Ieri, dice La Stampa, vari presidenti di regione italiani si sono incontrati alla reggia di Venaria con Danuta Hubner, commissario europeo ai fondi regionali.
Hanno parlato di soldi, giustamente. Cio’ che io trovo interessante e` dove lo hanno fatto.
Sono ormai alcuni anni che si lavora per restaurare Venaria, ma cio’ che manca e` un idea chiara sul cosa farne. Una parte ospita il centro/scuola di restauro, una parte ospitera` una mostra sui siti patrimonio dell’umanita` dell’UNESCO ed il corpo principale e` senza chiara destinazione. Si e` parlato di un museo sulla storia dei Savoia, che ritengo inopportuno, perche’ la storia dei Savoia potrebbe essere raccontata egregiamente a Palazzo Reale a Torino, A Racconigi, a Stupinigi, senza utilizzare i locali di Venaria, che all’interno e` ormai un guscio non decorato, fatta eccezione per la galleria di Diana.
Io avrei dedicato il tutto alla funzione per cui era stata creata la Reggia: sede di alta dirigenza politica. Attualizzando ci avrei messo degli uffici della Regione.
Per le seguenti ragioni:
Venaria e` vicina all`aeroporto;
Venaria puo’ essere ben collegata in treno con Torino e con il resto del Piemonte;
Venaria e` facilmente raggiungibile dalla tangenziale;
Venaria potrebbe essere una sede prestigiosa;
Venaria` eviterebbe il centralismo su Torino;
Venaria puo`ridurre il costo dell’abitazione dei dipendenti regionali;
In un mondo di servizi telematici non tutto deve essere basato in solo luogo.
Ben venga l’incontro di ieri, specie se puo’ stimolare una riflessione sull’uso di Venaria.
G.R.