Per Fassino Torino non è in decadenza, ma è indubbiamente fra le città messe peggio in una crisi generale devastante

I giochi lessicali di Piero Fassino sono acrobatici: Torino non è una città in declino, ma è nel range di una crisi internazionale che non risparmia nessuno. 

“NON siamo una città in declino”. Piero Fassino respinge questo giudizio senza mai citare la paternità che, come molti sanno, appartiene all’arcivescovo, Cesare Nosiglia il quale nell’omelia dell’Assunta, quattro giorni fa, ha invitato a pregare, appunto per il lavoro e contro il declino di Torino. “Se fossimo solo noi in difficoltà, nel contesto più generale di un paese e di un’Europa in buona salute, allora si potrebbe parlare di declino. E invece mi pare che Torino stia nel range di una crisi internazionale che non risparmia nessuno. Ecco perché dico che non siamo un’isola infelice in mezzo a tante isole felici, ma siamo uno dei moltissimi territori alle prese con gli effetti di una crisi senza precedenti”.
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Cari lavoratori e cittadini di Taranto fatevi un giro a Casale Monferrato

I lavoratori dell’Ilva di Taranto e molti cittadini di Taranto si trovano nel terribile dilemma di scegliere fra un lavoro pericoloso per la propria salute e per quella dei propri concittadini e la condizione di non lavoro. E’ un dilemma terribile reso più grave dai comportamenti di depistaggio e corruzione dei manager dell’Ilva .

Se però vogliono fare una scelta assennata anche per le generazioni che verrano si facciano un salto a Casale Monferrato dove molte famiglie potranno raccontar loro delle storie che li aiuteranno a decidere.

Sempre gli stessi quando qualcuno li inviterà a giudicare le azioni della procura pugliese pensino che molti dei poteri forti piemontesi e della Stampa locale hanno spesso (e tuttora) giudicato Guariniello un rompicoglioni chiedendosi aulicamente: “ma ch si crede di essere quello “…

E Zeman avesse ragione ?

Sulle dichiarazioni di Zeman sulla squalifica di Conte una voce fuori dal coro

Com’era nelle cose, la buona borghesia del calcio si è ribellata (nuovamente) alle parole di Zdenek Zeman. Il quale ha espresso un concetto di una linearità esemplare: chi è lungamente squalificato – il boemo pone il confine oltre i tre mesi – non dovrebbe allenare neppure durante la settimana. Altrimenti, questa è considerazione d’accompagno, sarebbe come non scontare la pena. Un’ipocrisia. Un modo per salvare le apparenze. La solita giustizia sportiva che non ha il coraggio di andare sino in fondo. Per la precisione, è utile sottolineare come sia proprio il regolamento disciplinare a consentire a Conte di allenare nel corso della settimana. Ma non di sedere in panchina il giorno della partita. Leggi tutto “E Zeman avesse ragione ?”

Agosto: attenti alle biciclette sono la nuova passione dei ladri

E’ capitato alla mia bicicletta, e anche a quelle di amici. Ad agosto i ladri sono diventati molto interessati alle biciclette.

E’ un sintomo della crisi: le bici sono diventate molto utili oggi nella crisi che incentiva molti a non usare la costosa automobile per muoversi con la economica ed ecologica bicicletta.

La cosa ha quindi effetti collaterali sugli oggetti più gettonati dai ladri.

Museo Egizio: i segnali della vergogna contro i ciclisti

Sul fatto che al museo Egizio vengano conservate mummie siamo tutti daccordo. Ma non pensavamo che le mummie stesse prendessero decisioni e proponessero strategie. Dopo che il Museo ha realizzato il nuovo ingresso che occupa buona parte della via di fronte ha pensato bene di bloccare l’accesso ai ciclisti alla strettoia creata dal museo stesso “perchè .e biciclette sfrecciavano a velocità sostenuta nei due sensi, creando gravi rischi per l’incolumità dei bambini che con le classi escono dal museo dopo la visita”. Ecco i cartelli e i segnali della vergogna che fanno pensare che è meglio farsi un giro in un museo diverso fra i tanti di Torino piuttosto che in questo tempio delle mummie. Leggi tutto “Museo Egizio: i segnali della vergogna contro i ciclisti”

Fabrizio Rondolino riparte contro Mario Calabresi

Continua la querelle fra Fabrizio Rondolino e Mario Calabresi. Rondolino ha chiarito dal suo blog le accuse partite su Twitter

Mario Calabresi è un caso fortemente emblematico: la sua rapida e immeritata carriera racconta esemplarmente le psicosi e le ipocrisie italiane, e ci aiuta a capire il nostro disgraziato Paese. Il fatto che non se ne possa parlare, se non in termini encomiastici, e che chi ne parla venga subissato di insulti, è un’ulteriore prova della sua centralità (oltreché, naturalmente, dell’ipocrisia italiana). Torno dunque a scriverne, senza i rigidi limiti (e le semplificazioni) imposte da Twitter. Leggi tutto “Fabrizio Rondolino riparte contro Mario Calabresi”

Volano gli stracci su twitter fra Fabrizio Rondolino e Mario Calabresi

Fabrizio Rondolino, torinese ed editorialista del Giornale ha accusato pesantemente Mario Calabresi direttore de La Stampa via Twitter . Il Fatto Quotidiano ricostruisce la vicenda su twitter.

Il Fatto analizza cinquettii e insulti 

Fabrizio Rondolino contro Mario Calabresi, atto secondo. L’ex spin doctor di Massimo D’Alema, oggi firma del Giornale e titolare di un blog libertario in condominio con Claudio Velardi, The Front Page, cinguetta di nuovo in modo pesante contro il quarantenne direttore della Stampa (vedi la conversazione su twitter). Il figlio del commissario Luigi Calabresi viene definito “Orfanello” che ha scelto “di costruire la sua immagine e la sua carriera” al punto da “sposare la nipote di una mandante” dell’omicidio del padre. Leggi tutto “Volano gli stracci su twitter fra Fabrizio Rondolino e Mario Calabresi”

Sull’asse Dora Spina Tre si continua ad edificare ma non si hanno notizie del Poliambulatorio

Il comitato Dora Spina Tre ha scritto nuovamente all’Assessore della Regione Piemonte alla tutela della salute e all’edilizia sanitaria e al direttore della ASL TO2 a proposito della promessa di realizzare un poliambulatorio nell’edificio della ex Superga.

Lo stato di inutilizzo e di progressivo degrado dell’edificio della ex-Superga di via Verolengo irrita fortemente i cittadini della zona che da molti  anni aspettano che vi sia realizzato il promesso Poliambulatorio. La popolazione da tempo è venuta a conoscenza sia del progetto (che dovrebbe racchiudere una serie di funzioni sanitarie e sostituire la struttura strutturalmente inadeguata di via del Ridotto, per la quale viene corrisposto a privati un consistente canone di locazione) che del finanziamento dell’opera, oggi tanto più utile con l’insediamento, ancora in corso, di più di 10.000 nuovi residenti nel limitrofo quartiere di Spina 3. Opera di cui più volte è stato annunciato l’inizio dei lavori (alleghiamo in tal senso il cronoprogramma dei lavori diffuso dal Commissario ASL Dr. Manuguerra nel corso di una riunione circoscrizionale, anche questo disatteso). Leggi tutto “Sull’asse Dora Spina Tre si continua ad edificare ma non si hanno notizie del Poliambulatorio”

Marchionne Piangina, la Volkswagen e la necessità di vendere automobili

Le esternazioni di Marchionne rispetto alla Volkswagen hanno suscitato i commenti dei giornalisti de Linkiesta.

Scrive Michele Fusco

D’ora in poi chiamerò il presidente della Fiat, Sergio Marchionne, «Il Piangina», termine con il quale noi milanesi etichettiamo quel tipo noioso che piagnucola spesso, che di scusa ne ha sempre una, che oppone il tratto lamentoso agli insuccessi della sua (modesta) esistenza. Leggi tutto “Marchionne Piangina, la Volkswagen e la necessità di vendere automobili”