Sol Leone davanti allo Stadio

Ieri sarebbe s stato giusto convocare la Giunta del Comune  di Torino sul piazzale di cemento tra il Pala Isozaki / lo stadio olimpico  e cio’ che rimane di Piazza D’armi.
Avrebbero potuto apprezzare la piacevole frescura che han creato eliminando ogni pianta in quell’area.
Il problema e` che queste grandi distese di cemento creano delle masse di aria calda che poi sale nelle case di chi non ha potuto lasciare la citta` e ne mette la vita in pericolo.
Che le estati stiano divenendo sempre piu’ calde non e` un segreto. Un po’ di sensibilita` dovrebbe indurre a non creare certe fornaci come quel piazzale.

In difesa di Zidane

Mentre celebriamo l’inattesa vittoria dell’Italia al mondiale di calcio ci resta un po’ l’amaro in bocca per aver visto un campionissimo amato e rispettato come Zidane uscire vergognosamente in seguito ad un fallo indegno.
Non credo sia giusto che nella nostra memoria ci sia troppo spazio per quella brutta scena. Io penso che la principale colpa di Zidane sia stata quella di voler restare in campo anche quando una dolorosissima lussazione della spalla gli rendeva il tempo penosissimo. Sappiamo come le lussazioni della spalla siano infortuni tanto  dolorosi e probabilmente Zidane non era piu’ propriamente in grado di intendere e volere. Il fatto di sentirsi afferrare, non brutalmente, le braccia deve aver scatenato in lui una reazione assurda, conducendolo ad un atto inammissibile, per cui e` stato giustamente espulso.
Questo non era lo Zidane che abbiamo conosciuto ed amato per tanti anni, quel fallo va dimenticato nella gioia per la vittoria.

Stupinigi, proprieta` dei Piemontesi

La Regione Piemonte ha deciso di comprare per 70 milioni di euro le terre che appartenevano all’Ordine Mauriziano. In questo modo divengono della Regione le terre attorno a Stupinigi, Sant’ Antonio di Ranverso e Staffarda.
In questo modo si evita che queste terre vengano acquisite da privati interessati a trasformarle in aree edificabili. La Regione viene a trovarsi in una posizione molto piu’ forte per rafforzare la natura di parco di queste aree. Diverso e` legiferare e porre vincoli, rispetto ad essere padroni.

L’Ordine Mauriziano, dopo la cessione degli ospedali alla Regione Piemonte, restera’ proprietario dei monumenti (la palazzina di Stupinigi, la chiesa di S.Antonio ed il Monastero di Staffarda), divenendo praticamente un ente, che si occupa di beni culturali. Forse chi lo amministrera` dovra` pensare a forme di collaborazione con altri enti simili come il FAI (Fondo Ambiente Italiano). L’amministrazione di un piu’ ampio circuito di beni culturali puo’ essere piu’ efficiente della gestione di pochi gioielli.

La Regione Piemonte ora dovra` iniziare a pensare seriamente a come difendere ed al contempo rendere fruibili le aree che ha acquistato. Inoltre dovra` iniziare a discutere con l’Ordine di progetti futuri che coinvolgano i monumenti.

E` stato fatto un passo positivo, ora bisognera` vedere se si sara` capaci di farne altri nella giusta direzione.

Il paradosso di Sky

E` interessante vedere come in Italia Sky sia spesso apprezzata a sinistra e guardata con sospetto a destra. Molti vendono in questa televisione non solo un canale dove si puo’ vedere del calcio, ma anche un contraltare al vero o presunto potere mediatico dell’ex presidente del consiglio e delle sue televisioni. A destra Sky e` vista con sospetto come qualcosa che puo’ insidiare il baluardo della lotta anti comunista.

Gli inglesi direbbero che in Italia ci sono molti cani che abbaiono sotto l’albero sbagliato. Perche`? Perhe` e` assurdo per qualcuno di destra possa essere contro Sky ed e` assurdo che uno di sinistra possa  vederla con simpatia. Ma chi e` Sky e` quali obiettivi persegue?

Sky appartiene  al gruppo di Rupert Murdoch, che e` presente massicciamente negli Stati Uniti (Fox TV), nel Regno unito (The Sun , The times, Sky TV) in Australia ed altrove. Non bisogna confondersi. Sky e` un gruppo che non va dove capita, ha un capo ed il capo sa cosa vuole; egli ha dei precisi obiettivi politici e vuole che i suoi mezzi di informazione si muovano coerentemente con essi. Nel Regno Unito Murdoch e` un vero “king maker”, un grande elettore, piu’ grande di tutti gli altri.  Tutti coloro che vogliono diventare primo ministro, si tratti di Tony Blair o del capo conservatore, cercano ad ogni costo di avere il suo sostegno senza il quale ogni speranza di venire eletti e` vana.  Non a caso i leaders inglesi attraversano mezzo pianeta per partecipare alla convention dei dirigenti del gruppo Murdoch. Chi viene invitato a quell’evento ha  in tasca le chiavi di Downing Street.

Gli obbiettivi di Rupert Murdoch sono i seguenti:

·        Rifiuto dell’Unione Europea e di ogni forma di integrazione europea, che secondo lui e` la vera origine di tanti  mali.

·        Difesa incondizionata di  tutte le politiche dello stato di Israele, del suo governo e dei cittadini israeliani piu` attivi nell’acquisire territori.

·        Messa in evidenza di tutte le male azioni fatte dagli arabi, dai musulmani e dai loro alleati.

·        Messa in guardia contro le (male) azioni che gli arabi, i musulmani ed I loro alleati  potrebbero eventualmente o ipoteticamente commettere.

·        Sostegno incondizionato a George W. Bush.

·        Sostegno entusiasta alla guerra in Iraq, vista come una grande battaglia per la liberta` ed un’ occasione di lotta al terrorismo.

·        Attacco ai giudici, depositari di una cultura decadente e di sinistra. Necessita’ di farli rigare dritto.

Ora ciascuno di noi su ciascuno di questi temi puo’ pensarla come vuole. 

Quello che non ha molto senso e` dirsi di destra e parlar male di Sky o dirsi di sinistra e’ parlarne bene. Chi lo fa e` semplicemente poco informato.

Puo’ anche essere che in parte Sky, in Italia, dove e` un outsider ed ha bisogno di guadagnarsi quote di mercato, mostri un volto un po’ diverso, piu` equilibrato, un po’ meno decisamente schierato. Possiamo pero’ stare certi che appena Sky in Italia conti davvero qualcosa  e ci sia da fare qualche scelta importante (per esempio iniziare o meno una Guerra), Sky sapra` da che parte stare: dalla parte di Rupert Murdoch e delle sue politiche.

Torino e` troppo piccola

Quando ho incontrato qualcuno di Moncalieri, Nichelino, Venaria o Rivoli in giro per il mondo e questo non sapeva che ero un italiano di Torino mi diceva "Sono di Torino". E diceva bene.
Tantissime linee
di autobus  han capolinea fuori
dai confine comunali di Torino.
La metropolitana
di Torino inizia a Collegno e forse in futuro partira` da Rivoli e finira` a
Nichelino.

Torino e` troppo
piccola quando si deve disegnare la rete
dei trasporti metropolitani.

Non si puo’
pensare a rifare l’ospedale di Venaria senza pensare alla zona nord ovest di Torino.L’inceneritore di Torino e` di fatto un’affare di Torino e dei comuni della cintura.

Ci sono certi
servizi che hanno una dimensione minima efficiente che supera i confini dell’attuale comune.
E chi saprebbe dire dove corrono i confini
tra Torino e Nichelino in Piazza Bengasi e quelli tra Torino e Collegno in
Corso Francia, senza guardare i cartelli e le mappe?
Una famiglia in Piazza Bengasi aveva camera da letto a Torino, tinello a Moncalieri…
Era la divisione del’indivisibile.
Come si fa a
regolare le targhe alterne a Torino e non a Nichelino o Rivoli? L’inquinamento rispetta i confini comunali?
Come si fa a
regolare il traffico a Torino senza pensare a parcheggi a Rivoli, Moncalieri e
Venaria?

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Foto: Comune di Torino

Torino e` troppo piccola
quando si deve presentare a livello nazionale, europeo e mondiale, per far
valere le sue ragioni.
E` troppo piccola
quando deve reclamizzare il suo nome nel mondo.

Infatti e` rarissimo vedere la promozione di Torino nel mondo.
E` una citta` di un milione e mezzo di
abitanti, ma non lo puo’ dire.
   Sembre che perda abitanti ed invece ne sta trasferendo molti dal suo nucleo centrale a quelle cinture che dovrebbero essere considerate la sua parte piu’ esterna. Con l’attuale distribuzione dei confini comunali le statistiche
non rappresentano bene la realta’. Una realta` che e` fondamentalmente unitaria. La Reggia di Venaria, il Castello di Rivoli, Stupinigi ed il Castello di Moncalieri sono sempre stati la corona di Torino. Dividerli artificialmente da essa non ha senso.
 
Le
circoscrizioni di Torino potrebbero decidere sull`80% delle questioni, che oggi
sono decise dal comune di Torino, divenendo veri e propri comuni; alcune funzioni
strategiche oggi suddivise tra comune di Torino, comuni della cintura e
Provincia di Torino (programmazione delle grandi reti, controllo ambientale, richieste alla regione in materia sanitaria, promozione di Torino nel mondo)  potrebbero essere assegnate ad un sindaco dell’area
metropolitana, con competenza da Settimo a Nichelino, da Venaria ad Orbassano, da Rivoli a Moncalieri.

In questo modo i problemi che devono e possono  essere risolti piu’ vicino alla gente sarebbero risolti a livello da comunita` di 100-200.000 abitanti ed alcuni grandi problemi diffusi e con potenziali economie di scala sarebbero affrontati dalla citta` metropolitana.

Banda larga: un passo avanti

Ieri sera l’assessore regionale alle tecnologie Bairati e quello
provinciale (provincia di Cuneo), Invernizzi hanno incontrato,
su iniziativa del consigliere regionale Rabino, i sindaci
e gli operatori economici di 60 comuni di Langhe
e Roero, per illustrare le iniziative per la diffusione della
banda larga.
Riassunto dell’intervento dell’assessore Bairati:
– In Piemonte 870 comuni su 1260 non sono coperti dalla banda larga.
– Ci si è chiesti se continuare sulla strada dell’infrastrutturazione
pesante (scavi, posa di fibra, ecc) o passare a un’infrastrutturazione
leggera (wireless). La Regione (e le Province) propendono per il wireless.
– La tecnologia senza fili costa 1/10 di quella cablata
– La Regione investirà, insieme alle Province, 20 Milioni di Euro in 2
anni, la Regione fungerà da "authority" di verifica dei servizi
erogati, la Provincia sarà l’ente materialmente erogatore e avrà
compiti di vigilanza "finanziaria".
– Tra un mese/ 45 giorni usciranno le prime gare per 180 comuni (non è
stato detto quali)
– Il traino per fare adottare la banda larga anche ai "riottosi" saranno
i servizi potenziati di e-government
Riassunto dell’intervento dell’assessore provinciale Invernizzi:
– La provincia di Cuneo ha chiesto che i fondi per il wi-fi siano
chiaramente evidenziati e distinti da quelli per l’infrastruttura pesante.
– La provincia di Cuneo vuole più mercato, ma preferisce vedere emergere
  un solo operatore sul territorio, come interlocutore unico
Riassunto dell’intervento del funzionario provinciale di Cuneo Alessandro Risso:
– Presentazione sul significato del divario digitale
– solo il 52 per cento della popolazione della provincia di Cuneo può
accedere alla banda larga
– Telecom promette il 98 per cento di copertura per fine 2008
– Fastweb è interessata a cablare Alba e Bra ma non i comuni circostanti
– Se si cablasse tutto in fibra ci vorrebbero 63 Milioni di euro solo
per la provincia di Cuneo
– Si è anche pensato di finanziare Telecom per fare dotare tutte le
centrali di DSLAM e fibra (tramite gara, ovviamente)
– la provincia sta conducendo un censimento delle iniziative già in
essere (coperture wireless di singoli comuni)
– al gestore (i) delle reti wireless co-finanziate dalla provincia e
dalla regione verrà chiesto di garantire il roaming tra comuni limitrofi.
Domande del pubblico
– Sindaco di Diano d’Alba : I comuni che si sono già dotati di
infrastrutture o che si stanno dotando in questi mesi, riceveranno
anch’essi i finanziamenti regionali?
R. Ass Bairati: Se rispettano gli standard comuni sì
– Sindaco di Diano : Quali sono questi standard?
R. Ass. Bairati: Li decideremo al più presto insieme alle province
Altri interventi di amministratori che chiedono se si possono muovere
senza attendere i tempi burocratici degli enti superiori, le risposte
degli assessori sono uguali a quelle date al sindaco di Diano.

Principali beneficiari francesi della PAC

Il commissario Siim Kallas sta mettendo pressione sugli stati perche’ rivelino chi riceve aiuti agricoli dalla Politica Agricola Comune (PAC).
Vedi:
http://gustavorinaldi.blog.lastampa.it/il_mio_weblog/2006/03/beneficiari_pol.html

Ora la Francia ha fatto un bel passo avanti verso la trasparenza, pubblicando i nomi dei dieci enti o persone che ricevono di piu’ per cereali o per allevamento di bestiame.
Ecco la lista pubblicata da Le Monde:

http://medias.lemonde.fr/mmpub/edt/doc/20060317/751969_10beneficiairespac.pdf

Rotta di Marco Polo: istruzioni per l’uso.

Se e` vero che la rotta che collega l’Europa con la Cina puo` divenire  piu’ importante allora cosa dovremmo fare, per traerne dei benefici?

Prima che noi ne parlassimo qualcuno s’e` gia’ mosso. La societa` taiwanese Evergreen ha investito massicciamente a Taranto e Gioia Tauro, quando quasi tutti (stato ed imprenditori privati italiani) scappavano dal nostro sud. Oggi Gioia Tauro e` il piu` grande porto del Mediterraneo dedicato al trasbordo di merci da grandi navi transoceaniche a piu’ piccole navi. Non e` pero’ il piu’ grande porto del Mediterraneo che per ora e` Marsiglia.

Genova e` il naturale approdo delle merci cinesi per Milano, Zurigo Basilea e Stoccarda e forse anche Dusseldorf. Trieste per Vienna, Monaco, Praga, Dredsa, Lubliana ,Budapest e Bratislava. E’ molto proabile che in Piemonte ci sia quello spazio che manca in Liguria per movimentare tutte le merci in arrivo a Genova  e Savona. Non sarei sicuro che tocchi a Torino questo ruolo. Probabilmente la provincia di Alessandria e’ meglio posizionata per il compito. Torino potra` forse giocare un ruolo nei servizi collegati ad esempio bancari ed  assicurativi.  Certo bisognerebbe commissionare degli studi indipendenti sul tema e rendere pubblici quelli gia` esistenti. Probabilmente anche i collegamenti tra Genova ed il Sempione e tra Genova ed il Gottardo andrebbero migliorati, sia in termini di infrastruttura che  in termini di qualita` della gestione. In vari paesi del terzo mondo e purtroppo anche in Italia troppo spesso si pensa che un’infrastruttura possa risolvere ogni problema; in questo modo si trascura il tema della qualita`della gestione e del fattore umano. Le scrivanie di molte dirigenti,specie se avanti negli anni, ospitano preziosi computer che spesso questi non sanno usare. Le relazioni sindacali spesso non sono adeguate a servizi che vogliono competere sul mercato mondiale.

  Non sono in grado di dire se il Terzo Valico dei Giovi, un nuovo tunnel tra Genova e Milano, vada fatto, ma certo un documentato dibattito sul tema andrebbe fatto. Possibilmente bisognerebbe prima analizzare i dati e poi decidere e non il contrario.

Infine forse dovremmo cercare di cambiare il nostro atteggiamento verso i beni importati dalla Cina. Tanti attacchi dei giornali, di alcuni politici, imprenditori e sindacalisti contro la Cina probabilmente non sono il modo giusto per guardare al nostro futuro ed aiutare i nostri lavoratori disoccupati. I Cinesi  forse non sono il problema, forse sono la soluzione.

G.R.

Su Gioia Tauro e Taranto:

http://www.port-technology.com/projects/taranto/

http://www.portodigioiatauro.it/info_descrizione.htm

Pro Terzo Valico dei Giovi:

http://www.tav.it/5/default.asp?id=381&codice=5&codice1=008&codice2=001

http://www.trail.liguria.it/Interventi/TerzoValico.htm

Contro Terzo Valico dei Giovi:

http://www.altavoracita.altervista.org/mappa3v.htm

Turisti al centro

Una delle lezioni che ci hanno dato le olimpiadi e` che Torino ha la possibilita` di attrarre turisti e di creare posti di lavoro nel turismo; questo potenziale si trova principalmente nel  centro  (dal Po a Porta Susa da Corso Regina a Corso Vittorio).
E` stato doloroso leggere in molti giornali stranieri come i giornalisti ospitati nei vilaggi media, in zone di periferia, siano rimasti molto scontenti di cio’. Si sono trovati in una "citta` senza fascino"; si riferivano alle periferie in cui vivevano. Possiamo criticarli e dire che loro non capivano il senso e la tradizione dei quartieri operai. Resta il fatto che loro rappresentavano i clienti. In un mercato competitivo, come  quello turistico, il cliente e` il padrone. Se lo soddisfi, viene da te; se no, va da un’altra parte. E se va da un altra parte addio posti di lavoro.
Ci hanno fatto chiaramente capire che il centro ha un futuro turistico, la periferia no.
E allora cosa dobbiamo fare della periferia? Dobbiamo cancellarla? Deve sprofondare? No, semplicemente deve fare altro.
Puo` essere sede di affari, di uffici pubblici e privati nonche’ di residenze private.
A Londra, una delle grandi attrazioni turistiche d’Europa, ci sono ampie zone del centro dedicate ai turisti e agli alberghi. Mentre molte zone piu’ periferiche sono dedicate agli affari ed ai residenti.
Palazzi come quello della RAI a porta Susa, come quello SIP-Telecom in via Cavalli, come quelli  SIP in via Meucci o come la sede monumentale SIP davanti al giardino La Marmora sono sedi ideali per  alberghi  a scopo turistico.
In zone piu` periferiche ci potranno essere alcuni  hotel a scopo affari.

Il Sanpaolo vuole costruire il suo centro direzionale a Porta Susa. Quel luogo pero’  potrebbe andare bene per ospitare turisti, invece di abbandonarli in zone di periferia dove essi si muovono male.
Il Sanpaolo potrebbe  usare invece spazi vicino a Stazione Dora o a Stura. A Londra si e` usata una zona portuale abbandonata dove un tempo arrivavano le banane dalle Isole Canarie (Canary Wharf) per metterci la sede delle piu’ grandi banche (vedi  HSBC), con un risultato spettacolare. A Parigi pure si sono messi molti uffici di aziende importanti  a La Defense, in periferia. Il ministero delle finanze  e` addirittura finito fuori citta` a Bercy.
Noi potremmo imparare.
Se da un lato possiamo apprezzare che alcuni assessorati si siano mossi piu` in periferia, non comprendiamo che bisogno ci sia di tenere l’assessorato all’urbanistica in via Meucci.
A Mirafiori Sud forse non potranno proliferare gli alberghi per turisti, ma un assessorato all’urbanistica potrebbe starci egregiamente.
Gli Uffici Finanziari e l’Intendenza di Finanza hanno proprio bisogno di essere in corso Bolzano e corso Vinzaglio? Non potrebbero bene stare vicino a Stazione  Dora o Stura? Sarebbero bene collegati tramite il treno e darebbero valore a zone periferiche; al contempo libererebbero spazio centrale da destinare a scopo turistico o residenziale, con conseguente riduzione del traffico.
Altre amministrazioni comunali, provinciali, regionali e nazionali potrebbero lasciare il centro e trasferirsi nelle periferie. In centro attirano solo traffico, in periferia diverrebbero motori di sviluppo.
Il centro deve restare solo sede di poca alta rappresentanza e sopratutto tempo libero, turismo e residenza. In questo modo si potra` davvero utilizzarlo al meglio: i turisti saranno contenti e  torneranno tante volte a Torino.