultura (coordinati da Perone) e allo Sport.

L'accordo per la città della salute

E’ stato firmato questa mattina, presso la Sala Giunta del Palazzo della Regione, il protocollo d’intesa che individua nel quadrante sud-est della città di Torino, che attualmente comprende le strutture ospedaliere Molinette, S. Anna e Regina Margherita e l’area sportiva comunale “Bacigalupo”, l’ambito di localizzazione prioritaria delle attività di assistenza sanitaria, didattica e di ricerca costituenti il primo nucleo della Città della Salute e della Scienza.
Il documento è stato siglato dal presidente della Regione Roberto Cota, il sindaco di Torino Sergio Chiamparino, il rettore dell’Università di Torino Ezio Pelizzetti, il direttore delle Molinette Giuseppe Galanzino e il direttore amministrativo dell’Azienda Ospedaliera OIRM/S. Anna, Bruno Riccardi.

Sono molto soddisfatto – ha detto il presidente della Regione Cota – la firma di oggi segna l’inizio ufficiale di un percorso che è frutto di una scelta condivisa sulla localizzazione della futura Città della Salute e della Scienza di Torino. Recuperiamo il tempo perso dopo cinque anni di stallo, ci sono tutte le condizioni per realizzare
la Città della Salute a Torino, in un’area facilmente fruibile e raggiungibile da parte dei cittadini e dove sarà possibile insistere su un comprensorio ospedaliero già esistente che è tra i più importanti del Paese.

Riprende, conferma e rilancia – ha sottolineato il sindaco Chiamparino – il disegno originario del 2003 che
individuava proprio quest’area come quella più idonea alla realizzazione della Città della Salute. Il comprensorio
ospedaliero di Torino sud è imprescindibile per la città, ha livelli di qualità e di eccellenza elevati e sorge in
un’area perfettamente strutturata per quanto riguarda la viabilità e i servizi.

È stato ribadito e confermato – ha detto il rettore dell’Università, Ezio Pelizzetti – l’irrinunciabile ruolo
attivo, propositivo e progettuale dell’Università nella definizione di un modello di Città della Salute e della
Scienza caratterizzato da solida interdisciplinarietà e da forte attenzione per gli aspetti della qualità della vita,
della prevenzione, dell’assistenza e cura, della formazione del personale medico e sanitario e della
ricerca avanzata. In questa prospettiva – ha proseguito – è stata da poco approvata la Scuola Superiore di Medicina, prima esperienza di questo tipo in Italia, in linea con la più moderna ed avanzata sperimentazione scientifica. Continua poi l’impegno dell’Ateneo nel rafforzamento degli  incubatori di impresa negli ambiti collegati al settore medico, al fine di differenziare l’attività imprenditoriale ed elevare qualitativamente e
quantitativamente le possibilità occupazionali.

Il protocollo individua come prioritari gli interventi strutturali e di adeguamento alle moderne tecnologie del
patrimonio immobiliare strumentale dello storico distretto ospedaliero Molinette, S. Anna, Regina Margherita e in
particolare la realizzazione di una Torre chirurgica sulla porzione sud-ovest del comprensorio Molinette, la
sopraelevazione di almeno tre piani del C.O.E.S anche per attività di ricerca e la realizzazione della Torre
materno-infantile sul terreno di proprietà del Comune denominato “Bacigalupo”.

Le ulteriori funzioni, non collocabili all’interno del comprensorio ospedaliero, potranno essere dislocate lungo
l’asse di via Nizza, nelle aree collocate a nord e a ovest del comprensorio Lingotto e nelle porzioni ancora
disponibili degli ex Mercati Generali e delle ex Dogane, e collegate tra loro e con il polo ospedaliero dalla linea 1
della metropolitana. All’Agenzia Regionale per i Servizi Sanitari (ARESS) viene affidato il compito di redigere, in collaborazione con i soggetti firmatari del protocollo, il Master Plan della rifunzionalizzazione e riorganizzazione del comprensorio ospedaliero e di formulare le prime ipotesi di utilizzo delle aree di espansione delle attività della Città della Salute.

Da Candiolo nuovi scenari nella diagnosi, nella prevenzione e nella terapia dei tumori

Via Repubblica

Si chiama Semaforina E3, in parole povere è “il segnale verde” che dà il via libera alla separazione e alla moltiplicazione delle cellule di alcuni tumori, innescando le metastasi. Quando si troverà il modo per spegnere questa molecola – ci vorranno tempi che nessuno è ancora in grado di prevedere – si riuscirà a bloccare la diffusione di certi di tipi di cancro, quelli al colon retto e i melanomi. “Sarà come revocare il via libera”. Per altre famiglie di tumori – alla mammella, oltre che al colon retto – sarà possibile mirare geneticamente e personalizzare le cure, predeterminando su quali malati potrà essere efficace il farmaco di ultimissima generazione Everolimus, già utilizzato per i carcinomi al rene, senza bisogno di somministrarlo alla totalità dei pazienti, compresi quelli per cui sarebbe inutile.

Sono state scoperti e studiati nei laboratori di Candiolo – dai nomi di punta dell’Istituto per la ricerca e la cura sul cancro e dai loro staff, in raccordo con colleghi stranieri – due nuovi prototipi di “armi” antitumorali sui quali si conta per fare ulteriori passi in avanti in diagnosi, prognosi, terapie. Gli scenari e le prospettive positive che si aprono, dal cuore del Piemonte, hanno trovato spazio e risalto sulla rivista americana Journal of clinical investigation, una vetrina internazionale per studi e progetti e una patente di prestigio e assoluta serietà.

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Telethon investe in Piemonte

Assegnati dalla Commissione medico scientifica internazionale i fondi 2010 per le malattie genetiche: tre i laboratori piemontesi che hanno meritato un finanziamento, per un totale di 715 mila euro.Dopo la valutazione da parte della Commissione medico scientifica della Fondazione, infatti, quattro gruppi di ricerca piemontesi impegnati nella lotta alle malattie genetiche hanno meritato un finanziamento. Salgono così a 9,1 milioni di euro i fondi totali stanziati ad oggi da Telethon in Piemonte.

Massimo Santoro dell’Università di Torino, al suo primo finanziamento Telethon, si concentrerà su una rara forma di cecità progressiva di origine genetica, la distrofia del cristallino di Schnyder, caratterizzata dall’accumulo di colesterolo e fosfolipidi nella cornea e, in qualche caso, dalla concomitanza di gravi problemi cardiovascolari.

Rimandato l'inizio delle lezioni di Unito

Il Senato Accademico dell’Università di Torino ha deliberato all’unanimità di rimandare dimostrativamente l’inizio delle lezioni dal 20 settembre al 1 ottobre e di utilizzare quei giorni per organizzare momenti pubblici di mobilitazione e di sensibilizzazione della società civile, del territorio, delle istituzioni e delle autorità locali sui problemi dell’Università.
Il Senato Accademico dell’Università di Torino è convinto che tale iniziativa assuma in questo momento i tratti di
un’azione ispirata ad alti valori civili e sociali ed a un profondissimo senso di responsabilità per il futuro del
Paese, valori che debbono essere accuratamente illustrati al fine di essere trasmessi e condivisi dall’intera opinione pubblica.

Le lezioni del Poli a casa degli studenti

Via Lastampa.it

Stop a levatacce e alle corse in auto per arrivare in aula in tempo. Da settembre le lezioni del Politecnico si scaricano sull’iPad o direttamente sul telefonino. Il progetto ha due versioni. Una a pagamento, il «Poli@home» (600 euro oltre alla tassa annuale), uguale per tutti gli studenti del primo anno. E l’altra che costa quanto un’iscrizione normale ed è più articolata, solo per la sede di Verrès. La convenzione, decennale, è stata firmata ieri tra Politecnico di Torino, Università e Regione della Valle d’Aosta . Gli allievi della Vallèe, registrandosi nella sede torinese, potranno seguire le lezioni online e avranno a disposizione le istruzioni per esercitazioni e laboratori. Non dovranno spostarsi nemmeno per gli esami che si terranno a Verrès con i docenti di Torino.

La novità funziona così: ogni studente segue i corsi in contemporanea ai compagni piemontesi oppure in differita quando viene più comodo, anche in treno. L’importante è avere a portata di mano un palmare e una buona connessione internet. Ma la vera differenza rispetto al «Poli@home» la fanno le ore di laboratorio e di esercizi pratici che si possono effettuare in loco con un tutore. L’insegnante non sarà necessariamente un docente universitario. Il Politecnico vuole attingere anche ai professori degli istituti superiori della Valle: un ulteriore risparmio sui costi della mobilità che in tempi di magra non guasta.

Per una nuova classe dirigente a Torino

Un incontro il 27 luglio

L’Associazione Culturale Nessuno organizza un incontro dal titolo: “Crisi e rinnovamento delle classi dirigenti, generazioni a confronto” il giorno martedì 27 luglio ore 21 presso la  Casa del Quartiere di San Salvario, Via Morgari 14, Torino. La serata vuole essere un  momento di confronto fra tutti i partecipanti  su un tema centrale del dibattito nel nostro paese e nella città di Torino.

Ne discuteranno Cristopher Cepernich, docente  Sociologia della Comunicazione  all’Università di Torino , Juan Carlos De Martin Fondatore del Centro Nexa del Politecnico, Roberto Montà, Assessore alla Cultura e Politiche Sociali e Bilancio del Comune di Grugliasco,  Giancarlo Quagliotti,  Coordinatore della Segreteria Partito Democratico di  Torino,  Mark Vanderbeeken,  fondatore di Experientia ed esperto di innovazione. Modera  Gianluca Gobbi, caporedattore di Radio Flash Popolare Network.

Il sogno di una Torino diversa

Via Vittorio Pasteris

Sono passati troppo in fretta i giorni di Esof. Torino si è riempita di Scienza. I guru del settore erano nella cittadella un po’ fortificata del Lingotto, ma tutta la città era pervasa di appuntamenti, eventi, racconti. Qualcosa di molto diverso dal sogno olimpico: piovuto, enfatizzato, e poi oramai dimenticato.

La Torino della Scienza è della tecnologia è un presente e un futuro importante con cui si sono confrontati gli ospiti stranieri e di cui i torinesi devono essere fieri e partecipi. Per un forum della scienza a tempo pieno e continuo.

Per la cronaca ci si rivede ad esof 2012 a Dublino