4 conti in tasca ad Israele

 
Con una popolazione di  6,352,117 (Fonte: CIA https://www.odci.gov/cia/publications/factbook/geos/is.html#Econ)
Israele aveva nel 2005 un prodotto di 115 miliardi di dollari (l’Italia 1700 miliardi di dollari con una popolazione di 58 milioni).

L’amministrazione  Bush  nei suoi  sei anni di esistenza   ha messo  a disposizione di Israele  10 miliardi di dollari, ma Israele fino a poco  fa ne aveva utilizzati solo  poco piu’ di 6 (Fonte: BBC, Radio 4).
In pratica Israele in questi 6 anni ha ricevuto un miliardo di dollari all`anno ed ogni cittadino israeliano ha ricevuto 157 dollari all’anno dal governo americano.
Va detto, ad onor del vero, che Israele spende per le forze armate  quasi mezzo miliardo (455 milioni) di dollari all’anno (fonte: FT 2/08/2006), quindi  si puo’ dire che ogni cittadino non deve spendere nulla per le forze armate ed in piu’ riceve 85 dollari da spendere a scopi civili (all’anno).

Qui parliamo di fondi governativi. Ad essi va sommato circa un altro miliardo di dollari all’anno in fondi privati di associazioni private americane. Sommati sono 1,5 % del PIL.
Per capire cosa vuol dire 1.5 % di PIL, ognuno deve pensare che tutta la manovra da lacrime e sangue che Padoa Schioppa si accinge a fare questo autunno puntera` ad un risparmio di una percentuale di PIL equivalente . Se qualcuno regalasse all’Italia 1.5% di PIL si potrebbe non fare i risparmi della legge finanziaria da lacrime e sangue, evitando chiusure di ospedali, rinvio di opere pubbliche, tagli agli enti locali, aumenti delle tasse, privatizzazioni, ecc. Nonche’ scioperi, manifestazioni di piazza, voti di fiducia e crisi di governo.

Conclusione : e` vero che la ricchezza di Israele si fonda tutta sull’aiuto americano? No, non e` vero.
E` vero che l’aiuto americano non conta nulla e che tutto il benessere d’Israele dipende solo dal duro lavoro e dall’ingenio dei suoi abitanti? No, l’aiuto straniero ha un peso non trascurabile, trattandosi di un paese sviluppato. Certo per certi paesi africani o per comunita` di profughi senza uno stato l`aiuto straniero conta molto di piu’, ma quelle sono realta` troppo diverse per essere confrontate con il caso in questione.

P.S.
Spero di trovare informazioni sugli aiuti dati al Libano ed agli Hezbollah da paesi arabi ed Iran. Mi piacerebbe presentare anche i loro conti.  Chi avesse delle cifre mi aiuti, per favore.

Autore: Gustavo Rinaldi

Nato a Torino nel 1967, la sua prima maestra e` stata una vittima delle repressioni bolsceviche, Maria Bruch. Ha frequentato sia la scuola pubblica che quella dei Gesuiti. Come volontario ha promosso prima una raccolta carta e poi la riorganizzazione del gentro di formazione agricola di Andriamboasary in Madagascar. Ha fondato l'associazione Enthusiasmus che per piu' di dieci anni si e` occupata di formazione politico-sociale dei giovani, permettendo a molti giovani di conoscere il mondo esterno ed a qualcuno/a di trovare moglie o marito. Nel 1991 e` stato testimone oculare dei moti di piazza che a Leningrado si opponevano al tentato golpe anti-riformatore. Nel 1994 si e` laureato in economia con Sergio Ricossa ed ha prestato servizio presso l'Istituto Penale Minorile "Ferrante Aporti", occupandosi dei denari e delle spese dei detenuti. Dal 1995 ha iniziato a lavorare per diversi progetti di valutazione e formazione promossi dall'Unione Europea e da altri enti nell'ex Unione Sovietica. Nel 2000-2001 e` stato consigliere economico del governo della Georgia. Nel 2006 ha conseguito il Ph.D. in economics all'Imperial College dell'University of London. Ha lavorato come economista per l'Institute of Alcohol Studies di Londra. Dal 2008 lavora per l'universita' di Torino dove oggi insegna public economics; insegna inoltre fundamentals in mathematics ed economics for managers ad ESCP-Europe.