Le circonvallazioni sono la soluzione di tanti problemi o ne sono la causa?
Tempo fa ce ne ocupammo:
http://gustavorinaldi.blog.lastampa.it/il_mio_weblog/2006/01/circonvallazion.html
Ora riceviamo e volentieri publichiamo:
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Il caso di Carmagnola e’ eclatante perche’ la Circonvallazione
a suo tempo era stata fatta ma ormai e’ in citta’.
Savigliano nel lato sud ovest (tra la strada di
Saluzzo e quella di Cuneo) sta avendo lo stesso problema.
Il problema e’ che le circonvallazioni presentano
due conseguenze:
a) le attivita’ commerciali, una volta realizzata
la tangenziale, lamentano un calo dei passaggi e delle fermate: e’ normale.
Questo fenomeno a me piace chiamarlo, “caso Biraghi” per l’effetto che ha avuto
quella ditta casearia che vende i suoi prodotti al pubblico, dopo la
realizzazione della circonvallazione di Cavallermaggiore (CN). Quella ditta ha attenuato il
problema offrendo i suoi prodotti in molti supermercati, compresi a Torino, ma
non tutti possono fare lo stesso.
Quindi si tenga presente che una tangenziale,
attenuera’ il traffico nei centri abitati, ma puo’ avere conseguenze economiche
negative, specie nell’immediato.
b) politica del decentramento commerciale proprio
sulle circonvallazioni. Qui si presenta il “fenomeno Carmagnola”. Le attivita’
e le abitazioni debbono avere un accesso solo dall’”interno” del centro
abitato, non dalla circonvallazione, perche’ altrimenti si creano nuovi
incroci, nuovi attraversamenti, nuovo traffico. E in piu’ la cosa va fatta solo
dal lato “interno” della circonvallazione e non a cavallo di essa, come si e’ fatto a Carmagnola o a Tortona e come si sta facendo ad esempio
a Vigone (TO).
Marco Brignone