Il nuovo grattacielo della Regione Piemonte

Via Lastampa.it

C’è il grattacielo della Regione che con i suoi 181 metri di altezza dominerà la città. Ma c’è anche un piano di riqualificazione urbanistica di un’area di 96 mila metri quadrati fatta di residenza, terziario e verde. I primi lavori della torre di Fuksas partiranno a cavallo tra la primavera e l’estate e allora sarà aperto quello che l’archistar definisce il «più grande cantiere pubblico d’Europa». Nel giro di tre anni, infatti, sull’area un tempo occupata dalla Fiat Avio e ora ridotta a «un vuoto urbanistico» atterreranno investimenti per 1,3 miliardi e «questo farà crescere il prodotto interno lordo del Piemonte di un punto percentuale», spiega la presidente Mercedes Bresso.

Ieri nel palazzo della giunta di piazza Castello (che sarà messo in vendita per finanziare la costruzione di quei 41 piani di vetro e cemento) sono stati annunciati i tempi di realizzazione e le modalità di finanziamento di un progetto che da solo vale 262 milioni. La pubblicazione del bando di gara sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea ha dato il via alla fase operativa. Le imprese che intendono partecipare alla costruzione dovranno presentare le offerte entro il 18 gennaio. L’aggiudicazione dei lavori sarà decisa entro la fine del mese e per garantire la massima trasparenza la Bresso ha annunciato la decisione di affidare la presidenza della commissione all’ex prefetto di Torino Carlo Moscatelli.

Per realizzare la nuova sede la Regione ricorre allo strumento del leasing immobiliare in costruendo. Il costo dei lavori è stimato in circa 262 milioni di euro, ma il bando sarà aggiudicato a quell’impresa o consorzio d’imprese che presenteranno il prezzo più basso offerto per il canone semestrale che sarà pagato per 20 anni. Il bando prevede il pagamento di una maxirata iniziale a cui la Regione farà fronte vendendo sei palazzi attualmente occupati da uffici regionali e cedendo i diritti edificatori dei 96 mila metri quadrati di una parte dell’area compresa tra le vie Nizza, Passo Buole e Farigliano. «Contiamo di ricavare dalle due operazioni 140/150 milioni. Il nostro obiettivo è di arrivare a pagare una rata di leasing inferiore ai canoni d’affitto attuali di 13 milioni l’anno».

La torre, però, è l’elemento centrale di un progetto di trasformazione urbana che coinvolge terreni di proprietà delle Ferrovie e che è stato concordato con la Città di Torino. «Il grattacielo – spiega l’assessore comunale Mario Viano – sarà il completamento sud della Spina». Il palazzo dai 41 piani e la piazza antistante diventano dunque il cuore di una ricucitura dei quartieri incentrato sul principio della «porosità»: le nuove residenze e i servizi ad esse collegati (nido, biblioteche e palestre) insieme alle grandi aree verdi si inseriscono nella struttura urbana esistente e saranno «accessibili a tutti». Alla fine il progetto avrà un impatto ambientale vicino allo zero perché saranno realizzati 1200 posti auto interrati collegati sempre in sotterranea con il sistema tangenziale. E poi ci sono i mezzi pubblici: una fermata della linea 1 della metropolitana e un maquillage per lo scalo del Lingotto. In prospettiva ci sarà la stazione-ponte fortemente voluta dal Comune.