Destra e sinistra concordano: favorire il settore immobiliare e` un modo per far crescere l’economia. Ma e` vero? E piu’ urgente ridurre l’IMU o eliminare l’IRPEF per chi non guadagna abbastanza per sopravvivere?
Quotidiano Piemontese
Io credo che la flessibilita` non vada ne’ deizzata ne’ demonizzata. Di fatto in Italia oggi non e` uno dei problemi principali per cui non si investe e non si assume; contano di piu’ i troppi livelli decisionali, la burocrazia, il prezzo dell’energia, la non trasparenza e la corruzione. E` vero pero’ che sarebbe giusto avere poche forme contrattuali, possibilmente una. I diritti, se sono tali, lo dovrebbero essere per tutti. Oggi invece tutta la discussione verte sui lavoratori dipendenti delle aziende con piu’ di 15 dipendenti. 30% del totale. La cosa che a me pare piu’ grave e` la barriera dei 15 dipendenti. E` un chiaro incentivo a non far crescere le imprese, con brutte conseguenze sul nostro tessuto industriale. Le aziende piccole spesso fan meno ricerca e fan piu’ fatica a penetrare i mercati in crescita lontani, con ovvie conseguenze per chi vi lavora. In ultimo ricordiamoci che non ci sarebbe nulla di male ad aumentare la licenziabilita`, se esistesse un sistema di indennita` di disoccupazione e di formazione degni di questo nome, ossia in grado di proteggere il reddito di chi perde il lavoro ed offrirgli nuove opportunita`. Tutto cio’ purtroppo manca ed e` ovvio che in questo contesto cambiare le cose sia assai arduo se non impossibile.
Due anni fa scrissi un monito per chi avrebbe dovuto essere sindaco di Torino legato ai problemi dell’elefantiaco indebitamente della città. Purtroppo le profezie si stanno avverando
La futura amministrazione comunale avrà risorse limitatissime e potrà offrire poco in termini di quantità di denaro spendibile per i cittadini. Potrà fare affidamento sull’indebitamento solo in misura molto limitata. È vero che qualche cessione di partecipazioni azionarie potrà servire a diminuire l’indebitamento; è altresì vero che questo tipo di manovra si può fare solo una volta. I gioielli di famiglia si vendono una volta e poi basta. Quindi se, dopo aver venduto quote di aziende partecipate, si decidesse di indebitarsi di nuovo, lo si farebbe senza alcun paracadute. Ci si dovrebbe impegnare a pagare tutti i debiti con le decrescenti risorse correnti del futuro. Bisognerà avere una discussione aperta e franca su quanti soldi è bene che il Comune di Torino spenda ogni anno per il servizio del debito. II. Un’amministrazione che non può fornire ai cittadini molti beni e molti servizi può però avvicinare le scelte ai cittadini, con un maggiore decentramento. Oggi troppe decisioni che potrebbero essere prese a livello di circoscrizione vengono prese a livello di amministrazione cittadina. Leggi tutto “Quando avevamo iniziato a parlare a suo tempo del maxi debito del Comune di Torino”
Liste: la lista Lagarde in Grecia e la lista di correntisti HSBC a Guernsey.
Gli USA stanno diventando il primo produttore di petrolio al mondo, che effetti avra’ su di noi?
Chi paga le pensioni?
Questi sono alcuni dei temi trattati oggi a Torinow.
Il 7 novembre sono stato ospite di Balon, su Quartarete.
Ci hanno chiesto se siamo alla fine di un sistema, se il PIL indica ancora qualcosa e su come fare ad avere un PIL che davvero indichi benessere.
Benche` i salari stiano crescendo in fretta, i lavoratori sono spesso insoddisfatti. Parecchie aziende stentano a trovare lavoratori. Non vi e` piu’ la stessa abbondanza di giovani che vi era qualche anno fa. Le donne cercano di passare dall’industria ai servizi. Gli uomini in fabbrica non sono tanto “docili” quanto le donne. Aumenta quindi il conflitto sociale. La manifattura annoia molti. Forse la soluzione consistera’ nel aumentare l’automazione ed avere meno lavoratori, meglio pagati e con piu’ diritti. Fonte.
Secondo Hans Hoogervorst, ex ministro delle finanze olandese ed oggi presidente di IASB, non si stanno facendo sostanziali progressi nella direzione di avere delle regole contabili che non contribuiscano all’esplodere di altre crisi finanziarie.
Gillian Tett riferisce di un interessante studio del sociologo Dennis Smith. In Europa il sentimento di umiliazione di alcuni paesi e` qualcosa che non si vedeva dai tempi della guerra. Sottovalutarlo e` un serio pericolo.
Secondo quanto reporta il Financial Times un ex dipendente asserisce che ancora l’altr’anno Goldman faceva investiva in senso contrario di quanto consigliato ai suoi clienti.
Se fosse vero, potremmo considerare il sistema finanziario riformato? Possiamo fare dei progetti per il futuro senza mettere in conto una possibile nuova crisi finanziaria?
I mercati finanziari sembrano ributtarsi sulle attivita` a piu’ alto rischio.
Le banche emettono debito a piu’ alto rischio e maggior rendimento. Vi e` anche un ritorno di appetito per titoli collegati ai mutui sulle case.
La crisi del 2007-2008 non ha insegnato molto.