WEB: TGR PIEMONTE IN COMA DA MAGGIO

E` da  Maggio da quando c’e` stata la festa della Cavalleria che il TGR Piemonte sul web ripete lo stesso telegiornale. Va bene che le elezioni amministrative sono passate, ma da questo ad arrivare all’annullamento dei telegiornali su internet credo che ne passi.

E` triste. Per molti italiani all’estero o in Italia ma fuori regione era un buon modo per mantenere i contatti con la loro regione.

Il ritorno di Biagi

Quando i politici possono decidere chi appare e chi non in televisione non e` un bel segno per la democrazia. Cosi’ quando Berlusconi decise che Biagi doveva sparire non fu un bel giorno per l’Italia.
Detto cio’, ci sara` da riflettere sulla gerontofilia (passione o mania per gli anziani, di successo) di questo paese: presidente di anni 81, pesidenti delle due camere e capi di governo ed opposizione settantenni, professori, magistrati ed altri alti funzionari in servizio fino a dopo i 70; ed alla RAI si preparano a dare un consistente spazio ad un ottuagenario, bravo ed illustre per carita`, ma sempre ottuagenario. Allo stesso tempo  tanti giornalisti giovani e bravi faticano enormemente a trovare uno spazio.
Il problema e` che l’Italia premia eccessivamente coloro che sono gia` arrivati e purtroppo i loro amici e parenti. La contestabilita` delle posizioni (possibilita` di perderle) una volta che le si e` acquisite e` pressoche` nulla. Per i giovani bravi, senza parenti illustri, spesso non resta che emigrare.

Povero Riotta!

Alla Rai se lo mangiano. Certo ci congratuliamo con lui per l’importante nomina. Certo ci congratuliamo con noi stessi perche’ una volta tanto un giornalista di grande valore e di statura internazionale viene messo a dirigere il TG1. Ma siamo anche preoccupati.

La RAI non accetta cambiamenti e non accetta corpi estranei, decisi a cambiare le cose. La fecero pagare a Filiberto Guala, creandogli uno pseudo scandaletto di ballerine che mostravano troppo le gambe, la fecero pagare a Gad Lerner con un’obbrobbriosa storia di abuso di minori e non la faranno passare liscia neanche a Gianni Riotta.

In un ambiente simile, ma forse meno aggressivo, in galera, in queste situazioni si usa dire: "Vai con una mano davanti, una di dietro e possibilmente cammina lungo i muri".

Auguri dott. Riotta.