La nuova casa di I3P

Martedì 28 maggio alle ore 11 si inaugura la nuova sede di I3P, l'incubatore delle imprese innovative del Politecnico di Torino.
Contemporaneamente è stato lanciato il nuovo sito dell'incubatore .

Per seguire l’evento su Agorà Live

La nuova sede dell’Incubatore, situata nel cuore della Cittadella Politecnica, sarà il luogo di incontro tra giovani, ricerca e impresa. Il progetto di recupero e restauro di parte delle ex-Officine OGR si è reso possibile grazie al finanziamento della Fondazione CRT. Uno dei simboli della Torino industriale del ‘900 diventa quindi l’emblema di una crescita imprenditoriale che punta su ricerca, innovazione e tecnologia.

 

Intervengono:
Giovanni Ferrero, Vice Presidente Fondazione CRT
Vincenzo Pozzolo, Presidente I3P
Francesco Profumo, Rettore del Politecnico di Torino

Il Polo del Venture Capital

Il Polo è composto da 11 fondi che coprono tutti i segmenti del mercato del Venture Capital: dall’angel investing all’early stage, fino al late stage. I fondi rappresentano complessivamente risorse finanziarie per oltre un miliardo di euro.

I partner
Nato sotto la regia della Fondazione Torino Wireless e con la collaborazione di Finpiemonte e del Politecnico di Torino, il Polo è costituito da

sei fondi italiani:

  • Piemontech
  • Innogest Capital
  • Club degli Investitori
  • Strategia Italia
  • Eporgen Venture
  • Principia Fund

 

e da cinque fondi internazionali:

  •   TLCom Capital
  •   Doughty Hanson &co Technology Limited
  •   Intel Capital
  •   360 Capital Partner
  •   Jupiter Venture

Perchè un polo
Il Polo del Venture Capital si basa sulla caratteristica cooperativa degli operatori del Venture Capital, spesso più interessati a coinvestire che a competere su singole opportunità. Inoltre, nel contesto italiano attuale, in cui venture capital e crescita di imprese innovative sono fenomeni da sviluppare, far sistema attraverso un Polo è premiante rispetto a dinamiche concorrenziali tra gli operatori del venture.
 
Un unico spazio condiviso
Di grande valore strategico l’ubicazione della sede del Polo del Venture Capital all’interno dell’incubatore I3P, nei locali della Cittadella Politecnica, dove la finanza può quindi entrare in contatto anche fisicamente con l’innovazione.

Riferimenti e contatti
Polo del Venture Capital
Indirizzo: Via Pier Carlo Boggio 61, Torino
Telefono: +39 011 1950 1401
e-Mail: [email protected] [email protected]

Tre regioni per l'innovazione

Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna hanno stretto un accordo di collaborazione per la ricerca e il trasferimento tecnologico. Gli obiettivi sono molteplici: aumentare la competitività delle imprese, attirare investimenti dall'estero e presentare progetti qualificati in risposta ai bandi del VII Programma Quadro dell'Unione Europea 2007-2013, che stanzia 50.521 milioni di euro.
L'accordo, firmato il 14 maggio, è di durata triennale e prevede la realizzazione di politiche condivise per lo sviluppo di un'economia fondata su conoscenza, innovazione e qualità. L'idea di fondo, in linea con le indicazioni europee, è quella di promuovere la ricerca industriale attraverso reti di strutture – realizzate assieme a università, enti di ricerca e imprese – accreditate e certificate dalle Regioni sulla base di specifici requisiti.

Il Ministro dello Sviluppo Economico, Pier Luigi Bersani, ha evidenziato come tale accordo rappresenti "un contributo di grande rilievo per lo sviluppo di politiche pubbliche a sostegno dei processi di trasformazione che stanno investendo il sistema produttivo italiano".

In Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna vive oltre il 30% della popolazione italiana ed è concentrato il 62,7% dell'attività di ricerca privata in Italia ed il 51,6% dell'occupazione manifatturiera nel settore della media e alta tecnologia.

Open Source nell’Università

Il 6 giugno 2007 nella Sala Principi d’Acaja del Rettorato dalle 9 alle 12,30 si terrà il convegno “Open Source nell’Università. Software libero per studiare, insegnare e fare ricerca. Il convegno, che è rivolto a docenti, studenti e personale dell’università, è organizzato dal LIASES e dal CISI.

Il programma della giornata

8.30 Registrazione
9.00 prima Sessione;  Presiede Giulio Diale
9.10 Giovanni Ferrero: Promuovere il software libero all’Università
9.30 Sergio Margarita:  Come avvicinarsi all’Open Source
10.00 Manuela Pegoraro:  L’Open Source per l’e-learning nell’università
10.20 Claudio Gheller: Le risorse Open Source per la ricerca e la didattica in ambito scientifico
10.40 Coffee break
11.00 seconda a sessione; Presiede Giulio Lughi
11.10 Bruno Boniolo: Le risorse Open Source per la ricerca e la didattica in ambito umanistico
11.30 Cristina Spadaro:  Progetto Open ECDL Unito: sperimentazione e sviluppi futuri
11.50 Luciano Paccagnella:  Software libero e fondamenti etici della ricerca scientifica
12.10 Discussione
12.30 Chiusura dei lavori

Premio Start-Up dell'Anno: sette finaliste in gara

Tra le 23 imprese in gara, la Giuria ne ha selezionate sette: le start-up finaliste presentano un fatturato complessivo di 14 milioni di euro, 180 dipendenti, e hanno in comune l’aver ricevuto un primo round di finanziamento prevalentemente pubblico, o in alcuni casi legato ad un business angel o ad un fondo di angel investment, come Piemontech.

Il premio
Start Up dell’anno è il premio per giovani imprese innovative nate ed ospitate presso le Università e gli Incubatori Italiani; in particolare, la competizione 2007 riguarda imprese nate tra il 2000 e il 2003.
Il Premio Start Up Nazionale è promosso da PNI Cube, L’Associazione italiana degli Incubatori Universitari e delle Business Plan Competition, che ad oggi riunisce 23 Atenei italiani.

Obiettivi
Obiettivo del premio è dare visibilità alle imprese che nei primi anni di vita hanno raggiunto i migliori risultati, riconoscendone quindi le migliori performance e le più promettenti prospettive per il futuro. Una ricaduta importante è anche il monitoraggio dei risultati ottenuti con le azioni di business plan competition e di incubazione svolte dai soci di PNI Cube.

I numeri
Complessivamente sono oltre 320 le imprese nate con il supporto degli incubatori e delle università italiane partner, ma tra queste per il premio 2007 ha monitorato unicamente le start-up nate tra il 2000 e il 2003, così da valutare imprese con almeno 3-4 anni di attività.

La Premiazione
La premiazione si svolgerà la sera del 29 Maggio, in occasione del secondo Workshop nazionale organizzato dall’Associazione. Sarà Luciano Modica, Sottosegretario del Ministero dell’Università e Ricerca, ad annunciare e premiare la start-up vincitrice.

LE START-UP FINALISTE
WITECH: Spin-off Università di Pisa
Settore: ICT – Wireless
TRE Tele-Rilevamento Europa: Spin-off Politecnico di Milano
Settore: ICT – ambiente
TRANSACTIVA: Ricercatori Univerisità di Udine
Settore: biotech
TECHIMP: Spin-off Università di Bologna
Settore: servizi, elettronica
SEAC 02: I3P: Incubatore Politecnico di Torino
Settore: ICT
NEPTUNY: Politecnico di Milano
Settore: ICT
CASPERTECH: I3P – Incubatore Politecnico di Torino
Settore: ICT

La giuria
La Giuria, composta da rappresentanti di operatori di fondi internazionali, ricalca la composizione del Polo del Venture Capital recentemente insediatosi presso I3P, l’Incubatore del Politecnico di Torino. Il Polo raggruppa undici fondi – molti dei quali provenienti dalla piazza di Londra – che complessivamente rappresentano risorse finanziarie gestite per circa un miliardo di euro.

La valutazione
Il processo di selezione e valutazione delle aziende è effettuato sulla base di parametri di: innovazione (misurata da indici come il contenuto di novità, il grado tecnologico di innovazione, il tempo di vantaggio competitivo, la generazione e il dominio della tecnologia); impatto significativo di prodotti e applicazioni (il rivolgersi cioè ad un mercato non di nicchia); caratteristiche imprenditoriali (ovvero un team adeguato); alto potenziale di crescita in termini di business (sulla base dell’analisi di grandezze quali fatturato, numero addetti, margine operativo).

I Premi
La vincitrice accede di diritto all’European Venture Contest rivolta a imprese technology based ad alto potenziale di sviluppo, che ogni anno si svolge nei principali paesi europei. Anche quest’anno l’unica tappa italiana si svolgerà a Torino l’11 e il 12 ottobre 2007 e sarà organizzata dalla Fondazione Torino Wireless. La partecipazione alla competizione dà l’opportunità alle imprese di accedere a un vasto network di importanti investitori e partner finanziari e industriali internazionali e la possibilità di avvalersi del loro supporto attraverso incontri individuali.
L’Associazione PNI Cube mette inoltre a disposizione della prima classificata una borsa di ricerca del valore di 10.000 Euro.

Autori in digitale

Come si pone l’industria creativa e la società civile italiana di fronte alle potenzialità offerte dai media digitali? Quali rischi e quali opportunità hanno di fronte i creativi ed i consumatori italiani nei confronti dello sviluppo di questo nuovo sistema dei media, caratterizzato dall’utilizzo pervasivo delle reti telematiche ed in particolare di Internet? Ed ancora, come si modificano i ruoli dell’autore, dell’editore e dell’utente nel mondo dei digital media?
Questi sono solo alcuni degli interrogativi che TOP-IX vuole affrontare durante la giornata di studio Autori in Digitale, organizzata per il 28 maggio in collaborazione con il gruppo dmin.it. in cui verranno discussi gli aspetti economici, giuridici e tecnologici legati allo sviluppo dei media digitali ed in particolare sarà data voce ad autori, editori, produttori e consumatori sperando che questo dibattito arricchisca la discussione su una tematica sempre più centrale non solo per l’industria della creatività ma per tutti noi.

Parteciperanno alla giornata autori, esperti ed addetti ai lavori del mondo dei media digitali, altra cui: Leonardo Chiariglione (inventore dello standard MPEG e coordinatore dmin.it), Kai Zen (esnemble narrativo), Dj Pony (musicista), Luca Pastore (video maker), Giuseppe Granieri (saggista e blogger), Enzo Mazza (FIMI), Stefano Senardi (Nunflower), Giordano Sangiorgi (Audiocoop), Juan Carlos De Martin (Politecnico di Torino e Creative Commons), Roberta Enni e Andrea Fabiano (RAI), Alessandro Capuzzello (Mediaset).

I lavori della giornata saranno trasmessi in streaming sul sito aid.top-ix.org dove sarà possibile interagire via chat con i realtori.

Tutte le informazioni sono disponibili sul sito web di Autori in Digitale aid.top-ix.org

A Lastampa.it videochat con i guru della rete

Doppia videochat programmata a Lastampa.it con i protagonisti della tecnologia

Lunedì 28 maggio nel corso del dibattito Autori in digitale: quali prospettive per l’industria creativa in Italia? organizzato a Torino da Topix, terremo una videochat intorno alle 17. Tra gli ospiti l’inventore degli Mp3 fautore del Drm Leonardo Chiariglione, il discografico indipendente Stefano Senardi e l’autore blogger Giuseppe Granieri.
Partecipate qui mandando le vostre domande.

Giovedì 31 maggio alle ore 15.00, Raoul Chiesa, ethical hacker “anziano” nella comunità digitale italiana, esperto di sicurezza informatica, docente, autore di libri e articoli, sarà ospite di una videochat con i lettori di Lastampa.it.
Partecipate qui mandando le vostre domande.

Innovazione raccontata dai protagonisti

ICT per un nuovo Made in Italy Conference 2007, è una'occasione per ascoltare i casi di successo che coinvolgono le aziende più dinamiche in alcuni settori appartenenti alle filiere più innovative del Made in Italy, scoprire le aree di applicazione più innovative in cui l'ICT costituisce un fattore di trasformazione del business e individuare i settori innovativi del Made in Italy che fungono da traino all'internazionalizzazione dell'industria ICT.Il programma della conferenza sarà arricchito dagli interventi di prestigiosi keynote speaker, tra cui:

  • Giorgio De Michelis, Direttore del Dipartimento di informatica, Sistemistica e Comunicazione,
  • Università di Milano – Bicocca
  • Alfonso Fuggetta, Amministratore Delegato e Direttore Scientifico, Cefriel
  • Roberto Masiero, President IDC EMEA & WW Conferences

Il convegno ospiterà inoltre i leader del Made in Italy, che presenteranno la propria esperienza. Tra questi:

  • Ernesto Gismondi, Presidente, Artemide
  • Carmine Carella, Chief Executive Officer, Cobra Automotive Technologies
  • Giuseppe Camileri, Assessore, Comune di Canelli- Asti
  • Silvio Corrias, Innovation & Technology Director, Indesit Company
  • Benito Guerra, Presidente, Robur
  • Giovanni Esposito, R&D Executive Vice President, Same

Torino capitale del futuro

ANDREA DE BORTOLI ISABELLA SUSA di AGORÀ SCIENZA via Lastampa.it

Nel 2010 ospiterà Euroscience Open Forum, meeting su ricerca e innovazione. Come è stata battuta la concorrenza di “pesi massimi” come Parigi, Copenhagen e Breslavia

Euroscience Open Forum (ESOF), il più grande forum europeo dedicato alla ricerca scientifica e all’innovazione, poserà le vele in Italia e precisamente a Torino nel 2010.

Ad organizzare il meeting, a cadenza biennale, è Euroscience, l’associazione diffusa in 40 Paesi, fondata nel 1997 e aperta alla partecipazione di ricercatori, policy-makers, giornalisti, insegnanti, studenti di dottorato e, in generale, ad ogni cittadino interessato a scienza, tecnologia e alla loro relazione con la società.

L’idea del forum, sul modello degli incontri organizzati annualmente negli Usa dall’analoga associazione d’oltreoceano, la American Association for the Advancement of Science (AAAS), è nata – spiega il suo ideatore, Carl J. Sundberg, professore al Karolinska Institutet di Stoccolma – «dalla mancanza di un luogo di incontro per discutere in modo allargato del ruolo della scienza per la società europea».

ESOF è costituito da una conferenza scientifica interdisciplinare (dedicata a temi che spaziano dalle scienze sperimentali alle scienze umane e sociali), con lo scopo di presentare e discutere le frontiere della ricerca scientifica europea e il suo impatto sulla società, e da un programma di eventi di diffusione della scienza (l’«outreach program») che coinvolge l’intera città ospite. Il primo ESOF si è svolto nel 2004 a Stoccolma, con quasi 2 mila partecipanti, nel 2006 il forum ha avuto luogo a Monaco e ora si progetta la prossima edizione che si terrà a Barcellona nel 2008 e per la quale si punta a 5 mila partecipanti. La città è stata proclamata per tutto il 2008 «Città europea della scienza» e molte manifestazioni per il grande pubblico avranno luogo in concomitanza con il forum.

Perché Torino dopo Barcellona? Secondo Peter Tindemns, presidente del comitato selezionatore, «tutte e quattro le città candidate – Parigi, Copenhagen, Breslavia e Torino – hanno presentato proposte convincenti per ospitare il meeting e tuttavia Torino ha convinto il comitato che i suoi programmi garantiranno le maggiori opportunità per allargare a tutta l’Europa il dialogo tra i cittadini e la comunità della ricerca».

Torino ha una grande tradizione nella produzione di conoscenza scientifica, sia a livello pubblico sia privato, e nella diffusione del sapere. Una città-laboratorio pronta ad accettare sfide culturali, sociali e scientifiche. E’ da questo identikit che è stata costruita dai promotori – Agorà Scienza (Università di Torino), CentroScienza Onlus e Compagnia di San Paolo – la proposta di Torino per ESOF 2010. Tra le idee più innovative, spicca certamente Web ESOF. E’ una piattaforma digitale per offrire a tutto il mondo, ma soprattutto ai Paesi in via di sviluppo, la possibilità di poter partecipare attivamente alle conferenze e ai dibattiti. Le tecnologie dell’informazione, che spesso rischiano di dividere, sono così al servizio del maggior numero di persone possibili.

In questa direzione l’«outreach programme» sarà sviluppato in collaborazione con i principali «Science Center» europei, ma non solo. Anche il Nord Africa, il Medio Oriente e il Sud America saranno rappresentati. Ampio spazio sarà poi dedicato alle giovani generazioni, alla possibilità di riscoprire nell’attività del ricercatore una professione affascinante e appassionante.

La prestigiosa assegnazione dell’evento rappresenta un’occasione da non perdere per dare slancio e visibilità internazionale alla ricerca scientifica italiana. E’ vero che siamo il Paese con il minor numero di ricercatori e che spendiamo poco in percentuale sul Pil in ricerca e sviluppo, ma è anche vero i nostri ricercatori sono tra i più produttivi e per questo tra i più appetibili nel mondo. ESOF diventa quindi un’opportunità per rilanciare tra le istituzioni politiche, i media e l’opinione pubblica europea il ruolo dell’Italia nella ricerca scientifica e tecnologica.

Ci vorranno ancora tempo e molto lavoro, perché ESOF diventi parte integrante del panorama scientifico europeo, ma l’evento – come dichiara Sundberg – «costituisce la più grande piattaforma di scambio indipendente tra scienziati e policy makers e ha grande risonanza mediatica. Speriamo inoltre che possa portare ad un maggiore interesse dei cittadini per l’Europa della conoscenza, aiutando a risolvere problemi di fondamentale importanza, ad esempio negli ambiti-chiave della salute, del clima e anche dell’energia».