Il Museo Nazionale dell’Automobile Carlo Biscaretti di Ruffia, presenta, nel padiglione Giovanni Agnelli di Torino Esposizioni, L’evoluzione dell’automobile, un nuovo appuntamento dedicato alla storia dell’automobile, una testimonianza importante sull’attività di progettazione, studio e produzione dell’automobile; in attesa della riapertura nel 2010 della storica sede del Museo in corso Unità d’Italia.
L’evoluzione dell’automobile è un omaggio alla storia dell’automobile nella città dell’automobile, partendo dalla carrozza per arrivare fino alla Formula 1; il cammino è stato lungo, le invenzioni e le scoperte sono state molte e tanti gli uomini che hanno reso possibile tutto ciò. Una passeggiata tra vetture simbolo di un passato ancora vivo e presente, meravigliosi ed accattivanti esemplari testimoni di una evoluzione automobilistica, attraverso cui abbiamo potuto raggiungere le odierne realizzazioni tecnologiche e stilistiche.
In questo percorso storico non potevano mancare le vetture sportive che hanno accompagnato l’uomo nella sua eterna ricerca del primato e del traguardo irraggiungibile, vetture da Grand Prix, da Formula 1, da record, da rally, da Gran Turismo che hanno corso sui più famosi circuiti del mondo. Si possono ammirare le vetture che hanno fatto la storia delle gare più affascinanti di tutti i tempi dalla Mille Miglia alla Targa Florio, ai Gran Premi d’Italia, Francia, Inghilterra, Germania, alle DTM, ai rally più impervi.
La mostra è dedicata a uno dei miti fondanti della nostra società contemporanea: l’automobile. Alla fine dell’Ottocento, nessuno avrebbe scommesso sull’immenso potenziale dell’auto, ed era considerata soltanto un giocattolo su cui ricchi, nobili e benestanti si divertivano. Non passò molto tempo, che l’automobile, da stravagante oggetto per élites, si trasformò in prodotto industriale. Da allora le corse divennero un fondamentale ed insostituibile strumento di pubblicità e comunicazione: perché una vittoria portava il nome della vettura in tutto il mondo, tramite il risalto che ne dava la stampa ieri come oggi. Le competizioni diventano anche un ineguagliabile strumento di verifica, perché permettevano di sperimentare sul campo e nelle condizioni più estreme le soluzioni che via via furono adottate anche sulle vetture di serie. Inoltre le gare attiravano pubblico, giornalisti, appassionati, curiosi: dunque portavano movimento, commercio, notorietà…