…sono Michela Calculli, meglio nota in Rete come @mammaeconomia che poi è il mio account Twitter.
Intanto eccomi in questo nuovo spazio dedicato al Toro, una rubrica con dentro le riflessioni di una tifosa un po’ particolare.
L’amore per il Toro è nel mio DNA da sempre, mio nonno Liborio era un tifoso speciale: era il sarto che cuciva gli abiti del Capitano degli Invincibili. E ogni volta che penso a Valentino Mazzola lo immagino non in mezzo al campo ma in cima ad uno sgabello con mio nonno che gli prende le misure di pantaloni. E’ un modo per sentire più vicini entrambi.
L’amore per il Toro, a distanza di sessant’anni dalla tragedia di Superga, me l’ha insegnato il mio compagno. Io allora di anni ne avevo 28, mi ero appena trasferita a Torino e avevo un passato da milanista sempre meno convinta (c’era appena stato lo scandalo di Calciopoli).
Oggi il Toro è gran parte della mia vita, il mio bambino è stato allo stadio fin dal concepimento (ero abbonata in Primavera e in curva hanno visto crescere il mio pancione), lì ho conosciuto la sua pediatra e lì siam tornati quando aveva solo 7 mesi. La cameretta di bimbopatato, questo il nomignolo del mio bambino, si affaccia su Superga e tutte le sere prima di andare a nanna salutiamo il Grande Torino.
Che altro dire se non benvenuti nel mio piccolo “osservatorio sperimentale” sul Toro?