Piero Gay è morto il giorno di Pssquetta, lunedì 13 aprile 2020, a 84 anni. Lascia la moglie e due figli. Le sue condizioni di salute lo avevano costretto alla sedia a rotelle e poi era stato colpito dal Coronavirus.
Piero Gay fu uno dei primi a salire a Superga in quel maledetto 4 maggio del 1949, quando cadde il Grande Toro. a soli otto anni.
Assieme a Ginetto Trabaldo, nel 1951 aveva dato vita al Gruppo Sostenitori Granata, a partire dal Florio. Il primo storico sodalizio nazionale che raggruppava i tifosi di una società calcistica che poi si trasformò nell’ Associazione Tifosi Granata e, nel 1953, nel Gruppo Fedelissimi Granata, con sede in corso San Martino.
Grazie anche a Piero Gay la Curva Maratona diventò la curva più bella d’Europa.
Assieme a Luciano Gambucci e a Simona Cavallo, dagli anni ’90 e fino a inizi anni 2000, condusse la trasmissione TuttoToro, poi fu protagonista di Granata Doc e Toro Amore Mio.
Il ricordo del presidente Urbano Cairo e del Torino Fc
Signore d’altri tempi, indiscutibile memoria storica granata, sempre e comunque orgoglioso e Fedelissimo tifoso del Toro. Piero Gay era amico di tutti. Elegante nei modi e nei toni, brillante nell’eloquio, lucido nelle analisi, profondo nei giudizi, ha fatto conoscere il Torino, quello Grande e anche quello meno grande, a generazioni di giornalisti e di tifosi. I suoi racconti non erano storie, erano esperienze di vita vissuta, perché grazie a sua mamma cominciò a frequentare e amare il Toro sin da bambino, allo stadio Filadelfia. Non era nemmeno maggiorenne quando fondò i Fedelissimi Granata, assieme a Ginetto Trabaldo, un altro gigante: in pratica gli esordi del tifo organizzato in Italia. Antesignano e precursore anche in televisione, conducendo le prime trasmissioni monotematiche sul Toro agli albori delle emittenti private torinesi. La passione sportiva lo ha reso anche uno straordinario collezionista, a casa sua c’è una stanza che è un santuario laico della fede granata: quante sceneggiature, quanti libri sono nati dopo aver consultato quel patrimonio di storia e di memoria!
Tutto il Torino Football Club si stringe commosso intorno alla signora Gay e ai due figli.
Ciao Piero, grazie di tutto. E’ stato un privilegio conoscerti, mancherai a tanti.