Da Lastampa
Le procedure per la riconversione della zona industriale occupata dalla Thyssen Krupp sono partite. Lunedì prossimo la giunta regionale approverà una delibera che definisce l’area di corso Regina Margherita, compresa la parte occupata dall’Ilva, come strategica e di interesse regionale. E’ questa la condizione necessaria e sufficiente per chiedere al Governo di finanziare la bonifica di siti inquinati. Al posto dell’acciaieria della morte potrebbero essere costruite nuove strutture per ospitare insediamenti di aziende tecnologicamente avanzate e specializzate nel campo ambientale ed energetico. La Regione e il comune di Torino ipotizzano la creazione di una spina «clean tech» che comprende anche l’Enviroment Park, l’area ex Vitali e le Basse di Stura.
«I contributi statali – precisa Andrea Bairati, assessore regionale all’Innovazione – sono vincolati alla riconversione economica e produttiva dell’area e non possono essere usati per una sua riqualificazione a residenza o a spazi commerciali». La Regione, così, conta di ottenere una parte dei 450 milioni messi a disposizione dal Governo su tutto il territorio italiano. In quella delibera anche l’area della Mirafiori occupata da Tne sarà definita di interesse regionale e candidata per ottenere i fondi statali. La Regione chiederà i finanziamenti anche per le bonifiche dei siti ex Novelis a Borgofranco d’Ivrea e ex Embraco di Riva presso Chieri.
Ma torniamo all’ex Thyssen Krupp. «Il Comune – spiega il vicesindaco Tom Dealessandri – ha individuato in quella parte di città il luogo dove realizzare un polo delle tecnologie ambientale ed energetiche». L’Environment Park, infatti, è poco lontano e le sue possibilità di espansione sono limitate ad una parte dell’area ex Vitali. In quegli spazi è possibile realizzare centri per la ricerca e formazione ma praticamente impossibile trovare spazi per la produzione. Ecco perché «i siti di corso Regina Margherita possono essere riconvertiti e utilizzati per ospitare attività produttive e anche di di vendita per le imprese innovative nel campo ambientale e dell’energia rinnovabile».
La Thyssen Krupp si è detta disponibile a mettere a disposizione l’area per le iniziative degli enti locali. E per attirare le imprese la Regione è «pronta a mettere a disposizione gli incentivi previsti dal contratto di insediamento regionale per le imprese che producono tecnologie avanzate in campo ambientale ed energetico», precisa Bairati. Gli spazi che si affacciano su corso Regina Margherita, dunque, potrebbero diventare sede di «dimostratori energetici urbani».
Si tratta di un progetto a medio/lungo termine mentre la bonifica dell’area di Mirafiori occupata da Tne è «immediatamente cantierabile», spiega il vicesindaco. Nella delibera che sarà approvata lunedì la Giunta regionale conferma anche la scelta dei cinque siti definiti di interesse nazionale e cioè: Casale Monferrato, Serravalle Scrivia, Pieve Vergonte, la cava di Balangero e le Basse di Stura.