41st IUPAC World Chemistry Congress

E' partito a Torino al Lingotto dal 5 all'11 agosto 2007 il più importante evento mondiale per i chimici:  il 41o Congresso IUPAC Mondiale della Chimica. Il Congresso è organizzato da: International Union of Pure and Applied Chemistry (IUPAC), Consiglio Nazionale delle ricerche , Società Chimica Italiana, Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica, Università degli Studi di Torino, Politecnico di Torino , Università degli Studi del Piemonte Orientale
Il sito del Congresso

A Torino 1400 chimici da tutto il mondo

da Lastampa.it

Non solo provette. I chimici sanno anche essere dei grandi divulgatori come ha dimostrato ieri pomeriggio Roald Hoffmann, Nobel 1981, che con un intervento su scienza e etica ha inaugurato all’Auditorium del Lingotto il quarantunesimo congresso dell’Iupac, l’Unione internazionale di chimica pura e applicata, al quale partecipano, fino a venerdì prossimo, 5 mila persone. Ma Hoffman, che è anche poeta e drammaturgo, non s’è limitato all’intervento perché, sempre all’Auditorium, è stata rappresentata per la prima volta la sua ultima pièce «Should’ve» (Traduzione italiana «Se si può, si deve?» Di Renzo Editore, Roma). Un altro grande momento del 41° Iupac, al quale partecipano, oltre a Hoffmann, altri due premi Nobel come Robert Huber e Kurt Wüthrich, sarà domani alla Galleria d’Arte Moderna quando verrà ricordato il torinese Primo Levi con una serata dal titolo «Primo Levi Scrittore e Chimico». Primo Levi è universalmente conosciuto per i suoi libri e appartiene alla ristretta cerchia di scrittori annoverati tra i grandi del secolo scorso. La sua vita e la sua personalità sono state profondamente segnate dal suo essere un chimico, un ebreo ed un torinese.

Così allo Iupac, considerato anche che il 2007 coincide con il ventesimo anniversario della sua morte, è parso doveroso ricordare Primo Levi con un incontro pensato per sottolineare gli stretti legami tra il chimico e lo scrittore. In una lunga intervista allo scrittore Philip Roth, Levi disse: «Mi ritrovo più ricco di altri colleghi scrittori perché per me termini come “chiaro”, “scuro”, “pesante”, “leggero”, “azzurro”, hanno una gamma di significati più estesa e più concreta. Per me l’azzurro non è soltanto quello del cielo, ho cinque o sei azzurri a disposizione… Voglio dire che ho avuto per le mani dei materiali di uso non corrente, con proprietà fuori dall’ordinario che hanno servito ad ampliare in senso tecnico il mio linguaggio. Quindi dispongo di un inventario di materie prime, di “tessere” per scrivere, un po’ più vasto di quello che possiede chi non ha una formazione tecnica. In più ho sviluppato l’abitudine a scrivere compatto, a evitare il superfluo. La precisione e la concisione, che a quanto mi dicono sono il mio modo di scrivere, mi sono venute dal mio mestiere di chimico».

Primo Levi, il ricordo alla Gam
La serata della Gam dedicata a Primo Levi si svolgerà in inglese evedrà tre interventi: «Primo Levi Scrittore e Chimico», a cura di Davide Viterbo, docente al Dipartimento di Scienze e Tecnologie Avanzate – Università del Piemonte Orientale di Alessandria; «Lavorare con Primo Levi» a cura di Renato Portesi, collaboratore di Primo Levi presso la Siva Vernici di Settimo Torinese e «Se questo è un uomo, se questa è una fabbrica» di Giovanni Bissaca, un film che racconta Primo Levi e il suo ambiente di lavoro.

A Torino il congresso della chimica

Dal 5 all'11 agosto presso il Centro Conferenze Lingotto di Torino si terrà il  41° Congresso Mondiale IUPAC della Chimica che si terrà a Torino. Tra i 1500 partecipanti al simposio internazionale saranno presenti tre premi Nobel per la chimica:  Roald Hoffmann, Robert Huber,  Kurt Wüthrich. I temi scelti per l'appuntamento di quest'anno sono di grande attualità: la chimica che protegge la salute, l'ambiente naturale e il patrimonio culturale.

Torino 2008 World Design Capital, un anno di eventi, quattro fasi e un Leitmotiv: Flexibility

Torino è stata nominata dall’International Council of Societies of Industrial Design (Icsid) prima capitale mondiale del design nel 2008.

La nomina “World Design Capital” viene assegnata ogni due anni da Icsid a una città del mondo che punti fortemente sul design come fattore di crescita economica, sociale e culturale. Oggi Torino è coinvolta infatti in uno sforzo progettuale volto a rinnovare la propria immagine da città industriale a città europea, che basa il proprio sviluppo sul binomio “innovazione e creatività”, consapevole della propria solida tradizione nell’imprenditorialità e nella progettazione.

Flexibility come Leitmotiv.
La flessibilità sarà il collante concettuale delle diverse iniziative del Calendario di Torino 2008 World Design Capital: le World Design Capital sono città in trasformazione che si avvalgono dello strumento del design per contribuire a ristabilire nuovi equilibri, collaborando a ridisegnare un futuro più sostenibile e condiviso. Cambiano i modi e i tempi del lavoro, gli orari, i rapporti professionali. Molte imprese si trasformano, operano on-demand, ricercano modelli produttivi meno rigidi. Il sistema di circolazione delle informazioni provoca trasformazioni radicali a tutti i livelli sociali. Il commercio esplora nuove vie, scopre nuovi target, sperimenta nuovi mercati. Il sistema-città ingloba e connette tutte le fasi e i soggetti in evoluzione, che con sforzo sempre maggiore cercano soluzioni capaci di tenere il passo con la velocità del cambiamento. La città contemporanea esige dunque risposte flessibili e deve essere capace di rimodellarsi di continuo riscoprendo di volta in volta una nuova capacità di adattamento. La flessibilità è il metodo, il design lo strumento.

Le quattro fasi dell’anno.
Torino 2008 World Design Capital rappresenta una sorprendente occasione di visibilità per il design italiano e una concreta possibilità di sviluppare relazioni nazionali e internazionali. L’anno di attività di Torino 2008 World Design Capital si suddivide in quattro fasi, quattro modi di pensare al design, con l’obiettivo di rivolgersi ad altrettanti target group specifici. Ognuno di questi rappresenta un punto cardinale nel ciclo di vita del design contemporaneo. Ciascuna fase indaga, sviluppa e promuove la relazione tra il design e il tessuto urbano. Il taglio è trasversale e interessa i diversi attori che interagiscono all’interno delle città: i cittadini, le imprese, il mondo della formazione, le istituzioni. I temi delle quattro fasi dell’anno sono così Public Design, Economy and Design, Education and Design, Design Policies.

In corrispondenza di ciascuna delle quattro parti dell’anno vengono allestiti un main event e una main exhibition che si fanno catalizzatori di interesse internazionale e si propongono di rispondere all’obiettivo di lasciare nel territorio un’eredità, ora fisica ora culturale. Il Calendario raccoglie inoltre diverse attività promosse da soggetti terzi, iniziative di rilevanza nazionale e internazionale, suddivise nelle seguenti tipologie: special projects, eventi, mostre, convegni, fiere, school projects.

Una identità visiva “polifonica”.
In linea con il suo Leitmotiv, Torino 2008 World Design Capital affida la realizzazione di ciascuno strumento di comunicazione ad un designer diverso, limitandosi a fornire ai progettisti solo due elementi di base, il logo e il font WDC 2.0, appositamente realizzato ex novo per la manifestazione. Unica condizione: ogni progetto deve essere caratterizzato da uno specifico verde scelto all’interno del più ampio possibile spettro di verdi. Ciascun verde potrà essere utilizzato una volta sola. Questa scelta risponde da un lato alla volontà del Comitato Organizzatore di coinvolgere le comunità locali e nazionali dei designer nel processo creativo della manifestazione, dall’altro a quella di lasciare alla loro professionalità e sensibilità l’individuazione della gamma più ampia possibile di soluzioni creative adatte a ogni specifico contesto progettuale. Il risultato è una identità visiva “polifonica”, in cui ogni singola voce, ogni nuovo strumento di comunicazione, si confronta con ciò che è stato realizzato prima di sé, dando vita ad un sistema aperto e mutevole.

Green is the color.
Torino 2008 World Design Capital ha scelto il verde come suo colore. L’adozione del verde è motivata da ragioni scientifiche e storiche, ma anche da fattori competitivi e da orientamenti attuali. Il verde è il “luogo visivo” verso il quale è più alta la sensibilità umana e, con essa, la capacità di percezione delle differenze. Da questa considerazione scaturisce la volontà di non usare nell’ambito della comunicazione visiva di Torino 2008 un unico verde, determinato da una combinazione precisa di colori, ma un’ampia gamma di verdi, flessibile e mutevole. Ogni designer coinvolto nei contesti progettuali da cui prenderanno forma i vari mezzi di comunicazione avrà la possibilità di scegliere un verde diverso e nuovo ad ogni occasione. “Another green colour” è lo slogan che esprime questo concetto.

Cogliendo questa sfida, la città di Torino è fiera di essere “pioniera” del programma World Design Capital, un titolo che non ha precedenti nella storia e che viene accolto come grande occasione per disegnare nuove vie di sviluppo per il territorio. L’esperienza torinese costituirà il modello di riferimento per le successive nomine e verrà attentamente seguita e osservata dalle città candidate alla prossima competizione per il 2010, perché servirà a tracciare le linee guida per la formulazione delle loro strategie.

La sede del Comitato Organizzatore di Torino 2008 World Design Capital è lo SNOS, il multispazio innovativo tecnologico sorto sugli stabilimenti delle ex Officine Savigliano di Corso Mortara 4 a Torino. Oggi SNOS è acronimo di “Spazi per Nuove Opportunità di Sviluppo” ed è il nome della società nata dalla collaborazione tra Finpiemonte e Impresa Rosso. La tradizione continua, ma aggiornata alle esigenze del nuovo millennio.

Da Torino Italia Vera su Second Life

Riparte da Torino la creazione dell’Italia.

 

Italia vera è la più grande iniziativa virtuale attualmente presente in Second Life. L’ambizioso progetto si articola su 24 sim, terraformate con un programma satellitare, rappresentanti ogni regione italiana dalle Alpi a Pantelleria. A queste è previsto inoltre che si aggiungano altre sim “confederate”.

 

Il progetto è realizzato dal Gruppo Gnosys, azienda torinese focalizzata nel campo della sicurezza informatica. Il centro storico di ogni capoluogo di regione verrà ricreato in 3D sopra all’Italia.

 

Il programma GAP 2007

Grazie al GAP, le PMI ricevono un dettagliato piano di business volto, ad esempio, al lancio di un prodotto sul mercato americano, alla costruzione di una rete di vendita, o anche alla creazione di uno spin-off. Inoltre, le aziende hanno anche la possibilità di apprendere una rigorosa metodologia di crescita aziendale e utilizzare approcci commerciali propri del mercato statunitense, grazie alle approfondite ricerche di mercato e alla partecipazione a fiere e incontri diretti.

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European Venture Contest 2007

A ottobre la competizione per le aziende in cerca di Venture Capital. European Venture Contest è una competizione rivolta a imprese hi-tech ad alto potenziale di sviluppo che sono alla ricerca di investitori e partner industriali. Scadenza registrazioni: 8 settembre.

Anche quest’anno Torino Wireless organizza l’unica tappa italiana di questo tour europeo, che si snoderà fra Torino, Londra, Parigi, Bruxelles, Stoccolma e Barcellona.
La competizione avrà luogo il 18 e 19 ottobre 2007 presso la nuova sede di I3P nella Cittadella Politecnica,  C.so Castelfidardo 30/a.
L'evento sarà strutturato su due giornate:

  • 18 ottobre 2007: Seminario di apertura dedicato ad “Entrepreneurship and Venture Capital” (ingresso con invito)
  • 19 ottobre 2007: svolgimento della competizione vera e propria in cui le aziende prendono parte alle Pitching Session, sedute di selezione e coaching delle proposte di business più innovative a cura di esperti internazionali

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Sette imprese volano negli USA con il GAP

“Senza il Programma GAP non avrei mai aperto una sede negli Stati Uniti”. Alberto dal Poz, Amministratore Delegato della CO.MEC. S.r.l., azienda di componentistica meccanica di precisione, ha partecipato al GAP nel 2005 e con soddisfazione può affermare di aver internazionalizzato il proprio business, addirittura aprendo a febbraio 2007 la CO.MEC. USA, Inc. con sede a Brighton, a due passi da Detroit nel Michigan. Si tratta di un ufficio commerciale che secondo un articolato piano di sviluppo elaborato durante il GAP evolverà anche in sito produttivo su diverse linee di produzione, a sei, 12 e 18 mesi.

“CO.MEC. ha sviluppato nel corso degli anni una tecnologia di produzione meccanica molto particolare e innovativa, tecnologia che negli USA non è facilmente reperibile – aggiunge Dal Poz. Il Global Access Program è stato la spinta decisiva, la conferma che cercavo per fare il passo oltreoceano. Grazie a GAP ho avuto importanti riscontri sul mercato potenziale per questa tecnologia, sul contesto competitivo e, non ultimo, ho rafforzato
il Network negli Stati Uniti”.

Forti di questa esperienza e con la speranza di emularla, Bosco Italia, Dott. Gallina, Gozzo Impianti, Sabelt, SDProget, Sepa e Tauring sono in partenza per Los Angeles dove, grazie al GAP, il management sarà affiancato da un gruppo di professionisti per sviluppare una strategia internazionale, articolata in un business plan e giudicata da un comitato di valutazione di Venture Capitalist internazionali.

Durante i sei mesi di programma, le PMI piemontesi diventano il caso concreto di studio degli studenti del Fully Employed Master in Business Administration (FEMBA) dell’Anderson School of Management della University of California (UCLA).
Ciascuna PMI è analizzata da un team che lavora per eseguire ricerche di mercato, studi di settore ed in particolare sulla competitività dei concorrenti, fino allo sviluppo del business
plan per l’impresa. Ogni PMI è seguita inoltre da un “mentor” – uno studente italiano laureato in ingegneria gestionale e con un master di secondo livello o un Ph.D. selezionato da Torino Wireless e dall’Istituto Superiore Mario Boella – che frequenta il corso di MBA con il compito di supportare il management dell’azienda e facilitare l’interazione tra le diverse culture.

Grazie al GAP, le PMI ricevono un dettagliato piano di business volto, ad esempio, al lancio di un prodotto sul mercato americano, alla costruzione di una rete di vendita, o anche alla creazione di uno spin-off. Inoltre, le aziende hanno anche la possibilità di apprendere una rigorosa metodologia di crescita aziendale e utilizzare approcci commerciali propri del
mercato statunitense, grazie alle approfondite ricerche di mercato e alla partecipazione a fiere e incontri diretti.

Il GAP è stato premiato dal Financial Times come il miglior Programma Imprenditoriale in business school per quattro anni consecutivi: dal 2002 al 2005. Il valore della partecipazione di una singola azienda, pari a € 45.000, è coperto da Torino Wireless e dagli altri partner del Progetto: la Camera di commercio di Torino, l’Associazione Piccole e Medie Imprese Torino, l’Unione Industriale di Torino, le Aziende Meccaniche Meccatroniche Associate (AMMA). Anche il Centro Estero per l’Internazionalizzazione Piemontese (CEIP) è coinvolto nel programma con un ruolo di supporto per la messa in pratica del piano. Il costo degli “studenti italiani” è affrontato invece dall’Istituto Superiore Mario Boella.

Il Progetto GAP si inserisce, inoltre, nell’ambito delle attività di internazionalizzazione del sistema Piemonte del Progetto THINK UP, promosso dalla Camera di commercio di Torino in collaborazione con la Regione Piemonte. Per dare seguito al Programma e massimizzarne l’efficacia, la Fondazione Torino Wireless ha predisposto, a partire dal 2006, un’attività di supporto alle imprese nell’esecuzione del piano e un intenso lavoro di networking per mantenere i contatti fra le imprese e delle imprese con la Anderson School e il suo network. Questo si concretizza nel GAP Club, una extended business family, ovvero un gruppo di imprenditori che condivide esperienze e soprattutto business.

Periodicamente gli imprenditori prendono parte a incontri informali, attraverso i
quali possono aggiornarsi sullo stato di avanzamento delle attività e sulle nuove proposte, oltre a entrare in contatto con le altre aziende del Club per eventuali collaborazioni.
Inoltre, a partire dal mese di maggio, gli imprenditori selezionati per il GAP hanno iniziato a frequentare i seminari di approfondimento su tematiche di technology management
e product innovation, sviluppo di business plan, fondamenti di industry analysis e market assessment, accounting and finance.
I corsi sono organizzati da Torino Wireless, ISMB, Politecnico di Torino, Camera di commercio di Torino, Centro Estero per l’Internazionalizzazione Piemontese (CEIP), Consorzio Piemontese di formazione per il commercio estero e dalla Anderson School con l’obiettivo di preparare gli imprenditori al programma e massimizzarne così l’efficacia.
Inoltre, per agevolare gli imprenditori nel dialogo in primo luogo con il team e quindi con venture capital, potenziali clienti o partner, è previsto un percorso formativo linguistico,
articolato in 4 giornate, che prevede momenti di public speaking, effective presentation, e negotiation con focus specifico sulle caratteristiche peculiari che la comunicazione
deve avere per essere efficace con un partner americano.

LE AZIENDE PARTECIPANTI AL GAP 2007
Bosco Italia
Società per azioni che opera da 30 anni nel settore del controllo del rumore, progettando e realizzando prodotti e servizi sui mercati dell’acustica per l’industria, l’acustica per infrastrutture e l’acustica civile.

Dott. Gallina
Fondata nel 1960, l’Industria Materie Plastiche dott. Gallina Srl è attiva nella produzione di prodotti termoplastici, estrusi e coestrusi di alta qualità per il settore edile, automobilistico e industriale, dove è in grado di soddisfare le specifiche più severe.

Gozzo Impianti
L’azienda si caratterizza per una struttura tecnico organizzativa completa e all’avanguardia, che le permette di proporsi come general contractor per gli impianti e le opere di finitura in qualunque tipo di edificio, seguendo il cliente dalla progettazione alla costruzione al collaudo.

Sabelt
L’azienda opera dal 1972 nel settore dell’automobilismo e in generale del racing come marchio leader nel mondo nello studio, nello sviluppo e nella produzione di cinture di sicurezza da competizione. Un’esperienza tecnica portata avanti grazie al proprio sofisticato laboratorio, che ha permesso a Sabelt di conquistare il mercato europeo delle cinture di sicurezza per seggiolini per bambini.

SDProget
SDProget Industrial Software è azienda leader nella produzione di software specialistico per il settore elettrotecnico, con prodotti dedicati alla progettazione elettrica che soddisfano tecnicamente i settori dell’automazione industriale, del cablaggio e dell’impiantistica elettrica.

Sepa
Fondata nel 1976, Sepa S.p.A. progetta e realizza sistemi elettronici di controllo e monitoraggio per applicazioni ferroviarie, civili e aerospaziali. Grazie a ingenti investimenti in R&S ha creato una gamma di sensori che trovano applicazioni nel rilevamento qualità aria, rilevamento radioattività, rilevamento satellitare deformazioni del territorio e delle
infrastrutture civili. Sepa partecipa ai principali progetti europei legati alla realizzazione del Sistema Satellitare Galileo.

Tauring
L’azienda è attiva nel settore delle macchine per la carpenteria, dove progetta e costruisce macchine per la curvatura in automatico di qualsiasi tipo di tubo o profilato in
tridimensionale, sia esso in alluminio, ferro o ottone. La gamma di curvatrici Tauring comprende macchine per grossa carpenteria e calandre per lamiera.

Un centro multimediale per la storia dell'industria

Piemonte, Liguria e Valle ‘Aosta possono contare sulla presenza di una struttura permanente che valorizzi e promuova il patrimonio e la memoria delle industrie del loro territorio. Merito del CSI-Piemonte, il cui Consiglio di Amministrazione ha approvato la costituzione del Centro multimediale on line di Storia e Cultura dell’Industria: il Nord-Ovest dal 1850.

Il Centro nasce dal successo del progetto di Storia e Cultura dell’Industria (www.storiaindustria.it), ideato dal Prof. Luciano Gallino e realizzato dal CSI per offrire a scuole e università percorsi formativi liberamente fruibili sul Web, con l’obiettivo di utilizzare strumenti informatici per favorire lo scambio di conoscenze e la produzione di nuovo sapere.

A distanza di tre anni dal lancio, le pagine pubblicate sul sito sono quasi 1800, con oltre 2500 documenti fruibili (fotografie, filmati, manifesti, atti aziendali, articoli e saggi storiografici), e 1130 link a percorsi on line. Oltre 54.000 gli accessi nel solo mese di giugno.

In questa prospettiva, significative e prestigiose sono le collaborazioni con Archivi, Fondazioni ed Enti che hanno deciso di condividere il proprio patrimonio documentale. Come l’Archivio Storico Fiat, quello della Olivetti e della Città di Torino, la Fondazione Ansaldo, il Centro di Documentazione della Camera del Lavoro di Biella (DocBi), la Fondazione Esperienze di Cultura Metropolitana (Città di Settimo Torinese). Al progetto aderiscono anche molte aziende sensibili a una moderna cultura d’impresa, dal settore
aerospaziale a quello chimico e tessile.

Aperto al dialogo con soggetti pubblici e privati delle tre regioni interessate, il Centro sarà coordinato da un Comitato Guida presieduto dal Prof. Luciano Gallino, cui è affidato l’incarico di Responsabile Scientifico. Fondamentale per la realizzazione delle attività del Centro il contributo della Compagnia di San Paolo – già sostenitrice del progetto originario – che ha stanziato un finanziamento di 200.000 euro per il
biennio 2007/2008.