Paolo Pulici compie 75 anni essendo nato il 27 aprile 1950 a Roncello, in Lombardia.
Soprannominato “Puliciclone” dal giornalista Gianni Brera, Pulici era un attaccante completo: destro naturale, abile anche con il sinistro, veloce, forte fisicamente e dotato di un eccellente gioco aereo. Era noto per la sua tenacia e per la capacità di segnare gol acrobatici . La sua figura è stata celebrata anche nella cultura popolare: la band torinese Statuto gli ha dedicato la canzone “Facci un gol”, mentre il cabarettista Flavio Oreglio, nonostante la fede interista, gli ha reso omaggio con il brano “Ciclone” . Nel 2014, Pulici è stato il primo giocatore a essere inserito nella Hall of Fame del Torino, nella categoria “Attaccanti” . Il suo legame con il club granata e il suo contributo al calcio italiano lo rendono una leggenda indimenticabile.
Dopo aver mosso i primi passi nel Legnano, Pulici fu acquistato dal Torino nel 1967 e inizialmente aggregato alla formazione Primavera. Il debutto in Serie A avvenne il 23 marzo 1969, in un pareggio contro il Cagliari . Le prime stagioni furono difficili: in quattro campionati segnò solo 9 reti, mostrando limiti tecnici e poca freddezza sotto porta. Nel 1972, l’allenatore Gustavo Giagnoni decise di escluderlo temporaneamente dalla prima squadra per migliorare la sua tecnica individuale. Il lavoro diede i suoi frutti: nella stagione 1972-1973, Pulici si laureò capocannoniere della Serie A con 17 gol, a pari merito con Gianni Rivera e Giuseppe Savoldi .
Pulici raggiunse l’apice della carriera nella stagione 1975-1976, quando, insieme a Francesco Graziani, formò la celebre coppia d’attacco soprannominata “i gemelli del gol”. In quella stagione, il Torino vinse il suo settimo Scudetto, con Pulici capocannoniere grazie a 21 reti, inclusa quella decisiva all’ultima giornata contro il Cesena . In totale, Pulici disputò 437 partite con la maglia granata, segnando 172 gol tra campionato e coppe. Oltre allo Scudetto, conquistò la Coppa Italia nel 1970-1971 e un secondo posto in campionato nella stagione 1976-1977 .
Dopo l’addio dell’allenatore Luigi Radice, il rendimento di Pulici calò: nella stagione 1979-1980 segnò solo 3 gol. Nel 1982 lasciò il Torino a parametro zero, trasferendosi all’Udinese, dove giocò una stagione prima di concludere la carriera alla Fiorentina nel 1985 .
Con la Nazionale italiana, Pulici collezionò 19 presenze e 5 gol tra il 1973 e il 1978. Nonostante le aspettative, non riuscì a replicare le prestazioni offerte con il Torino, anche a causa della concorrenza di attaccanti come Roberto Bettega. Fu convocato per i Mondiali del 1974 e del 1978, ma non scese mai in campo durante le due competizioni .
Dopo il ritiro, Pulici intraprese la carriera di allenatore, lavorando come vice al Piacenza dal 1986 al 1989. Dal 1990 si dedica alla formazione dei giovani presso la scuola calcio Tritium di Trezzo sull’Adda, che porta il suo nome .