Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
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Su “La Stampa” di qualche venerdì fa, oltre all’articolo sulla nuova
“Copacabana” Torinese, vi è quello di un architetto – a quanto pare autorevole
– che un po’ per provocazione, un po’ piu’ seriamente, propone di “allagare” il
fascio di binari tra Porta Nuova e il Lingotto per farvi una specie di porto e
di trasformare l’edificio della Stazione in un luogo per le terme. Questo per
evitare le speculazioni edilizie e la “fame” di nuove possibilità di guadagnare
con l’ICI per il Comune.
Il progetto potrebbe essere suggestivo ma credo che l’eliminare la stazione
centrale di Torino, idea ripresa più volte dalle varie Amministrazioni Locali
dei diversi schieramenti politici, sia un errore.
Se è pur vero che Porta Susa assumerà maggiore importanza e sarà – forse –
stazione di passaggio anche per i treni ad alta velocità/capacità, non è molto
centrale. Anche con la metropolitana terminata.
Il vantaggio delle Stazioni Ferroviarie è proprio la possibilità di essere
“in città”. Quindi una Stazione Porta Nuova è utile, seppur con importanza e
magari con un numero di binari inferiore. Una possibilità potrebbe essere
quella di abbassare e interrare il livello dei binari per permettere più
passaggi da una zona all’altra della città o fare dei giardini pensili sul
fascio di binari o altro. Ma eliminarla mi pare un grave errore. Tutte le
grandi città hanno stazioni “di testa” che permettono di giungere nei
rispettivi centri.
Marco Brignone