Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto correttivo al Codice dell’Amministrazione Digitale, che di fatto permette l’attuazione dell’articolo 3-bis del Codice dell’Amministrazione Digitale che sostiene che“Al fine di facilitare la comunicazione tra pubbliche amministrazioni e cittadini, è facoltà di ogni cittadino indicare alla pubblica amministrazione un proprio indirizzo di posta elettronica certificata quale suo domicilio digitale.”
Ogni cittadino, associazione o ente avrà il diritto di scegliersi un domicilio digitale utilizzando un indirizzo di posta elettronica certificata o equivalente, dove potrà e soprattutto dovrà ricevere ogni comunicazione avente valore legale della pubblica amministrazione.
Il domicilio digitale deve essere inserito nell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR) e reso disponibile a tutte le pubbliche amministrazioni e ai gestori o esercenti di pubblici servizi in modo che le amministrazioni pubbliche e i gestori di pubblici servizi comunichino con il cittadino esclusivamente tramite il domicilio digitale dichiarato dallo stesso.