Al Politecnico di Torino un nuovo centro per studiare tecnologie innovative per contrastare il riscaldamento globale

A Torino nasce un nuovo centro per lo sviluppo di tecnologie innovative per contrastare il riscaldamento globale. Si chiamerà Centre for Sustainable Futures dell’Istituto Italiano diTecnologia (CSF@PoliTo) e svolgerà la sua attività di ricerca con la collaborazione scientifica del Politecnico di Torino.

Affrontare la sfida del riscaldamento globale del nostro Pianeta richiede infatti un cambiamento di paradigma, una vera e propria rivoluzione ormai non più procrastinabile, come già emerso durante la Conferenza delle Parti COP21 di Parigi, che ha vincolato 195 Paesi a mettere in campo azioni concrete per far sì che l’incremento di temperatura della superficie terrestre conseguente all’effetto serra sia contenuto ben al di sotto dei 2°C. Ora si tratta di capire come raggiungere questo obiettivo e questo sarà uno degli ambiziosi compiti del nuovo Centro.

I ricercatori del CSF@POLITO, del resto, lavorano già da tempo, su progetti interdisciplinari che hanno come come scopo quello di individuare e realizzare soluzioni innovative e sostenibili per il recupero di energia e materie prime dall’ambiente e per la stampa 3D dai numerosi campi di applicazione: dalla robotica all’aerospazio, dall’energia alle biotecnologie. Una delle sfide intraprese dal centro IIT di Torino è la cattura e il riutilizzo della CO2 come materia prima e lo sviluppo di tecnologie di produzione distribuite basate su fonti rinnovabili.

La mission del nuovo Centro verrà presentata a Torino giovedì 10 novembre 2016 alle ore 10.00, nell’Aula Magna del Politecnico. Nel corso della mattinata, il Direttore del Centro, Guido Saracco, illustrerà le linee guida della ricerca e sviluppo (generazione distribuita di beni e servizi basata su fonti rinnovabili, uso di anidride carbonica e rifiuti organici come materia prima, sviluppo di sistemi foto-elettrochimici bio-mimetici, stoccaggio e riutilizzo di calore di bassa temperatura ,ecc.) in risposta ai principali problemi di sostenibilità indotti dal riscaldamento globale.

Seguirà quindi una tavola rotonda, nel corso della quale la questione della lotta ai cambiamenti climatici sarà dibattuta con esponenti del mondo della ricerca (Marco Gilli, Roberto Cingolani, Gunter Pauli), dell’industria (Roberto Casula, Agostino Re Rebaudengo, Dario Giordano) e dell’economia (Cristina Balbo, Alessandro Marangoni, Gabriele Galateri di Genola), per formulare, alla fine, un messaggio chiaro che possa ispirare i policy makers a farsi parte attiva della soluzione di queste problematiche.

 

Autore: Redazione

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