Mind the Bridge a Torino

Mind the bridge, l’iniziativa per la nascita e lo sviluppo dell’Innovazione tecnologica promuovendo una nuova imprenditorialità italiana e favorendo la creazione di canali che possano favorire la nascita e lo sviluppo dell’Innovazione tecnologica,sarà nei prossimi giorni a Torino , dopo la recente tappa a Novara.

Il 10 giugno un evento all’I3p

Se vuoi provare a metterti in gioco, l’appuntamento è giovedì 10 giugno (ore 10-17) all’Incubatore del Politecnico di Torino. Il Development Program di TOP-IX, in collaborazione con Mind the Bridge, organizza una giornata dedicata a start-up e imprenditoria, con la possibilità di ottenere preziose informazioni per partecipare alla Call for Ideas 2010 e alle MtB Business Plan competitions. “Fin dalla sua prima edizione, come TOP-IX abbiamo cercato di costruire una collaborazione costruttiva con Mind the Bridge. Anche se allora il nostro Development Program era solo agli inizi, ci accomunava l’idea di provare a creare un ponte tra l’Italia e Silicon Valley – racconta Leonardo Camiciotti di TOP-IX –. Nelle prime edizioni fornivamo supporto tecnologico ai vincitori, l’anno scorso siamo diventati sponsor e quest’anno la collaborazione è ulteriormente cresciuta. Partecipare alla fase finale in California ci ha confermato che è questa la strada da seguire per le start-up: nella peggiore delle ipotesi tornano con un entusiasmo contagioso, nella migliore trovano partner interessanti o investitori o preziose illuminazioni. Credo che chi opera nel web o nell’ICT non possa prescindere dal capire cosa succede in America”.

Annunciata una proposta legge per il venture capital in Italia

VIa Gianluca Dettori

Tre parlamentari miei coetanei con cui ci siamo trovati praticamente allineati su tutto. Alla fine del dibattito non ero ancora riuscito a capire chi era PD e chi era PDL, visto che sembravano assolutamente d’accordo sulle cose da fare. Confesso che ad un certo punto ho pensato che fosse una candid camera di qualche reality show.

Alessia Mosca, Beatrice Lorenzin e Sandro Gozi hanno annunciato di voler presentare una proposta di legge a che incentivi in Italia la creazione di nuove startup. Un provvedimento che ha l’obiettivo di sviluppare il venture capital anche in Italia. Così come è stato fatto in Francia, Israele e ormai in molte nazioni di tutto il mondo come Brasile, India ma sempre più spesso anche nazioni come il CIle o la Palestina.

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Un museo di Torino su Internet

Un museo della città online

E’ nato il «Museo Torino». Racconterà la storia della città, a partire da 12 mila anni fa. Sarà un contenitore «reale e virtuale», «diffuso» sul territorio e via Internet, con la partecipazione interattiva dei cittadini. Verrà inaugurato il 17 marzo 2011, dopo 294 giorni di opere per fondarlo. Il via al cantiere è stato dato ieri, dall’assessore Fiorenzo Alfieri, affiancato da Daniele Jallà, regista dell’operazione.

«Museo Torino non è solo un nuovo museo, ma un museo nuovo» assicurano Alfieri e Jallà. Nel 2011 avrà una spettacolare vetrina a Palazzo Madama, nella sala del voltone. Con una multivisione a tre dimensioni orienterà in visitatori lungo i percorsi che faranno loro scoprire la città. Ma quello che più lo caratterizzerà sarà la sua anima «virtuale», che aggiornerà di continuo la sua informazione, tramite un sito Internet.

Curato da Franco Carcillo è già disponibile. Basta cliccare su «www.museotorino.it» e si rivela. Illustra il suo progetto. Presenta «i lavori in corso». Alla costruzione del Museo possono partecipare tutti, con idee e proposte. Basta registrarsi al sito, con il quale si può già dialogare via e-mail.

Il riuso dei dati piemontesi

Via Vittorio Pasteris

E’ on-line il sito per il riutilizzo dei dati pubblici in Piemonte

I dati in possesso della Pubblica Amministrazione sono un patrimonio informativo prezioso per la società e l’economia. La Regione Piemonte intende metterli a disposizione di cittadini e imprese per stimolare un nuovo rapporto fra pubblico e privato e favorire lo sviluppo di iniziative imprenditoriali. Le informazioni del settore pubblico sono un fattore chiave di crescita economica e sociale, e il loro riutilizzo commerciale contribuisce ad attuare la trasparenza amministrativa e la democrazia elettronica.

Per capire che cosa è il riuso dei dati

Tosm chiude con oltre 6mila partecipanti

Via Lastampa.it

Oltre 6.000 partecipanti, 3.500 incontri B2B, 24.700 visitatori sul sito, 1.200 utenti alla community online: sono i numeri della terza edizione del Tosm, il salone dell’Ict che si è concluso oggi al Lingotto di Torino.

Green economy, amministrazioni e cittadini digitali, turismo e servizi innovativi per la digital economy sono stati i temi al centro degli 83 meeting, tra convegni, seminari e workshop.

Sul versante internazionale, infine, i 18 Ict manager, operanti nei settori industriali, retail, bancario, system integration provenienti da Albania, Bielorussia, Corea, Emirati Arabi, India, Israele, Perù, Polonia, Regno Unito, Spagna e Svizzera, invitati da Ceipiemonte, hanno partecipato a 300 incontri.

Cinecamp beta il 2 luglio

Quello che abbiamo chiamato Cinecamp è una non-conferenza organizzata dal basso, dai blogger che si occupano di cinema.
Sono gli stessi partecipanti a proporre gli argomenti di cui vogliono discutere, argomenti che devono necessariamente coinvolgere cinema e web. Per questo motivo pensiamo che possano essere interessate all’evento anche le “aziende del cinema” (distributori, festival, filmcommission locali…) che avranno così modo di confrontarsi con chi “vive” la rete quotidianamente e promuovere le proprie attività online. Il Cinecamp è a tutti gli effetti un progetto in versione “beta” che punta a svilupparsi e a crescere negli anni successivi. L’evento si svolgerà a Torino venerdì 2 luglio, negli spazi del LabQuazza.

Dal blog del Cinecamp

In realtà nasce il CineCamp tout court, visto che pare proprio che in Italia non sia mai stato organizzato niente del genere. Di che si tratta? Un barcamp dallo stile e dall’organizzazione classica, ma un barcamp a tema cinema.

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Twittare Torino

140 caratteri per spiegare cosa è Torino o cosa non è. L’associazione Torino Internazionale mette in palio un viaggio in una capitale europea per il vincitore o la vincitrice del concorso Tweet you city. La competizione premierà il migliore tweet (dal nome di Twitter, il social network dove si scambiano commenti non più lunghi di 140 caratteri). Potrà essere uno slogan, un aforisma o solo un’ impressione della città, partendo dal presupposto che tutto si può provare a raccontare,  soprattutto una città, nello spazio di poche battute.
Il concorso chiede di fare un esercizio di scrittura: si potrà inviare uno slogan, un aforisma, una poesia, una massima, una freddura, un microscript. Il tweet potrà essere narrativo, poetico, ironico, serio. Potrà essere scritto in italiano, ma anche in inglese o in francese.

Partecipare è semplice. Occorre elaborare la propria personale classifica, indicando una città migliore di Torino e una città peggiore (cioè una città da prendere ad esempio e una città da non imitare) secondo un particolare punto di vista. Poi spiegare in breve il punto di vista scelto e scrivere un tweet capace di sintetizzare il senso della classifica proposta. L’autore del tweet migliore, il più originale e riuscito, sarà selezionato da una giuria e vincerà un buono per un viaggio in una città europea.

Un osservatorio per capire come cambia Torino

Via La Stampa

Gli scenari urbani non sono immobili, ma cambiano in continuazione. La città è un teatro in cui i protagonisti si spostano, si affollano, appaiono e scompaiono con il passare del tempo. Così è ogni grande città. Così è Torino. Già nel 1661 il Duca di Savoia, con il “Theatrum statuum Regiae Celsitudinis Sabaudiae” faceva rappresentare, per celebrare il proprio potere e promuoverne l’immagine, il territorio con diverse metodologie: mappe, prospettive, viste a volo d’uccello sulle città del Ducato.

Oggi, il Politecnico di Torino, con la Città di Torino e i 34 Comuni della cintura sta lavorando all’Osservatorio per la rappresentazione e simulazione delle dinamiche e trasformazioni dell’area metropolitana torinese”, equivalente moderno del Theatrum; solo che al posto di celebrare il prestigio di un potente, l’Osservatorio, basato su cartografia Gis e su database provenienti da svariate fonti (dall’Agenzia delle Entrate, al Censimento Istat, dall’anagrafe municipale ai piani urbanistici) servirà per prevedere le evoluzioni economiche, sociali, abitative del territorio esaminato, in un arco di tempo di vent’anni, fino al 2030, a partire dalla scala del singolo fabbricato, per arrivare a quella dell’intera area metropolitana e delle sue relazioni con le circostanti Genova, Milano e Lione.

L’Osservatorio, che dovrebbe essere lanciato prima della fine dell’estate, sarà collocato sul Web e consisterà in un sito consultabile, con diversi livelli di accesso, dal privato cittadino, dagli operatori economici e dai decisori pubblici. “Il progetto – spiega il professor Luca Caneparo, direttore del Laboratorio di Alta Qualità del Politecnico che coordina l’iniziativa – si propone di definire gli scenari urbani possibili nel prossimo futuro, per aiutare a governare le trasformazioni della città. Un tipico esempio, è quello delle scuole: spesso solo quando certe zone della città hanno raggiunto una certa densità abitativa e di bambini si pensa a costruire gli istituti, con tutte le difficoltà che implica l’innesto di questi edifici su una struttura già esistente. Grazie all’Osservatorio si potranno invece prevedere in una certa misura le esigenze future e progettare i quartieri di conseguenza”.

Web radio: speciale innovazione, intervista a Stefano De Capitani

Sedicesima puntata di What’s On in Piemonte – Speciale Innovazione: Intervista a Stefano De Capitani. Tutto quello che serve sapere su Tosm 2010

[audio:http://www.torinovalley.com/blog/wp-content/uploads/2010/05/speciale-innovazione-16.mp3]