Chi propone un “reddito di cittadinanza” o un indennita’ di disoccupazione spesso pone, giustamente, delle condizioni.
Se il disoccupato e` in condizione di lavorare e gli viene offerto un lavoro corrispondente alle sue capacita`, finisce per perdere il sussidio. Ottimo.
C’e` un problema. L’Italia e` uno dei paesi europei con meno addetti agli uffici per l’impiego rispetto al numero dei lavoratori.
In una citta` come Torino, con 900.000 abitanti, ce ne so no due. Chi volesse far sul serio prima dovrebbe trovare il personale per i centri per l’impiego, gente che si intende di curricula, di colloqui di lavoro, di profili professionali, di colloqui di lavoro, di corsi di formazione e di molto altro ancora.
Poi si dovrebbe creare una rete di centri per l’impiego sufficiente rispetto alle necessita`.
In fine si potrebbe pensare a dare un sussidio, si chiami esso ” sussidio di disoccupazione”, “reddito di cittadinanza”, ” denaro per la ricerca del lavoro” o altro.
Senza i centri per l’impiego il progetto avrebbe poco senso.