In assenza di Cinesi

E` apprezzabile che tanta gente (Regione, Provincia, Comune, Sindacati, Fiat, Chiesa Cattolica, ecc.) si sia messa d`accordo per uno scopo comune: salvare l`auto fatta dalla FIAT a Torino.
Purtroppo e` probabile che non sia la scelta giusta.

Sapevamo che un euro speso in innovazione nel campo dell`auto crea meno posti di lavoro che un euro speso in altri settori piu` innovativi. Sapevamo che la FIAT ha perso dipendenti quasi regolarmente negli ultimi 25 anni. Sapevamo che FIAT auto sta sottraendo risorse preziose ad altre parti del gruppo FIAT.

Forse dovevamo tenere anche in conto che quanto e` successo (perdite, perdite, perdite, piccola quota di mercato, cassa integrazione, ecc.) e` successo in sostanziale assenza di concorrenza cinese sul mercato italiano.

Se oggi, in assenza di cinesi, FIAT auto sta male, come potra` stare domani con una ragionevole presenza di auto cinesi in Italia e nella UE?

Le FIAT non sono mai state, neanche nei tempi migliori, competitive nella fascia alta del mercato. I Cinesi, quando arriveranno, ed arriveranno, in che segmento del mercato si collocheranno? In quello economico.

Conclusione.
Gli enti pubblici non fanno male ad intervenire, ma probabilmente stanno intervenendo in modo molto costoso per una causa che generera` o difendera` ben pochi posti di lavoro. Le stesse risorse se destinate ad altri obiettivi potrebbero probabilmente fare di piu` per la nostra citta`.

Purtroppo i gruppi che si riconoscono in obiettivi che nel futuro possono dare maggiori opportunita` oggi sono scarsamente influenti sulla vita democratica. I mancati occupati dalle attivita` che si potrebbero creare e non si creano, non hanno rappresentanza.

Autore: Gustavo Rinaldi

Nato a Torino nel 1967, la sua prima maestra e` stata una vittima delle repressioni bolsceviche, Maria Bruch. Ha frequentato sia la scuola pubblica che quella dei Gesuiti. Come volontario ha promosso prima una raccolta carta e poi la riorganizzazione del gentro di formazione agricola di Andriamboasary in Madagascar. Ha fondato l'associazione Enthusiasmus che per piu' di dieci anni si e` occupata di formazione politico-sociale dei giovani, permettendo a molti giovani di conoscere il mondo esterno ed a qualcuno/a di trovare moglie o marito. Nel 1991 e` stato testimone oculare dei moti di piazza che a Leningrado si opponevano al tentato golpe anti-riformatore. Nel 1994 si e` laureato in economia con Sergio Ricossa ed ha prestato servizio presso l'Istituto Penale Minorile "Ferrante Aporti", occupandosi dei denari e delle spese dei detenuti. Dal 1995 ha iniziato a lavorare per diversi progetti di valutazione e formazione promossi dall'Unione Europea e da altri enti nell'ex Unione Sovietica. Nel 2000-2001 e` stato consigliere economico del governo della Georgia. Nel 2006 ha conseguito il Ph.D. in economics all'Imperial College dell'University of London. Ha lavorato come economista per l'Institute of Alcohol Studies di Londra. Dal 2008 lavora per l'universita' di Torino dove oggi insegna public economics; insegna inoltre fundamentals in mathematics ed economics for managers ad ESCP-Europe.