Il Comune di Torino sta lavorando a un progetto finalizzato che partirà in autunno per migrare il sistema operativo degli 8300 computer dei dipendenti dell’amministrazione da Windows e Office a Linux e Open Office con Firefox e Thunderbird. La ragione della scelta è meramente economica. Dato che buona parte dei computer comunali sono molto vecchi e utilizzano ancora Windows XP, dopo che Microsoft ha smesso di supportare questo sistema operativo si sarebbe posto il problema di acquistare nuovi computer e nuove licenze con un costo di circa 22 milioni di euro in 5 anni. Allora si è pensato di cambiare tutto, ma con l’open source, risparmiando 6 milioni di euro in cinque anni e limando i costi futuri dal 20 al 40 percento. Torino potrebbe diventare la prima città con una rete informatica comunale basata su strumenti open source come Monaco di Baviera e la Provincia di Bolzano.
Resta il problema di capire come reagiranno i dipendenti comunali che dovranno rimodernare le loro competenze.