Mentre stavamo preparando la premiazione del Piemontese dell’anno 2016 a Mattia Aversa ho capito toccava a me ricordare Mattia un po’ per ragioni gerarchico aziendali, un po’ perché sono quello che lo conosceva meglio, un po’ perché è dovere di chi ha avuto tanto da un’altra persona il restituirglielo almeno nel ricordo.
Il problema era la sintesi ovvero raccontare i pochi minuti Mattia Aversa è praticamente impossibile data la dimensione del soggetto non solo come uomo, padre, marito, atleta, allenatore, dirigente, ma soprattutto punto di riferimento di molti.
Abbiamo deciso allora di usare lo strumento a volte vituperato a volte esaltato dei social network che nei giorni intorno alla sua morte hanno raccolto tantissimi ricordi dell’uomo Mattia che per tutti è stato qualcosa di speciale.
Abbiamo scelto 7 ricordi, come fossero una formazione di pallanuoto…
#IlnostroMattia
Un grande uomo si riconosce nelle piccole cose che fa…. Grandi cose hai fatto nella tua vita Mattia ,io ho conosciuto le piccole cose che hai fatto per me signorilità ,dandomi qualche ” calcio in culo” metaforico per incitarmi a vivere la vita .. e forse senza di te non sarei quella che sono
Quante litigate Mattia; il più delle volte, ad onor del vero, erano per comportamenti di altri, tu pretendevi che tutti rispettassero un codice etico e morale nei loro comportamenti, ti offendevi moltissimo se non veniva dimostrata la sensibilità che ti aspettavi. Te l’ho detto tante volte, ti ho invidiato la tua caparbietà, il tuo essere “testone” e non arrenderti ma.
Raramente un uomo da solo puo rappresentare una disciplina sportiva in una citta…ma Mattia questo è per la pallanuoto a Torino. Se a Torino esiste un interesse per questo sport è merito suo. Grazie Mattia e speriamo che si continui nel solco tracciato da lui. Condoglianze alla famiglia. Anche se un pochino anche tutti noi tifosi eravamo della famiglia perche cosi ci ha fatti sentire lui.
Tu sei stato il mio primo allenatore, avevo 8 anni, ma ti conoscevo già bene avendoti visto giocare da 5 anni, venivo in panchina con voi perché la mamma voleva godersi la vostra partita. Sei stato subito un esempio, mi hai voluto bene come un figlio ero il tuo gioiellino.
Quello che è stato Mattia Aversa per noi genitori e per i nostri figli è stata una grande lezione che chi “FA” sport chi lo insegna ogni giorno e chi è genitore dovrebbe imparare ….mi piacerebbe che si leggesse questo post fino in fondo fino all’ultima parola… sapere che tuo figlio è in buone mani perchè lo sguardo di Mattia per ogni ragazzo della Torino 81 era questo ed è per questo che lo abbiamo amato così tanto
Ho sempre pensato che quando riesci a cambiare almeno un po’ la vita di un’altra persona, allora non muori mai. E tu hai cambiato molto più che un po’ la vita di centinaia di persone, facendo crescere a Torino la passione per uno sport meraviglioso, che apparentemente poteva sembrare così poco affine allo spirito di questa città…
…hai cambiato un bel po’ anche la mia vita, questo è sicuro.Questa mattina in chiesa faceva freddo, tanto freddo e un po’ di questo gelo lo avvertivo anche nel cuore non solo nelle ossa, a vedere la tua calottina posata sulla bara. Ma poi un piccolo fuoco si è acceso dentro di me quando, facendo vagare lo sguardo tra i banchi ho visto i nostri atleti quelli che hai creato tu e gli altri che negli anni si sono aggiunti, ricordo le tue parole di qualche anno fa: Ai ragazzi io non parlo mai di sacrifici, piuttosto di impegni. Il mio premio più bello? Credo di aver contribuito a togliere qualche ragazzo dalla strada.
Ho fatto passare un po’ di giorni , la sensazione di incredulità mi ha lasciato senza parole… Non c’era una volta che venivo a Torino e tu , anche malato , mi venivi a prendere all’aeroporto! Ho voglia di parlare di pallanuoto mi dicevi e giù a raccontarmi episodi del passato , quando debuttai in serie A con la tua Torino 81 e feci 4 gol e te li ricordavi tutti , ma soprattutto del presente e dei nuovi ragazzi che stavo facendo debuttare in nazionale…eh già sei stato il team manager di squadre giovanili della nazionale ed hai visto crescere tanti ragazzi..